Stray: Annapurna e i gatti del futuro su PlayStation 5

Annapurna Interactive, all'evento sui giochi PlayStation 5, ha presentato Stray, un gioco dallo stile unico con protagonista un felino.

Stray: Annapurna e i gatti del futuro su PlayStation 5
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Spezzando lo spettacolare flusso di sparatorie e combattimenti della presentazione di PlayStation 5, Stray ha saputo catturare le attenzioni di tantissimi giocatori, colpiti da una direzione artistica intrigante e da caratteristiche ludiche di certo non tradizionali. Pubblicato da Annapurna, oramai vero e proprio gigante del publishing a medio budget e indie, Stray promette d'offrire un'esperienza particolare, ma il trailer utilizzato nella presentazione Sony ha forse lasciato più dubbi che certezze. Vediamo dunque le informazioni a oggi disponibili sul gioco dello studio francese BlueTwelve.

    Un collettivo di talento

    Dall'origine dello studio, possiamo già carpire qualche informazione sui trascorsi creativi dello studio. Ubisoft Montpellier è infatti rinomata soprattutto per pubblicare e produrre i giochi più atipici dell'offerta generalmente più tradizionale del publisher francese: Valiant Hearts, gli ultimi Rayman e From Dust (con Eric Chahi alla direzione) vengono tutti da lì. Non è dunque un caso se i due fondatori di BlueTwelve, che dopo aver lavorato in Ubisoft per anni hanno deciso di passare allo sviluppo indipendente, mostrano da subito idee e scelte estetiche particolari e ricercate.

    È all'incirca nel 2016 che Annapurna contatta il team, dopo averne visto i lavori e l'apprezzamento pubblico su Twitter: sappiamo dunque che i lavori sul gioco vanno avanti da oltre 4 anni, indizio di una cura potenzialmente certosina nei confronti dei pilastri centrali del gioco, ossia i livelli e il protagonista. Durante le prime fasi di sviluppo, gli sviluppatori si riferivano a Stray come al loro Hong Kong Project.

    Il motivo è presto spiegato: per quanto riguarda l'ambientazione, l'influenza maggiore dello studio francese è stata quella Kowloon city, nello specifico la "walled city", che oramai domina l'immaginario cyberpunk e distopico da tempo immemore. L'insediamento è stato infatti uno dei più assurdi e complessi fenomeni di sovrappopolazione e abbandono governativo degli ultimi secoli, e il suo smantellamento nel 1993 pose fine a una storia secolare, ancora oggi fonte, soprattutto a livello estetico, di tante storie e immaginari.

    Non è un caso, dunque, che la città che esploreremo in Stray presenti tratti evidentemente cyberpunk ma al contempo molto legati all'immaginario culturale cinese e giapponese, dato che la Kowloon City nasceva letteralmente in territorio cinese ma subì il controllo giapponese durante tutta la seconda guerra mondiale. A giudicare dal dettaglio tecnico presentato nel trailer (fortemente suscettibile a cambiamenti nel corso del tempo), il fatto che BlueTwelve sia partito con due soli sviluppatori (e i loro due gatti) sorprende, anche considerando la successiva espansione in un gruppo comunque inferiore ai dieci membri. È fondamentale sottolineare che per i due sviluppatori principali Kowloon City è stata rilevante perché "organica, sistemica": a partire da queste parole, non è sbagliato ipotizzare giochi che si affidano a questi concetti per la costruzione dei loro mondi, come gli immersive sim, i sandbox o i soulslike.

    Ma cos'è Stray? Cosa si fa?

    A oggi, sappiamo poco o nulla del progetto nel suo complesso, ma in base alle informazioni concesse dallo studio (scrivono che a gestire la comunicazione è uno dei gatti del team) possiamo ipotizzare alcuni scenari. Intanto, Stray viene definito dagli stessi autori come "un'avventura solitaria in terza persona", senza ulteriori indicazioni. Effettivamente, dal trailer appare evidente che al centro di tutto ci sarà questo gatto, a oggi privo di nome e identità, che affronterà le sfide offerte da una città così bella nella sua povertà.

    La peculiarità del gioco sembra confermata dalle affermazioni degli sviluppatori, "gattari" duri e puri: "la maggior parte delle idee di gameplay sono nate semplicemente osservando i nostri gatti, siamo quasi tutti padroni di felini nel nostro studio". Da lì, meccaniche simulative e stealth, come il passare sotto le macchine, infilarsi nei tubi, camminare con sicurezza tra i tetti pericolanti della città.

    Tutto ciò sembra appunto suggerire una fortissima componente stealth, anche perché, in virtù di quello che appare come un marcato realismo, è difficile ipotizzare combattimenti e scontri diretti con i robot, uniche presenze mostrate sino a oggi. In ogni caso, gli sviluppatori hanno parlato di sequenze "d'azione", della presenza di elementi puzzle e di meccaniche esplorative: di conseguenza, è difficile inquadrarlo sin da subito come semplice "walking simulator", e dovremo aspettare la pubblicazione di una sequenza di gameplay per farci un'idea sul tipo di esperienza offerta.

    Inoltre, sembra che in questa alternativa Kowloon City gli androidi abbiano sostituito gli umani, e non ci è dato sapere che rilievo avrà questa svolta nell'esperienza complessiva: durante i primi secondi del trailer compare la scritta "RIP humans", accompagnata da un cuore evidentemente ironico, che campeggia al centro e in chiara evidenza.

    Ciò che sappiamo, è che per loro non saremo sempre invisibili: gli sviluppatori affermano che i costanti miagolii potrebbero farci notare, e nel trailer effettivamente un androide apre la porta dopo il miagolio del protagonista, anche se non sappiamo se sia una reazione specifica o una pura casualità. Certo è che vedere la statua dorata di un gatto accanto a degli "androidi senza dimora" lascia intuire che ci sia dietro qualcosa che sfugge alla vista...

    In generale, sembra che gli autori stiano cercando di riprodurre un'esperienza felina credibile e a tratti simulativa, senza però calarla nel contesto dell'assoluto realismo, ma prendendo solo spunto da alcune caratteristiche tipiche dell'animale per trasformarlo nel mezzo tramite il quale vivere questa dettagliatissima (secondo gli sviluppatori) città distopica e cyberpunk. Non ci resta che attende l'arrivo del gioco, previsto per il 2021 su PS5 e PC.

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