Anteprima Sega Bass Fishing

La simulazione di pesca targata Sega torna su Wii. Prendete amo, lenza e Wiimote

Anteprima Sega Bass Fishing
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  • Wii
  • Bigmouth strikes again

    Una delle applicazioni del Wiimote, ipotizzata quando la console compariva solo in enigmatici filmati promozionali, era quella di pescare: lanciare il controller come si fa con la canna e magari riavvolgere il mulinello virtuale con il Nunchuck. Il primo titolo che ha implementato questa configurazione è stato Twilight Princess: si trattava di una feature estremamente marginale, inserita come piacevole intermezzo per spezzare i più classici momenti d'azione; c'è stato poi il minigame di pesca contenuto nella raccolta WiiPlay. L'ultimo tentativo in ordine di tempo, (in)degno di menzione, è stato fatto dal pessimo Rapala.
    Tutti titoli, insomma, che per motivi diversi hanno offerto un'esperienza poco o affatto simulativa, non all'altezza delle aspettative di quanti vedevano nella console Nintendo la piattaforma ideale per lo sviluppo di simili titoli: in apparenza il suo sistema di controllo potrebbe adeguatamente trasporre in chiave vidoeludica una disciplina complessa che, più che uno sport, è un'arte.

    Sega ci insegna a pescare

    Sega Bass Fishing è un nuovo capitolo sviluppato da Cavia Inc. della saga di relativo successo nata per la console Sega 128-bit, e che a breve sarà pubblicato esclusivamente per Wii nel dichiarato intento di rinnovare il gameplay caratteristico della serie attraverso il free hand.
    Come molti altri giochi che portano nel nome la parola "bass", anche questo è una simulazione di pesca a spinning, particolare tecnica impiegata anche in acqua dolce; "bass" è inglese e sta per boccalone: non è un insulto, ma il nome comune di una della più diffuse specie di perciformi originaria del Nordamerica, prede ambite perché molto intelligenti, a dispetto del nome italiano!
    Il titolo, anche se dotato di un motore grafico apparentemente diverso da quello del predecessore, ripropone alcuni contenuti e, in generale, le stesse meccaniche già viste in Sega Bass Fishing 2 per Dreamcast.
    Oltre alla solita modalità torneo, in cui si vince pescando il "big one", saranno presenti: Arcade per pescare senza troppi fronzoli, Practice per imparare i comandi nonché le tecniche più adatte alle varie prede, e infine Nature Trip per intraprendere un viaggio virtuale alla scoperta della fauna del lago. Purtroppo non è prevista una modalità multigiocatore, tanto meno online.
    In tutto vi saranno 15 scenari, sette inediti e otto ripresi dal capitolo per DC; occorre vincere i tornei per accedere a tutti gli stage. Quasi sicuramente si potrà scegliere tra diversi personaggi, ciascuno con proprie caratteristiche di lancio; inoltre, per rendere ancor più variegata e simulativa l'esperienza, il giocatore avrà a disposizione oltre 20 esche tra le quali individuare la più adatta al tipo di preda. Altre variabili influiranno in maniera considerevole sul gameplay, quali la stagione dell'anno, l'ora del giorno e le condizioni meteorologiche: da queste, ad esempio dipenderà il comportamento dei pesci che presumibilmente, con l'aumentare della temperatura, si sposteranno dove l'acqua è più profonda. A proposito degli astuti boccaloni, saranno presenti quattro specie di bass: Florida Large Mouth, Red Eye, Small Mouth e Northern Spike Large Mouth; gli sviluppatori promettono che le tecniche di pesca saranno differenti per ciascuna preda e che il loro comportamento risulterà molto realistico. I primi hands-on hanno già rilevato una notevole IA dei pesci, che non solo reagiscono diversamente al tipo di esca adoperato, snobbando ad esempio un minnow recuperato troppo lentamente, ma ciascuno adotta strategie particolari per liberarsi dall'amo.

    Invan si pesca, se l'uomo non ha l'esca.

    E' prevista una duplice configurazione dei comandi, una impiega esclusivamente il Wiimote, l'altra si avvale anche del Nunchuck. Entrambe prevedono che si lanci l'esca mimando il relativo movimento col telecomando; la differenza sta nel modo di recuperare la stessa: in un caso si riavvolge e si tira su il pesce ruotando il Nunchuck, diversamente le medesime azioni possono essere eseguite premendo i tasti A e B. Non è dato sapere se si potrà imprimere al lancio una forza diversa a seconda del movimento, calibrandola in modo da raggiungere i punti desiderati, ovvero se i movimenti saranno prescriptati e la velocità del tutto irrilevante. Inutile dire che, in quest'ultima evenienza, la profondità del gameplay sarebbe compromessa da un impiego così banale del Wiimote, le cui peculiarità risulterebbero pressoché inutili.
    La pesca a spinning costringe a continui lanci e recuperi, quindi si dimostra più dinamica di altre tecniche: anche il videogiocatore dovrà lanciare e ritirare per catturare l'attenzione delle prede, attratte dal movimento e/o dai riflessi dell'esca. Dopo il lancio, la visuale si sposterà sott'acqua, seguendo da vicino l'esca e consentendo di avvistare eventuali pesci nei dintorni. Qualora uno di questi abbocchi, inizia la delicata fase di recupero: non si deve riavvolgere mentre la preda strattona, perché si rischia di spezzare la lenza (la tensione del filo è indicata nell'apposita barra); ma nei pochi momenti in cui il pesce non si dimena, avvicinandolo poco alla volta fino a portarlo sotto la barca. L'esperienza maturata con Bass Fishing 2 ha insegnato che, specie all'inizio, potrebbe risultare difficile carpire la curiosità dei pesci, e in ciò risiede la componente più simulativa del titolo: adottare strategie adatte al tipo di pesce ed esercitarsi per apprendere al meglio le relative tecniche di cattura. Giocoforza dunque, perché i neofiti non si scoraggino, sarà necessario un adeguato sviluppo della modalità tutorial, che tra l'altro mancava nel gioco per Dreamcast.

    L'aspetto meno promettente del titolo è il comparto grafico. Purtroppo, anche se gli scenari sembrano dotati di maggiori dettagli, la realizzazione dei pesci è peggiore rispetto a quella vista per DC; sulla console Sega si apprezzò infatti un ottimo lavoro nella rappresentazione dei bass: i modelli poligonali, le animazioni, le trasparenze delle pinne e gli effetti che riflettevano realisticamente la luce sulle squame offrivano un notevole colpo d'occhio. Su Wii invece, a fronte dell'esigua (e francamente irrilevante) aggiunta di qualche dettaglio agli ambienti e di semplici effetti di riflessione sulla superficie dell'acqua, si vedono pesci poco realistici a causa di un vistoso aliasing e di texture dai colori troppo accesi e innaturali: tutto sommato il risultato non è così spiacevole, ma ci si aspettava molto di più. Il difetto che davvero non va giù è la compenetrazione poligonale: i pesci attraversano impassibili quanto si trovi sulla loro traiettoria, indice questo anche della grossolana gestione delle collisioni.

    Sega Bass Fishing Sega Bass Fishing pare essere la prima simulazione decente di pesca ad apparire su Wii. Il sistema di controllo potrebbe restituire un'esperienza realistica, sempre che il suo impiego non sia limitato a lanciare l'esca, relegando le altre azioni ai soliti tasti. Forse un certo tecnicismo nell'impostazione del titolo potrà spaventare gli avventori che non hanno mai sentito parlare di pesca, ma sicuramente piacerà agli appassionati e, in generale, a quanti avranno la pazienza necessaria ad apprenderne le basi. Segnali confortanti provengono dall'IA delle prede, apparsa ben realizzata, ma è un po' avvilente che il motore grafico non riesca a stare al passo coi tempi della console: il risultato complessivo non è pessimo, ma alcuni difetti sono troppo lampanti per passare inosservati o essere corretti in corso d'opera. Non resta che attendere la fine di marzo, sperando che Sega non ci rifili un pesce d'aprile!

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