Anteprima Syphon Filter: Logan's Shadow

Gabe Logan è nuovamente in mano nostra

Anteprima Syphon Filter: Logan's Shadow
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Disponibile per
  • PS2
  • Psp
  • Gabe nuovamente a spasso

    Quando le gesta del granitico agente segreto Gabe Logan furono dirottate su PsP, nessuno ci fece molto caso. Tuttavia, contrariamente ad ogni previsione, Syphon Filter: Dark Mirror è riuscito a ritagliarsi una posizione di tutto rispetto nell'affollato parco giochi di PlayStation Portable grazie alla profondità del suo sistema di controllo ed alla presenza di una componente multyplayer talmente corposa da fare invidia a qualsiasi versione casalinga. Tra le gremite postazioni di Heavenly Sword e WarHawk, l'occhio è caduto sulle numerose (anche se meno in vista) PsP contenenti le demo giocabili di Syphon Filter: Logan's Shadow, secondo capitolo della serie destinato, a quanto pare, a raccogliere la fortunata eredità del suo predecessore.

    All'insegna della tradizione

    La demo inizia con un impressionante filmato in CG che ci illustra la trama di questo secondo episodio. Trattandosi di un titolo multilingua, non ci facciamo sfuggire l'occasione di verificare la qualità del doppiaggio e la bontà della traduzione italiana cambiando immediatamente le impostazioni dal menu principale. Apprendiamo dunque che lo storyline non stravolge affatto i contenuti del prequel poichè, per l'ennesima volta, l'intervento governativo si rende necessario a causa di un gruppo di terroristi (somali, nel caso specifico) che hanno requisito l'imponente nave della marina militare S. Helens. La patata bollente passa presto al nostro protagonista il quale, dopo un piccolo briefing sulle caratteristiche della missione, accorre in aiuto dello Zio Sam precipitandosi sul posto.
    In un primo momento l'azione si svolge a bordo di un elicottero con visuale in prima persona, similmente a quanto accade in un first person shooter. L'obiettivo principale è quello di distruggere i lanciamissili nemici e, nel contempo, occuparsi della moltitudine di nemici che ci sparano addosso urlando ed imprecando. Il fatto di trovarsi in un contesto critico fin da subito è senza dubbio esaltante ma potrebbe creare qualche difficoltà a coloro che non sono abituati al complesso sistema di controllo di Syphon Filter; in realtà la sessione aerea costituisce solamente un piccolo assaggio di gameplay poiché si tratta, in definitiva, di eseguire spostamenti con il mezzo mentre si spara con un enorme mitra a nemici ed armamenti vari. L'ottima calibrazione delle armi, caratteristica ripresa della precedente produzione, rende il tutto piuttosto realistico sia per quanto riguarda gli spostamenti circolari attorno alla nave che per la credibilità infusa alla gestione dell'arma, pesante e difficile da controllare a causa della sua dimensione e potenza. Una volta raggiunti tutti gli obiettivi che di volta in volta ci vengono indicati dal nostro contatto radio (ovvero la solita sventolona tutta curve e cervello) arriva il momento di scendere a risolvere la questione faccia a faccia, come solo Logan sa fare. Appare subito lampante che la struttura di gioco non ha subito alcuna variazione significativa rispetto al suo predecessore e che movimenti, inventario e telecamera sono rimasti esattamente tali e quali al primo capitolo: stick analogico per gli spostarsi ed accucciarsi, tasto sinistro della croce direzionale per accedere agli accessori e tasto destro per cambiare arma, tasto dorsale per l'aggancio automatico del bersaglio e, dulcis in fundo, tasti di azione per puntare l'arma e guardarsi intorno nelle quattro direzioni. Alla stregua di Dark Mirror, il livello giocato è un continuo avvicendarsi di situazioni differenti che richiedono, a seconda del caso, un diverso approccio da parte del giocatore: trovare un riparo sicuro dal quale bersagliare i nemici, strisciare in silenzio alle spalle dei terroristi per toglierli di mezzo senza attirare troppo l'attezione e così via.


    Da quel poco che abbiamo potuto vedere, tuttavia, non v'è traccia alcuna delle novità promesse in fatto di gameplay (eventi quick time, minigiochi ecc.) ma abbiamo motivo di credere che tale mancanza sia attribuibile alla breve durata della demo piuttosto che ad una effettiva e volontaria dimenticanza da parte degli sviluppatori. La varietà di accessori ed armamentario, invece, rappresenta ancora una delle componenti fondamentali di Syphon Filter e conta al suo attivo i classici visori notturni, gli infrarossi e gli EDSU (quest'ultimi indispensabili al fine di localizzare dispositivi invisibili all'occhio umano), senza contare la grandissima quantità di strumenti di offesa in dotazione al nostro eroe: pistola, mitra, fucile di precisione, granate e chi più ne ha più ne metta.
    Tecnicamente parlando, questo secondo episodio non ha molto da aggiungere al precedente. Stiamo parlando di una buona produzione, caratterizzata da texture discrete e da ambientazioni tridimensionali spartane sì, ma sufficientemente vaste per il tipo di azione richiesta. Nel complesso il titolo è visivamente gradevole e, malgrado alcuni piccoli difettti (nemici uccisi che si contorcono e crollano in posizioni innaturali), sfoggia un doppiaggio in italiano curato e realistico nonostante la banalità dei dialoghi.

    Syphon Filter 6: Logan's Shadow Provando questa demo di Syphon Filter: Logan's Shadow abbiamo visto esattamente quello che ci si aspettava di vedere da un titolo come questo. Gameplay sostanzioso, bel sistema di controllo, grafica discreta; insomma la fotocopia della precedente produzione, né più né meno. Tuttavia siamo fermamente convinti che ci sia dell'altro dietro a questo prodotto non solo in base alle dichiarazioni del team di sviluppo ma soprattutto perchè, per un motivo o per l'altro, non è stato possibile visionare la modalità di gioco in rete.

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