Returnal per PS5: Housemarque riparte da un roguelike

Housemarque mette da parte le atmosfere arcade per dedicarsi a uno sparatutto roguelike a tema fantascientifico, in arrivo prossimamente su PlayStation 5.

Returnal per PS5: Housemarque riparte da un roguelike
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  • PS5
  • Returnal, sviluppato da Housemarque, già autore di Nex Machina e Resogun (a proposito, qui la recensione di Nex Machina), è uno di quei giochi che probabilmente andranno a comporre la lineup di PlayStation 5 nell'anno 2021. La data è ancora da confermare, ma ci sembra molto realistico che Sony decida di pubblicare il gioco dello studio finlandese nei pressi dell'uscita della sua nuova console, per rafforzarne il parco titoli disponibile in prossimità del lancio.

    Returnal è, tra l'altro, una produzione molto interessante, anche solo perché vede Housemarque impegnata su un progetto che si allontana dalla sua comfort zone (dopo aver fermato ufficialmente lo sviluppo di Stormdivers). Il trailer pubblicato in occasione del suo annuncio, durante l'evento PlayStation dello scorso giugno, ci aveva mostrato un roguelike con sequenze da sparatutto in terza persona ambientato su un misterioso pianeta ostile.

    Lì la protagonista era precipitata con la sua nave, e per sopravvivere era costretta a affrontare un loop temporale che ripartiva costantemente alla sua morte. Poco altro si poteva dedurre dal filmato di due minuti, ma di recente il sito ufficiale di PlayStation è stato aggiornato con nuove informazioni, che in questo articolo vi riportiamo e proviamo a interpretare.

    Un pianeta alieno e in evoluzione

    "Dopo un atterraggio d'emergenza su un mondo mutevole, Selene deve trovare una via di fuga esplorando le terre desolate di un'antica civiltà. Sola e sperduta, è costretta a lottare con le unghie e coi denti per sopravvivere. Ma ogni volta viene sconfitta, e ogni volta il viaggio deve ricominciare da capo...".

    Così recita il marketing di Sony nella descrizione di Returnal, confermando in sostanza le informazioni trapelate in precedenza: il pianeta in cui si ambienta il gioco cambia a ogni ciclo, innescato dalla sconfitta della protagonista. Protagonista di cui ora sappiamo il nome, Selene, che entra in contatto con i resti di un'antica civiltà, probabilmente la stessa che ha eretto edifici e statue visibili in rovina nelle immagini e nel video.

    "L'inesorabile gameplay roguelike ti mostrerà ben presto che non è solo il pianeta a cambiare ad ogni ciclo, ma anche gli oggetti a tua disposizione" continua la descrizione, sottolineando un aspetto prevedibile, ma importante. Il ciclo non modificherà solo l'ambientazione, ma anche gli strumenti a disposizione di Selene, che sarà costretta a utilizzare nuove strategie in base all'equipaggiamento recuperato sul campo.

    Poco altro emerge nella descrizione, se non qualche accenno a "meandri di ambienti estremi e contrastanti", che può voler suggerire una gran varietà di ambientazioni, forse con insidie ambientali che andranno contrastate modificando il proprio modo di giocare. La descrizione si conclude poi dicendoci che Returnal è "progettato per aumentare al massimo la rigiocabilità", dunque ci si può aspettare una buona varietà di algoritmi procedurali che costruiscono gli ambienti e distribuiscono i power-up.

    Tutto questo tenendo a mente che la cornice narrativa del gioco di Housemarque sembra avere molto peso: quello che ci auguriamo è che il team abbia saputo trovare il giusto bilanciamento tra esigenze ludiche e narrative e che l'"escamotage" del loop temporale riesca a essere un elemento ben integrato con il racconto, e non un banale pretesto utile solamente alla natura roguelike della produzione.

    Combattere per scoprire se stessi

    Nella seconda parte della pagina dedicata a Returnal ci sono dettagli interessanti miscelati a informazioni triviali. Nella parte dedicata al gameplay si parla di "combattimenti intensi", di "battaglie esplosive", ma nulla che arricchisca la conoscenza sulla natura ludica del progetto. Nella parte "una storia inquietante" e "esplorazione elettrizzante" ci sono però delle voci degne di nota.

    Una ci dice "ricostruisci i ricordi di Selene mentre cerca delle risposte", questo dettaglio ci fa intuire che la protagonista dovrà ripristinare la sua memoria, evidentemente persa dopo lo schianto sul pianeta alieno, e capire la natura dei cicli. Chissà se il riottenimento dei ricordi coinciderà con crocevia narrativi obbligatori oppure se la memoria verrà ricomposta a pezzi in base ai luoghi, ai nemici o agli oggetti che verranno incontrati nel corso dell'esplorazione.

    Entrambe le soluzioni potrebbero suggerire la necessità di ripetere il ciclo più volte per recuperare informazioni utili alla progressione, dunque ripartire da zero potrebbe essere obbligatorio e non solo la conseguenza di un fallimento. Potrebbe suggerirlo un altro dettaglio, che recita "trova e utilizza tecnologie aliene per migliorare le tue abilità nei cicli futuri", spostando quindi Returnal dal reame dei roguelike a quello dei roguelite (date un'occhiata alla recensione di Hades se volete scoprire uno dei capolavori del genere).

    Come riportato dai dettagli, infatti, ci sarà un sistema di progressione che sopravvivrà ai fallimenti e che quindi permetterà di iniziare ogni nuovo ciclo con un vantaggio in più rispetto a quello precedente. "Gestisci risorse ed equipaggiamento con prudenza" si legge poi: in ogni roguelike è necessario comportarsi con prudenza e gestire al meglio il proprio equipaggiamento, ma in questo caso, visto che ci troviamo in un pianeta alieno e dal clima ostile per l'uomo, quell'informazione potrebbe suggerire la presenza di una piccola componente survival.

    Forse Selene avrà un indicatore dell'ossigeno che si svuota col tempo, che magari potrà essere ricaricato recuperando specifici oggetti e che, in situazioni al limite, costringerà a scegliere se esplorare al meglio un'area, e quindi aumentare la probabilità di ottenere equipaggiamento utile, oppure percorrerla velocemente per guadagnare tempo prezioso.

    Il fattore PlayStation 5

    Nella parte finale della pagina sono segnalate le caratteristiche che Returnal avrà su PlayStation 5. La prima voce decanta le proprietà dell'SSD, che garantirà tempi di caricamento quasi istantanei e di saltare "nei portali tra i mondi" ad altissima velocità. Questa informazione potrebbe suggerire la presenza di più pianeti, forse interconnessi tra loro con dei portali dimensionali.

    Returnal avrà poi specifiche funzioni legate al DualSense: verranno sfruttati i grilletti adattivi per cambiare modalità di fuoco alle armi e passare dalla modalità di mira a quella di fuoco alternativo. Il feedback aptico permetterà invece di percepire "ogni singola azione del gioco, dalla più piccola alla più grande, mentre esplori i frammenti di ricordi di Selene o fai fuoco con cruenti armi aliene". Anche in questo caso c'è un'informazione nascosta tra le righe: i ricordi di Selene saranno esplorabili e dunque, molto probabilmente, vere e proprie sequenze giocate.

    Immaginiamo che in queste sezioni la generazione procedurale verrà messa da parte in favore di livelli costruiti a mano, con l'obiettivo di comunicare gli snodi principali del racconto. L'ultima parte della sezione dedicata al sistema PlayStation 5 riguarda la tecnologia Tempest 3D AudioTech, che stando a quanto riportato sul sito consentirà di percepire suoni "da ogni direzione con l'audio 3D - proiettili schivati, nemici che volteggiano in cielo o pericoli nascosti alle tue spalle".

    Returnal Quello che prende forma è insomma un prodotto che, sulla carta, sembra molto intrigante. Il curriculum di Housemarque ci lascia indubbiamente ben sperare sulla riuscita di Returnal, un roguelite in terza persona che dovrebbe far leva su una forte componente narrativa e su una dimensione ludica capace di sfruttare a dovere le caratteristiche distintive del DualSense di PS5. Per scoprire però se le promesse del team saranno rispettate, dovremo provare il titolo con mano. Più e più volte, come se ci trovassimo in un loop...

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