La Lucas si presenta con uno sparatutto in prima persona che si discosta in modo abbastanza consistente dalle sue precedenti produzioni, per almeno due motivi. In primis, la spada laser va appesa al chiodo: il protagonista di Republic Commando non è un jedi, ma un soldato della repubblica come tanti altri; in secundis è stata introdotta una novità nel gameplay, ovvero il gioco a squadre.
Il gioco
Il gioco si avvale di una versione modificata del motore grafico di Unreal. I toni di colore prevalentemente utilizzati sono molto scuri, e questo crea una atmosfera particolare mai vista in alcun episodio videoludico o filmico della saga di Guerre Stellari; anche questo particolare rappresenta una caratteristica inedita di questo titolo. Anche le ambientazioni si presentano piuttosto varie: finalmente la Lucas ha smesso di utilizzare sempre i soliti pianeti triti e ritriti e girati in lungo e in largo e ha deciso di introdurre ambienti come il pianeta Geonosis o il cuore dell'astronave dei Separatisti. Come detto, il protagonista è un soldato della repubblica, ed è a capo di una squadra di tre militi. La cooperazione è fondamentale ai fini del completamento della missione, date le situazioni che si dovranno affrontare e l'impossibilità di gettarsi a capofitto in qualsivoglia scontro come Rambo. E' possibile dare un buon numero di ordini ai propri compagni, come quello di coprire le spalle al protagonista, cercare e distruggere ogni nemico, conquistare una postazione, mettersi in una determinata formazione o persino disarmare una mina. E' anche possibile controllare in ogni momento lo stato di salute della propria squadra, così come i proiettili rimasti. La gestione delle armi è molto simile a quella di Halo. Se ne possono portare al massimo due e disporre di un numero limitato di granate; la variante è che l'arma principale può essere potenziata sino ad avere tre armi in una. Come nel capolavoro della Bungie, il protagonista è protetto da uno scudo di energia che assorbe un certo quantitativo di colpi, e che si autorigenera lentamente al termine degli scontri. Non vi è una vera e propria trama; il gioco consta di una serie di missioni a sé ambientate a cavallo tra l'Episodio 2 e l'Episodio 3 della nuova trilogia. Le vicende vengono viste da un punto di vista nuovo, ovvero quello dei soldati, figure che non hanno mai goduto di troppa considerazione nei videogiochi e nei film della saga. Il titolo costituisce una sorta di raccordo tra le vicende dei due film menzionati. Le missioni presentano obiettivi da portare a termine: salvataggio degli ostaggi, infiltrazioni, furto di informazioni, assassini, assalti e sabotaggi. In questo ambito, niente di nuovo sotto il sole. Il gioco supporta anche il multiplayer con le classiche modalità deathmatch (tutti contro tutti), team deathmatch (scontri a squadre) e capture the flag (cattura la bandiera). Si può giocare al massimo in quattro in split screen (ovvero con lo schermo diviso) o in 16 se ci si avvale del supporto Live!. Si prevede anche la presenza di contenuti extra scaricabili da internet e l'implementazione del supporto Dolby 5.1 . Concludendo, il nuovo titolo Lucas si presenta come una novità nella produzione videoludica dedicata alla saga di Guerre Stellari e ha delle enormi potenzialità. Se le premesse dei programmatori verranno mantenute, ci si troverà innanzi un gran titolo e non un mesto clone di Halo come alcuni vociferano.
Star Wars Republic Commando: anteprima della versione Xbox
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Star Wars Republic Commando: anteprima della versione Xbox - 426
La Lucas si presenta con uno
sparatutto in prima persona che si discosta in modo abbastanza consistente dalle
sue precedenti produzioni, per almeno due motivi. In primis, la spada laser va
appesa al chiodo: il protagonista di Republic Commando non è un jedi, ma un
soldato della repubblica come tanti altri; in secundis è stata introdotta una
novità nel gameplay, ovvero il gioco a squadre.
Il
Il gioco si avvale di unagioco
versione modificata del motore grafico di Unreal. I toni di colore
prevalentemente utilizzati sono molto scuri, e questo crea una atmosfera
particolare mai vista in alcun episodio videoludico o filmico della saga di
Guerre Stellari; anche questo particolare rappresenta una caratteristica inedita
di questo titolo. Anche le ambientazioni si presentano piuttosto varie:
finalmente la Lucas ha smesso di utilizzare sempre i soliti pianeti triti e
ritriti e girati in lungo e in largo e ha deciso di introdurre ambienti come il
pianeta Geonosis o il cuore dell'astronave dei Separatisti. Come detto, il
protagonista è un soldato della repubblica, ed è a capo di una squadra di tre
militi. La cooperazione è fondamentale ai fini del completamento della missione,
date le situazioni che si dovranno affrontare e l'impossibilità di gettarsi a
capofitto in qualsivoglia scontro come Rambo. E' possibile dare un buon numero
di ordini ai propri compagni, come quello di coprire le spalle al protagonista,
cercare e distruggere ogni nemico, conquistare una postazione, mettersi in una
determinata formazione o persino disarmare una mina. E' anche possibile
controllare in ogni momento lo stato di salute della propria squadra, così come
i proiettili rimasti. La gestione delle armi è molto simile a quella di Halo. Se
ne possono portare al massimo due e disporre di un numero limitato di granate;
la variante è che l'arma principale può essere potenziata sino ad avere tre
armi in una. Come nel capolavoro della Bungie, il protagonista è protetto da uno
scudo di energia che assorbe un certo quantitativo di colpi, e che si
autorigenera lentamente al termine degli scontri. Non vi è una vera e propria
trama; il gioco consta di una serie di missioni a sé ambientate a cavallo tra
l'Episodio 2 e l'Episodio 3 della nuova trilogia. Le vicende vengono viste da
un punto di vista nuovo, ovvero quello dei soldati, figure che non hanno mai
goduto di troppa considerazione nei videogiochi e nei film della saga. Il titolo
costituisce una sorta di raccordo tra le vicende dei due film menzionati. Le
missioni presentano obiettivi da portare a termine: salvataggio degli ostaggi,
infiltrazioni, furto di informazioni, assassini, assalti e sabotaggi. In questo
ambito, niente di nuovo sotto il sole. Il gioco supporta anche il multiplayer
con le classiche modalità deathmatch (tutti contro tutti), team deathmatch
(scontri a squadre) e capture the flag (cattura la bandiera). Si può giocare al
massimo in quattro in split screen (ovvero con lo schermo diviso) o in 16 se ci
si avvale del supporto Live!. Si prevede anche la presenza di contenuti extra
scaricabili da internet e l'implementazione del supporto Dolby 5.1 .
Concludendo, il nuovo titolo Lucas si presenta come una novità nella produzione
videoludica dedicata alla saga di Guerre Stellari e ha delle enormi
potenzialità. Se le premesse dei programmatori verranno mantenute, ci si troverà
innanzi un gran titolo e non un mesto clone di Halo come alcuni
vociferano.
Quanto attendi: Star Wars: Republic Commando
Hype totali: 0
Altri contenuti per Star Wars: Republic Commando