Syphon Filter Logan's Shadow Anteprima: spionaggio d'alta classe su PSP

Spionaggio d'alta classe su PlayStation Portable

Syphon Filter Logan's Shadow Anteprima: spionaggio d'alta classe su PSP
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  • PS2
  • Psp
  • Tra stealth e action

    Nata nell’ormai lontano 1999 ad opera di Eidetic (oggi Sony Bend), la serie Syphon Filter ha esordito sulla prima PlayStation con tre episodi acclamati da pubblico e critica. Dopo il passo falso compiuto con “The Omega Strain”, unico capitolo apparso su PS2, la saga spionistica Sony è riuscita a riconquistare l’attenzione dei videogiocatori grazie a Dark Mirror, l’ultima avventura con protagonista l’agente Gabe Logan nonché il primo episodio prodotto per PlayStation Portable. A decretarne il successo sicuramente un comparto tecnico eccellente, un sistema di controllo perfettamente adattato alla limitata pulsantiera dell’handheld e una varietà di situazioni da affrontare ben lontane dal mero “nascondino” tipico dei giochi di matrice stealth.
    Lungi dall’essere stato un semplice copia-incolla di serie famose come Metal Gear Solid e Splinter Cell, Dark Mirror ha dimostrato di avere una tendenza alla sparatoria decisamente più marcata rispetto alla concorrenza. La soddisfazione di eliminare il nemico nell’ombra resta ai massimi livelli, ma, se qualcosa andasse storto, Syphon Filter non richiede inutili fughe dentro a scatoloni o armadietti: basterà cercare un riparo e prepararsi ad uno scontro a fuoco degno dei miglior action movies. Vediamo, dunque, quello che i programmatori stanno preparando al fine di rendere il nuovo episodio, sottotitolato Logan’s Shadow, ancora migliore dell’ottimo Dark Mirror.

    L’ombra di Gabe

    A quanto pare le novità previste dagli sviluppatori non sono poche. Innanzi tutto la sceneggiatura è stata affidata a Greg Rucka, autore di indubbio spessore appartenente al mondo dei fumetti (al lavoro per Batman e la serie Queen And Country). Inoltre, al fine di rendere l’aspetto puramente narrativo ai massimi livelli, è stato assoldato il compositore Azam Ali (sua la colonna sonora del recente successo cinematografico 300). Speriamo che la presenza di tali personalità di spicco possano aiutare la serie a innalzare la qualità degli script, al momento non ancora ai livelli degli intrighi fantapolitici messi in scena da Konami e Ubisoft all’interno dei rispettivi stealth games.
    Altrettanto interessanti tutte le altre novità introdotte nel titolo: nonostante un sistema di controlli pressoché invariato i programmatori hanno incrementato il numero di possibili azioni arricchendo, di conseguenza, le modalità d’approccio alle situazioni: nella fattispecie avremo la possibilità di eseguire, previo appostamento dietro ad un riparo, il cosiddetto “blind fire”, ovvero una scarica di colpi alla cieca che ci permetterà di non esporci al fuoco nemico. Altrettanto utile l’opportunità di prendere in ostaggio un nemico e utilizzarlo come scudo umano. Per la prima volta nella serie sembra che vi sarà anche la presenza degli ormai onnipresenti Quick Time Events.
    Di non poca rilevanza, invece, la presenza di ambienti sottomarini, dove l’orientarsi a 360 gradi e l’arsenale limitato creeranno una situazione pressoché inedita per il genere. Per quanto riguarda le altre locazioni, la demo diffusa da Sony vede Gabe alle prese con un gruppo di terroristi a bordo di una nave mercantile mentre altre immagini ufficiali lasciano presagire una bella escursione in Medio Oriente.
    Particolarmente curato l’arsenale a disposizione, ampliato rispetto al passato con l’aggiunta delle citate armi subacquee (arpione e bolt gun) e una serie di nuovi gingilli “terrestri” quali lancia-granate e bombe fumogene.
    Dal materiale fino ad ora esaminato traspare, inoltre, un’intelligenza artificiale dei nemici decisamente realistica, con gli avversari che reagiscono tempestivamente alle azioni del giocatore, rispondendo al fuoco e nascondendosi alla stregua del protagonista.
    Ad aggiungere carne al fuoco vi è l’annuncio di una serie di minigiochi, che, nonostante l’attuale assenza d’informazioni a riguardo, lascia ben sperare per quanto riguarda la longevità del titolo.
    Inoltre, data la caratura del titolo in questione, si spera in un comparto multiplayer adeguato.
    Certi della bravura dei programmatori dimostrata col precedente episodio speriamo che le novità annunciate possano essere implementate con successo senza snaturare il gameplay vincente di Dark Mirror.

    Special FX

    Consci del fatto che Dark Mirror rappresenta tuttora uno dei migliori saggi di potenza da parte di PlayStation Portable, risulta piacevole constatare come Logan’s Shadow mantenga inalterate le qualità del predecessore. Alla pulizia grafica generale, con personaggi splendidamente definiti e ambienti dalle textures convincenti, si aggiungano effetti particellari e di luce veramente notevoli. Il tutto impreziosito dal motore fisico Havok che dovrebbe mantenere credibile lo spostamento di ogni singolo elemento su schermo.
    Lascia presagire grandi cose anche la routine che gestisce la resa delle superfici d’acqua, effetto che, fin dalle prime immagini, sembra essere di gran lunga al di sopra di quanto visto sino ad oggi su PSP.
    Resta da appurare, come spesso accade in sede d’anteprima, la stabilità del motore grafico, anche se, da quanto visto, pare che un buon frame-rate sia quasi da dare per scontato.
    Unico appunto riguardo la data d’uscita: previsto per questo autunno negli Stati Uniti, se l’iter è lo stesso che ha dovuto subire Dark Mirror, è più che probabile che Syphon Filter: Logan’s Shadow non raggiungerà ufficialmente l’Europa prima del 2008.

    Syphon Filter 6: Logan's Shadow Le premesse per bissare il successo raggiunto dall’ottimo Dark Mirror ci sono tutte. Dall’improving grafico all’aggiunta di nuove situazioni di gioco e mosse a disposizione. La storyline ad opera di un rinomato sceneggiatore (Greg Rucka), inoltre, sembra garantire un alto livello di coinvolgimento, fattore sempre più importante al giorno d’oggi. Speriamo, quindi, in una modalità in singolo sufficientemente corposa e in un ampio comparto multiplayer in modo tale da scongiurare le piccole critiche mosse contro la limitata longevità dell’episodio precedente.

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