Scorn: orrore biomeccanico in un mondo disturbante

Finalmente è stata annunciata la data d'uscita di Scorn, opera prima di Ebb Software che catapulterà il protagonista in un mondo disturbante.

Scorn: orrore biomeccanico in un mondo disturbante
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  • Pc
  • Xbox Series X
  • Scorn è stato uno dei primissimi giochi ad essere annunciato per Xbox Series X/S, ma un lungo periodo di sviluppo e diversi rinvii lo hanno reso una presenza discontinua nel radar degli appassionati delle esperienze horror. Quella che sarà l'opera prima di Ebb Software è però ricomparsa in occasione dell'Xbox & Bethesda Showcase con un nuovo trailer di Scorn e una precisa data di lancio. Inaspettatamente, Scorn si è mostrato nuovamente, dopo poche ore, con un video di Scorn proiettato nel corso del PC Gaming Show.

    Dopo il lungo video di gameplay pubblicato nell'ottobre 2020, erano mancate notizie precise sull'andamento dello sviluppo di Scorn. Pur nella consapevolezza che l'annuncio di una data d'uscita non implica sicurezza sul suo rispetto - specie in questi anni difficili - abbiamo apprezzato il ritorno sulle scene di un titolo dall'estetica ricca e conturbante, in cui l'ambientazione biomeccanica è protagonista tanto quanto lo scarnificato umanoide nei cui panni si caleranno i giocatori.

    Un lungo percorso

    L'avventura di Ebb Software e di Scorn, inizialmente intitolato Dasein, ha inizio nel 2014, con una campagna Kickstarter intrapresa dal team di sviluppo serbo ma non coronata da successo. Alcuni investimenti privati permisero comunque ai creativi di iniziare questo percorso, poi segnato dal successo della seconda campagna Kickstarter nel corso del 2017.

    Nel mese di maggio 2020, il team annunciava che Scorn sarebbe stata un'esclusiva temporale per console Xbox di nuova generazione e PC: era quindi lecito aspettarsi che il titolo horror in prima persona avrebbe fatto capolino nel corso del ricchissimo Xbox & Bethesda Showcase 2022, e fortunatamente così è stato. I gameplay trailer pubblicati a maggio e a settembre dello stesso anno avevano confermato le ottime impressioni iniziali del pubblico e della stampa, affascinati da quel mix di meccanico e organico che strizzava l'occhio alle opere d'arte di Hans Ruedi Giger, papà dello xenomorfo (potete recuperare qui il nostro speciale su H.R. Giger e la sua influenza sul mondo dei videogiochi) e del meno noto, ma non meno affascinante, Zdzislaw Beksinski (il nostro speciale su Zdzislaw Beksinski e la sua influenza su The Medium è a portata di click).

    In quei trailer, colpivano l'assenza di interfaccia utente - caratteristica che garantisce una pulizia estetica che permette di immergersi in pienezza nell'esperienza di gioco - e l'intima connessione tra il protagonista umanoide e l'ambiente circostante, con la frequente necessità di collegarsi con fili o altri strumenti ai terminali presenti nelle ambientazioni per poter proseguire. Particolarmente significativa la scelta di riproporre questa idea negli ultimi due video mostrati a stretto giro al pubblico lo scorso 12 giugno, in cui il protagonista stacca da sé una specie di cordone ombelicale che sembra più arpionato che connesso al suo corpo: una forma di intimità davvero disturbante.

    Carne e metallo

    L'influenza di Giger è visibile sia a livello estetico che filosofico: l'artista svizzero aveva interpretato le paure della contemporaneità insistendo sul tema dell'incontro con ciò che è altro da noi.

    Lo xenomorfo di Alien (1979), portato all'immortalità cinematografica anche grazie al contributo del brillante effettista Carlo Rambaldi, è il simbolo per eccellenza di questo approccio. Capace di depositare una larva endoparassita all'interno del corpo di un ospite vivente, lo xenomorfo unisce umano e inumano, cancellando i confini tra specie e facendoci interrogare sul concetto stesso di identità.

    Questo avviene anche in Scorn, dove i confini tra ambientazione e protagonista sembrano essere sfumati, quando non del tutto assenti. L'effetto

    è raggiunto anche tramite la palette cromatica utilizzata, identica per l'umanoide e per gli ambienti che attraversa: dominano il grigio del metallo e il rosso del sangue versato uccidendo i nemici, esseri alieni che spesso non ricordano alcuna forma conosciuta dall'uomo. Purtroppo, fino a ora non abbiamo potuto ammirare un grande numero di avversari: accanto ai già noti alieni di forma sferica e dotati di quattro zampe, sono apparsi brevemente un lucertoloide, rapidamente fuggito dal corridoio in cui si muove il protagonista, un gigantesco volto dall'apparenza umanoide e un'entità formata da ossi e tentacoli, che ha imprigionato l'avatar del giocatore in un abbraccio letale poco prima della conclusione del breve filmato.

    Sia in apertura che in chiusura, ci è parso che il trailer volesse strizzare occhio alla seconda (dichiarata) fonte d'ispirazione di Ebb Software: l'artista polacco Zdziszlaw Beksinski. L'umanoide in chiaro decadimento, solo e nudo in un paesaggio grigio e devastato, e la maestosa architettura d'incubo si sono posti come ideali punti d'inizio e fine di una composizione circolare segnata dall'estetica e dalla filosofia di Beksinski, autore di alcune delle visioni più inquietanti nella pittura del tormentato ventesimo secolo.

    Orrore in prima persona

    Insomma, è difficile dimenticarsi dell'estetica di Scorn: in un mondo di produzioni spesso somiglianti tra loro, l'art direction scelta da Ebb Software ha saputo distinguersi per stile e fascino, nonostante le apparizioni sporadiche negli eventi del settore e le informazioni non abbondanti sul mondo di gioco. Quest'ultima, però, è una scelta che sarà presente e implementata anche nella narrazione di Scorn.Come spiegato dagli sviluppatori, il protagonista sarà "buttato" nel mondo di gioco senza alcuna informazione sugli eventi che lo hanno segnato o sugli

    obiettivi da perseguire. La capacità di osservazione sarà, quindi, essenziale: l'ambientazione sarà trattata alla stregua di un personaggio, che potrà fornire informazioni a chi saprà ascoltare il suo linguaggio, fatto di interazioni biomeccaniche, fluidi misteriosi ed energie al di là della nostra comprensione, almeno nelle battute iniziali. Il mistero è una cifra distintiva della produzione, che anche nei trailer si dimostra ermetica e parca nell'elargire informazioni; inoltre, nel video proiettato nel corso del PC Gaming Show è stato chiarito una volta per tutte che nel gioco non saranno presenti dialoghi. Sarà interessante capire come e perché l'ambiente e il protagonista interagiscono tra loro, in un valzer di biologico e meccanico che fa sfumare i confini tra gli esseri, rendendoli parte di un sistema integrato più ampio. In passato, il team ha dichiarato di essersi ispirato a capolavori del calibro di Shadow of the Colossus (2005) e Journey (2012), veri e propri fari per chi vuole intraprendere la difficile (e affascinante) strada della narrazione ambientale.

    Ecco che gli ambienti si trasformano in bocche, gole, intestini. I corridoi sono tappezzati di quelle che sembrano viscere, le porte sono munite di denti, e le colonne hanno tutta l'aria di essere ossa. Le stanze ci osservano, e i disturbanti alieni che popolano le ambientazioni sono meno minacciosi dei volti che ci guardano con insistenza dai muri. Potrà la mostruosa pistola - che sembra connessa a una forma di parassita - difenderci da tutto questo? Non vediamo l'ora di scoprirlo.

    Scorn Il trailer di Scorn conferma il grande fascino di questa esperienza horror in prima persona, segnata da uno sviluppo travagliato, ma piena di conturbanti idee estetiche e di gameplay, che rendono il titolo di Ebb Software una potenziale chicca per gli appassionati dell’orrore biomeccanico. Finalmente è arrivato l’atteso annuncio della data di lancio: Scorn arriverà sulle piattaforme Xbox di nuova generazione e su PC il prossimo 21 ottobre 2022, e sarà disponibile al day one su Xbox Game Pass. Non possiamo che augurare a Ebb Software un buon lavoro in questi ultimi mesi che ci separano dalla release dell’opera prima del team, nella speranza che tutto proceda per il meglio e non vi siano ulteriori rinvii: non vediamo l’ora di scoprire se l’esperienza ludica complessiva sarà all’altezza delle eccellenti suggestioni estetiche presenti in questo mondo onirico e inquietante.

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