South Park Scontri Di-Retti Anteprima: l'irrefrenabile richiamo del Procione

Un prodigioso venerdì pomeriggio con Cartman e la sua cricca di supereroi un po' così, tra volgarità assortite e incontenibili risate...

South Park Scontri Di-Retti
Anteprima: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Nelle quasi tre ore trascorse in compagnia di South Park: Scontri Di-Retti, posso dire di aver visto davvero di tutto: una deiezione mattutina trasformata in improvvisato minigame, peti usati come attacchi speciali, selfie con gli anziani, redneck omofobi, orride spogliarelliste con tatuaggi a forma di pene, cocktail a base di sperma e gin & tonic e moltissimo altro ancora, in un trionfo dell'eccesso, del cattivo gusto e del politicamente scorretto che ha davvero del monumentale.
    Si stenterebbe quasi a credere ai propri occhi di fronte a certe situazioni ben oltre il limite, presentate a schermo con una resa visiva in tutto e per tutto indistinguibile dallo show TV, non fosse per la quantità massiccia di risate difficilmente trattenibili che ti riportano immediatamente alla dolce realtà dei fatti. Perché, per l'appunto, dopo un doloroso duplice rinvio il seguito dell'acclamato South Park: Il Bastone della Verità è finalmente in dirittura d'arrivo, e sembra in tutto e per tutto pronto a spingersi ancora più in là di quanto non abbia già fatto nel 2014 Obsidian Entertainment con l'episodio originale.

    Attenzione però: come da tradizione per l'irriverente serie firmata Matt Stone e Trey Parker, niente e nessuno sarà risparmiato dai micidiali attacchi frontali di un umorismo a grana grossa che da un lato si compiace del suo viaggiare continuamente al di sopra delle righe, ma dall'altro presta il fianco, tra una gag corrosiva e l'altra, a sottili riflessioni impietosamente ciniche, senza dubbio destinate a far pensare. Un paio di esempi, tanto per essere espliciti: il gioco si apre con un editor che permette di creare da zero il proprio alter ego, consentendo al giocatore di personalizzare l'ultimo arrivato fra le montagne del Colorado modificando capelli, occhi, barba (!?!) e accessori di contorno vari ed eventuali. Se si decide di cambiare il colore della pelle del protagonista, Cartman interviene con un commento fuori campo a precisare che, con il progressivo scurirsi della carnagione, il livello di difficoltà si farà per forza di cose più difficile "...ma non nei combattimenti, nella vita di tutti i giorni". Così, tanto per ridere amaramente di una problematica serissima come l'integrazione razziale.

    In battaglia è fondamentale scegliere di volta in volta il miglior team di eroi possibile: alcune combinazioni di attacchi e di abilità funzionano meglio rispetto ad altre, dunque occorre fare attenzione alla tattica da adottare.

    E che dire del passaggio in cui mi sono ritrovato a meditare sul futuro del mio personaggio in uno stanzino nel retro di una chiesa, solo per essere importunato da due preti pedofili che prima di mettermi le mani addosso hanno cercato di convincermi di essere solo e soltanto allucinazioni dettate dal buio? Poco da aggiungere in realtà, se non che nel giro di qualche istante mi sono ritrovato a combattere contro gli stessi, cercando di resistere ad un esilarante attacco a base di palline anali - per giunta munite di crocifisso ad un'estremità! - estratte dal retto di uno dei due malintenzionati in tonaca. Sempre per andarci leggeri e delicati, stroncando sul nascere polemiche di qualsiasi tipo, no? A proposito, una buona notizia in questo senso: a dispetto dei contenuti ancora più spregiudicati, estremi e provocatori, è confermato che South Park: Scontri Di-Retti non subirà alcun tipo di censura, al contrario di quanto invece accaduto al predecessore (che su console in Europa aveva subito dei tagli, o meglio una sostituzione delle immagini con una descrizione testuale durante una scena giudicata particolarmente inadeguata).

    Supereroi al potere

    Abbandonata l'ambientazione fantasy de Il Bastone della Verità, South Park: Scontri Di-Retti è incentrato sulla nuova ossessione dei bambini della frizzante cittadina americana: i supereroi. Un deciso cambio di stile e di atmosfera che viene motivato narrativamente nei primi venti minuti dell'avventura, e che vede Cartman & Co. impegnati in una missione delicatissima: capire cosa si cela dietro all'enigmatica scomparsa di tutti i gatti di South Park (collegata in qualche modo all'impennata di criminalità?), ottenendo nel mentre una ghiotta ricompensa di 100$ da utilizzare per far decollare la carriera cinematografica del Procione e del resto della sua sgangherata combriccola. In un susseguirsi estenuante di sequel, prequel e spin-off sempre più estemporanei, critica ça va sans dire tutt'altro che velata ai meccanismi che regolano lo showbiz.

    Insomma, ci siamo capiti: come e più che mai anche a questo giro il videogioco di South Park promette di essere di fatto una sorta di lunghissima puntata interattiva della serie TV, fra l'altro per l'occasione pure impreziosita dal doppiaggio in lingua italiana rigorosamente a cura dei doppiatori ufficiali.
    Aspettatevi allora citazioni e rimandi a non finire (le memberberries vi dicono nulla?), cammei più che eccellenti (vedasi Morgan Freeman come venditore di tacos utilizzati per ripristinare energia, con tanto di sistema di crafting annesso e connesso) e com'è ovvio che sia la solita fantasmagorica sceneggiatura a cavallo tra l'assurdo ed il genio assoluto, con un'irresistibile presa in giro dei cinecomic hollywoodiani e del loro esasperato desiderio di serializzazione a qualsiasi costo.
    Se in termini estetici non si segnalano particolari novità - anche perché ci sarebbe ben poco da sistemare, visto che l'impressione è davvero quella di giocare in tempo reale al cartone animato! - qualcosa si è invece decisamente mosso sul piano del gameplay, specie per quanto riguarda i combattimenti.
    La struttura base è rimasta la stessa, ovvero un'impostazione a turni con una leggera spruzzata di Quick Time Event per eseguire danni maggiori o per assorbire in parte gli assalti avversari, mentre tutta nuova è l'introduzione del sistema di movimento e di posizione durante gli scontri.

    Le classi disponibili inizialmente sono tre: Velocista (piega lo spazio/tempo), Brutalista (forte nel corpo a corpo) e Blaster (focalizzato sugli attacchi a distanza). Non mancheranno comunque specializzazioni ulteriori nel proseguo della storia...

    Il campo di battaglia (di dimensioni variabili a seconda delle situazioni) apparirà infatti diviso in caselle, e non soltanto ciascun personaggio potrà muoversi prima di attaccare, ma pure gli attacchi stessi avranno una gittata e uno sviluppo specifici. Tanto per capirci, a seconda dei personaggi esisteranno manovre offensive in grado di abbattersi solo sulla casella adiacente, colpi pensati per agire su un'intera riga, su una colonna o magari ancora su un'area di più quadrati circostanti. Un impianto ludico molto più immediato da capire controller alla mano che non da spiegare a parole, che ha l'evidente merito di aggiungere una non trascurabile dose di strategia e di profondità ad una formula consolidata.

    South Park Scontri Di-Retti Tra prodigiose scorregge incendiarie, gavettoni di pipì, imbarazzanti chiacchiere sull'orientamento sessuale del mio alter ego con il Signor Mackey e attimi di puro e semplice delirio, le tre ore in compagnia di South Park: Scontri Di-Retti sono purtroppo letteralmente volate senza che nemmeno me ne rendessi conto. Oltre ad una possibile paresi dovuta alle risate continue e prolungate (senza esagerare mi basta ripensare ad alcuni passaggi per ricominciare a sghignazzare persino adesso, un fenomeno che per inciso si era già verificato dopo il mio hands-on allo scorso E3...), la visita alla sede milanese di Ubisoft mi ha lasciato con un'insaziabile voglia di proseguire il cammino in un'avventura che si preannuncia a dir poco memorabile. Il 17 ottobre non è poi così lontano, eppure sarà difficilissimo resistere per ancora cinque settimane al richiamo del Procione.

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