Anteprima Sin and Punishment 2

Sin and Punishment sta per tornare su Wii: abbiamo dato un primo intrigante sguardo al sequel dell'action arcade targato Treasure.

Anteprima Sin and Punishment 2
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  • Wii
  • Un po' di storia

    Alla generazione di giocatori cresciuta a pane e Playstation, probabilmente il nome di Sin & Punishment non dirà nulla. Uscito nel 2000, su un Nintendo 64 ormai in conclamata agonia e, per di più, distribuito solo nella Terra del Sol Levante, il gioco di Treasure fu al tempo stesso la più alta espressione degli sparatutto su rotaia ed il loro canto del cigno. Nato quasi per sfida, dietro le pressioni del management Nintendo che voleva un gioco "adulto" per la sua console, Sin & Punishment è la summa della filosofia ludica dello sviluppatore di Tokyo, nonché uno dei suo maggiori successi di critica. Frenetico, perfetto nei comandi e dotato di un gameplay limato fino all'inverosimile, il gioco fece letteralmente impazzire anche il pubblico nipponico, tanto da conquistarsi in brevissimo tempo il titolo di cult game. Nonostante una release americana fosse stata pianificata da molti mesi, Nintendo, verso la fine del 2000, ammainando di fatto le sue bandiere, decise di fermare i programmi di conversione, andando a concentrarsi solo sul suo nuovo progetto, il GameCube, che avrebbe visto la luce nel tardo 2001. Del gioco, dunque, esistono solamente alcune copie giapponesi diventate ormai delle reliquie per ogni retro gamer che si rispetti. Sin & Punishment, dunque, pare aver condiviso il destino degli altri due grandi capolavori di Treasure, Radiant Silvergun e Ikaruga, apparsi su console ormai destinate alla tomba e solo successivamente riscoperti dal grande pubblico. Tuttavia, mentre Ikaruga è uscito su Gamecube e si parla sempre più insistentemente di un lancio di RS sugli store PSNetwork e Live, Sin & Punishment pareva scomparso dai radar, cristallizzato nella sua perfezione e destinato alle dissertazioni teoriche più che alle furiose sessioni di gioco nei nostri salotti. Ma poi è arrivato il Wii. Lo strepitoso successo della presunta rivoluzione di Nintendo ha permesso al gigante di Kyoto di inventarsi un nuovo mercato per le sue vecchie glorie, tramite la Virtual Console, infatti, alcuni dei più grandi giochi dello scorso ventennio hanno scoperto una nuova giovinezza e, fra questi, c'era anche Sin & Punishment, finalmente reso disponibile anche ai tanti appassionati non giapponesi. Da quando è apparso sui server di Nintendo of America, il capolavoro di Treasure ha totalizzato una quantità talmente alta di download da far smuovere le antenne a Reggie ed i suoi. Così, durante il suo ultimo Keynote, Iwata ha dichiarato che il seguito di Sin & Punishment sarebbe arrivato. In esclusiva su Wii.

    Un Tesoro semi - nascosto

    Treasure Co. nasce nel 1992 da una secessione interna a Konami ed è composta da alcune delle menti più brillanti dell'industria videoludica giapponese. Quasi nessun suo gioco è stato un successo commerciale ma, di contro, s'è guadagnata la stima di uno zoccolo duro di fan fedelissimi che cercano giochi "di nicchia" difficilissimi e dotati di un gameplay molto particolare. Fra i capolavori di Treasure ricordiamo Ikaruga, Radiant Silvergun, Gunstar Heroes, Sin & Punishment e Silhouette Mirage.

    Il rinascimento del vintage gaming

    Escludendo un vago trailer e qualche screenshot rilasciato con il contagocce a Famitsu, non ci sono molti riscontri, nessun giornalista per ora ha potuto mettere le mani su una demo e sia Treasure che Nintendo si mostrano, come al solito, fin troppo reticenti nel diffondere informazioni sul gioco, limitandosi a dire che uscirà di certo entro l'anno.Stando a quel poco che abbiamo potuto vedere le meccaniche non paiono essere troppo cambiate, come nel capostipite controlleremo il protagonista tramite una visuale in terza persona e il nostro solo compito sarà sterminare ogni texture in movimento, cercando di fare più punti possibile. Come da tradizione Treasure, ci aspettiamo un gioco difficilissimo che ci costringa alla calma di un santone zen e ai riflessi di un Ninja per raggiungere le vette più alte delle classifiche online. Il video mostrato durante la conferenza, da questo punto di vista, è più che confortante, Sin & Punishment 2 è un'orgia di raggi laser, nemici e boss di fine livello, velocissima e senza alcuna pietà. O tu domini il gioco o lui ti punisce, non scontando neppure il più piccolo errore.Tecnicamente e nello stile, questo sequel appare più fedele che mai al suo predecessore; escludendo gli ovvi aggiornamenti al motore grafico, infatti, Sin & Punishment 2 trasuda "anni novanta" da ogni singolo pixel. I nemici sono plasticosi come quelli del miglior Gundam, mentre gli eroi, con le loro tutine colorate e le improbabili capigliature, si inquadrano perfettamente nella più classica tradizione degli anime d'azione. Non dovremo aspettarci, infatti, una trama particolarmente profonda o grandi risvolti epici: Sin & Punishment 2 è un gioco da bar fino al midollo e la scheletrica vicenda di contorno (imbastita sulla solita invasione aliena) è l asola cornice su cui si adagia un gameplay inattaccabile nella sua semplicità.In conclusione, con un così eminente predecessore e conoscendo la leggendaria abilità di Treasure, l'unico punto che rimane oscuro è quello, seppur fondamentale, connesso al sistema di controllo. Assisteremo a nuovi sperimentalismi o gli sviluppatori sceglieranno una via più classica e sicura? Secondo Masato Maegawa, deus ex machina della software house, le possibilità offerte dai sensori di movimento sono "interessanti" ma non è detto che verranno implementate nel titolo a meno di non trovare applicazioni davvero convincenti. Per ora stiamo alla finestra, sperando che il gioco esca presto e, soprattutto, che sia importato anche nel "terzo mondo videoludico" che risponde al nome di Europa.

    Sin and Punishment 2 E’ impossibile, almeno per ora, dare un giudizio, anche solo parziale, su Sin & Punishment 2. Nintendo e Treasure stanno mantenendo il più stretto riserbo ed il gioco originale è ormai troppo vecchio per poter instaurare qualche paragone che sia minimamente costruttivo. Oggi il mondo videoludico è molto cambiato e un’operazione come questa rischia di non avere successo fra i “nuovi” giocatori che comprano WiiFit e Brain Training, tuttavia non possiamo non apprezzare questo tentativo della grande N di dare risposte ai suoi fan più hardcore. Ammesso ovviamente che questa parola significhi ancora qualcosa.

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