Tales of Arise: sfida il destino, anche su PS5 e Xbox Series X/S

La serie Tales of si appresta a tornare sui nostri schermi con un gioco che vuole portare la saga verso nuovi orizzonti.

Tales of Arise: sfida il destino, anche su PS5 e Xbox Series X/S
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Inizialmente atteso nei negozi nel corso del 2020, Tales of Arise è uno dei molteplici titoli che lo scorso anno non si sono presentati all'appuntamento, per poi precipitare in un limbo silenzioso e di imprecisa durata. Se la principale colpevole di questo ritardo è l'emergenza sanitaria tutt'ora in corso, che ha infatti costretto il team di sviluppo ad adattarsi ai limiti dello smart working, il rinvio del JRPG ha comunque permesso a Bandai Namco Entertainment il tempo necessario per familiarizzare con le console di nuova generazione e confezionare le neo annunciate versioni next gen del prodotto. Per celebrare come si conviene il reveal della nuova data di uscita, che al momento è fissata al prossimo 10 settembre, il publisher ha diffuso in rete una pletora di immagini e video inediti, ponendo sotto i riflettori il rinnovato sistema di combattimento, gli splendidi paesaggi realizzati mediate l'uso del cosiddetto "Atmosferic Shader" e non per ultimi due nuovi co-protagonisti della vicenda.

    Per ingannare l'attesa e fare il punto sui sorprendenti progressi compiuti da Bandai Namco durante il lungo silenzio radio appena revocato, abbiamo dunque raccolto tutto il nuovo materiale e, dopo averlo analizzato minuziosamente, ve ne proponiamo le nostre impressioni. Mettetevi comodi e preparatevi a sentire sulla vostra pelle l'impellente bisogno di tuffarvi quanto prima nella ricca e tumultuosa epopea che il team capeggiato da Yusuke Tomizawa ci racconterà al termine della prossima stagione estiva.

    I Combattenti per la Libertà

    Chiunque abbia visionato i trailer diffusi nel corso del 2019 ricorderà che finora lo studio aveva rivelato soltanto i due eroi principali dell'avventura, Alphen e Shionne, di cui vi abbiamo parlato nel dettaglio nella nostra precedente anteprima di Tales of Arise.

    Caratterizzato da una maschera di ferro che ne copre il viso (ma che riteniamo si infrangerà già nelle prime ore della campagna), il primo è un abitante di Dahna, un pianeta ricco di materie prime che per 300 anni è stato soggiogato dal vicino corpo celeste chiamato Rena. Nel corso della missione intrapresa per liberare la propria gente, il giovane Alphen incontra casualmente l'affascinante Shionne, una fanciulla di Rena che sta cercando di sfuggire ai propri conterranei. Come avevamo ipotizzato i due eroi non saranno gli unici personaggi giocabili di Tales of Arise, in quanto altri individui sposeranno i loro ideali e daranno un importante contributo nella lotta per la libertà.

    Intravista di sfuggita nel trailer mostrato al Tokyo Game Show 2019, la giovanissima Rinwell è la prima delle new-entry, ossia la ragazzina dal cappuccio scuro che negli ultimi secondi del sopramenzionato filmato crollava esausta ai piedi di Alphen e Shionne. Non sono chiare le circostanze in cui avverrà l'incontro fra i tre personaggi, ma il publisher ha confermato che la fanciulla nativa di Dhana si rivolgerà ai due ribelli affinché questi assistano la resistenza di Cyslodia.

    La caratteristica principale di Rinwell, che a giudicare dall'equipaggiamento e dal grimorio che porterà sempre con sé dovrebbe essere la maga del party (al pari di Magilou in Tales of Berseria e Rita Mordio in Tales of Vesperia), sarà la capacità di utilizzare a piacimento le Arti Astrali, ossia i potenti incantesimi cui di norma dovrebbero poter ricorrere soltanto gli abitanti del pianeta Rena, come la stessa Shionne.

    Il volto sorridente e la natura amichevole di Rinwell potrebbero quindi nascondere un passato turbolento e drammatico, indipendentemente dal fatto che lei ne sia consapevole o meno. D'altronde, sin dal principio Tales of Arise ci ha tramesso l'impressione di voler essere ancor più cupo e profondo del già angosciante Tales of Berseria (nel caso non conosciate ancora Velvet e le indicibili atrocità che ha dovuto affrontare, recuperate la nostra recensione di Tales of Berseria), il che ci porta a sospettare che, chi più chi meno, tutti i suoi attori principali andranno incontro a rivelazioni scioccanti e a percorsi irti di ostacoli.

    La seconda new-entry è il combattivo Law, un esperto di arti marziali proveniente dalla città di Calaglia che, sebbene sia nato a Dahna e non sappia quindi usare le Arti Astrali, per qualche inspiegabile ragione è stato arruolato nella polizia di Rena. Proprio per questo motivo, quando il party metterà piede a Calaglia il giovane lottatore non potrà fare a meno di ostacolare Alphen e gli altri rivoltosi, come previsto dal suo compito. Qualcosa, tuttavia, lo spingerà a rivedere la propria posizione e ad allearsi con Shionne e compagnia cantante.

    Bandai Namco ha dichiarato che il prodotto finale includerà anche altri personaggi giocabili, alcuni dei quali proverranno dal pianeta Rena, ma non ha voluto specificarne il numero esatto. Tuttavia, osservando il contenuto delle già annunciate edizioni speciali del JRPG, ci siamo accorti che i vari DLC esclusivi cui i giocatori avranno accesso (e che in futuro potranno essere acquistati anche separatamente) sbloccheranno dei set di sei costumi ciascuno: un dettaglio che assicura fin da ora la presenza di altri due eroi almeno, per un totale di sei combattenti.

    Del resto, salvo rari casi tutti gli episodi della serie includono dai sei agli otto personaggi giocabili, ragion per cui è plausibile che Tales of Arise non voglia fare eccezione. In attesa di conferme ufficiali, abbiamo appreso che anche Tales of Arise presenterà la consueta mascotte, rappresentata in questo caso dal gufo Furur che accompagna la graziosa Rinwell. Peccato soltanto che al momento il team di sviluppo non abbia voluto rivelare ulteriori dettagli sul piccolo animale, che molto probabilmente sarà spesso al centro di buffi siparietti, proprio come Teepo in Tales of Xillia e Bienfu in Tales of Berseria.

    Per quanto riguarda invece i nemici, sappiamo già che Alphen e compagni dovranno fare i conti con diversi individui abietti e appartenenti alle forze di Rena. Appartenente ai "Surdo", ad esempio il violentissimo Biezo non tratterà in nessuna occasione gli abitanti di Dahna al pari di esseri umani, ma al contrario cercherà di schiavizzarne sempre di più. Sebbene non ne conosciamo ancora il motivo, lo scopo di Biezo sarà quello di raccogliere quanto più potere spirituale possibile e di raggiungere dei risultati soddisfacenti prima degli altri Surdo. In battaglia brandirà un'ascia enorme e alcuni suoi attacchi saranno persino fatali, specie se diretti.

    Una questione di istinto e reattività

    Assieme alla data di uscita e al nuovo trailer di Tales of Arise, Bandai Namco ha sdoganato anche un video di gameplay della durata di sette minuti circa, al quale abbiamo carpito numerose informazioni inedite sulle fasi esplorative e quelle di lotta. Pur non essendo un open world, l'ultima fatica del publisher offrirà delle mappe tridimensionali molto spaziose, che per la prima volta potranno essere esplorate a 360 gradi.

    Laddove nei vecchi titoli i movimenti dei personaggi sulla mappa di gioco erano maledettamente limitati e le fasi esplorative risultavano troppo lineari, in Tales of Arise gli utenti avranno una maggior libertà, tant'è che potranno saltare dalle rupi o attraversare a nuoto laghi e corsi d'acqua che un tempo li avrebbero invece costretti a cercare dei percorsi alternativi. Come sempre gli scontri dell'action RPG saranno in tempo reale e avranno inizio quando il giocatore entrerà in contatto con le bestie presenti sulla mappa: una transizione quasi istantanea trascinerà infatti il party e gli avversari in un'ampia arena ispirata al paesaggio circostante, dove appunto si consumerà la battaglia vera e propria.

    Ancora una volta saranno quattro i personaggi schierabili in campo e il giocatore ne controllerà uno soltanto, con la possibilità di utilizzare delle apposite scorciatoie per passare in qualsiasi momento da un eroe all'altro, scatenarne le arti speciali e realizzare combo lunghissime che vedano coinvolta l'intera squadra. Per la gioia dei frequentatori abitudinari della serie, in Tales of Arise torneranno le meccaniche convenzionali del brand, come le Arti e le Arti Mistiche, ma lo staff ci ha fatto sapere che anche a questo giro il metodo di innesco delle seconde differirà totalmente da quanto visto nei vecchi episodi.

    Pur non avendo potuto sperimentare pad alla mano la nuova rivisitazione del celebre e immancabile Linear Motion Battle System, osservando le fasi di lotta abbiamo percepito un fondamentale taglio col passato. Innanzitutto la guardia è stata rimossa e al suo posto sono stati implementati degli scatti rapidissimi, cui seguiranno contrattacchi altrettanto repentini e scatenati. Lo stesso Tomizawa ha spiegato ai microfoni di Famitsu che la maggior parte degli attacchi del nemico saranno schivabili, ragion per cui gli utenti potranno intuirne le mosse in anticipo e intercettarle. Il risultato è già sotto i nostri occhi e si traduce in un sistema di combattimento più fluido e reattivo che mai, dove persino il solito concatenamento delle combo e delle Arti appare più immediato e frenetico.

    Nel pieno rispetto della tradizione, Tales of Arise non sarà privo di meccaniche nuove, e a tal proposito ne abbiamo già scoperte due. Chiamata "Boost Attack", la prima potrà essere eseguita un numero pressoché infinito di volte e una volta andata a segno stordirà gli avversari, favorendo la successiva creazione di combo lunghe e soprattutto rovinose. Spettacolari quasi quanto le Arti Mistiche, anche gli attacchi "Boost Strike" saranno delle mosse finali, tant'è che potranno essere innescati solo dopo aver svuotato la barra HP dei nemici: una volta soddisfatti i requisiti e in base alla combinazione di personaggi in campo, l'eroe controllato e un altro combattente eseguiranno uno strepitoso attacco combinato che porrà fine alla vita del malcapitato mostro di turno.

    Se c'è anche solo un dettaglio di Tales of Arise che non siamo sicuri di apprezzare è la rimozione delle schermate di vittoria che in passato avevano luogo al termine degli scontri e che vedevano i protagonisti chiacchierare tra di loro, dando spesso vita a buffi siparietti. Certo, in questo modo le interruzioni saranno minori e dopo aver prevalso sui nemici sarà possibile riprendere immediatamente il cammino, ma avremmo comunque preferito la possibilità di attivare e disattivare a nostra discrezione le suddette sequenze. In ogni caso il team ha confermato che le conversazioni avverranno dopo la battaglia, in questo modo i dialoghi tra i vari eroi non dovrebbero risentirne poi molto.

    A proposito della vittoria, abbiamo notato che al termine di ciascuna battaglia le prestazioni dei nostri eroi e il tempo totale impiegato per annientare il nemico verrà come sempre valutato, al fine di garantire loro dei bonus in termini di Punti Esperienza e Skill Point. Curiosamente, però, i cosiddetti "Punti Grade" sono stati sostituiti in questo caso dalla voce "Score", e per di più dopo gli scontri i personaggi non ricevono alcun Gald.

    Di conseguenza, è plausibile che in Tales of Arise il denaro vada acquisito in metodi differenti dal solito, come ad esempio completare le missioni secondarie o vendere nei negozi i materiali lasciati cadere dai mostri. Un'altra novità interessante è rappresentata dagli stessi Skill Point, che i giocatori dovranno spendere per acquisire nuove Arti e abilità: se un tempo queste erano garantite dall'aumento di livello, dal ripetuto utilizzo di determinate mosse o dalla padronanza di armi e armature aggiunte all'equipaggiamento, a questo giro i personaggi disporranno invece di autentici alberi delle abilità, grazie ai quali potranno essere liberamente personalizzati.

    Sulla carta questa soluzione ci affascina non poco, ma solo il tempo e il numero di voci presenti nei suddetti skill tree ci diranno se la scelta compiuta dal team di Tomizawa si rivelerà vincente o meno.

    Nel frattempo, durante la riproduzione dell'ultimo video di gameplay abbiamo realizzato con piacere che anche in Tales of Arise sarà possibile mescolare gli ingredienti raccolti sul campo per preparare dei deliziosi manicaretti. Non solo ripristineranno HP e SP del party, a seconda degli oggetti utilizzati durante la preparazione dei piatti, ma questi avranno degli effetti che dureranno per un certo numero di battaglie o comunque per un determinato lasso di tempo. Pertanto, un uso corretto delle ricette garantirà dei preziosi bonus al termine di ciascuno scontro, come ad esempio una percentuale di punti esperienza più elevata e così via.

    Emergere tra due generazioni

    Nelle nostre precedenti anteprime di Tales of Arise abbiamo già sottolineato gli evidenti progressi che Bandai Namco ha compiuto sul fronte tecnico: sviluppato per la prima volta in Unreal Engine 4, il prodotto vanterà fondali e paesaggi ben più strepitosi e suggestivi di quelli vantati dai titoli che l'hanno preceduto, specie su console di ultima generazione.

    Laddove tante mappe di Tales of Vesperia o Tales of Berseria erano soltanto dei banali corridoi con varie diramazioni, gli ambienti del nuovo arrivato saranno invece ampi, stracolmi di dettagli e in alcuni casi vanteranno una profondità di campo finora impensabile per la serie di Bandai Namco. Come spiegato da Minoru Iwamoto, Art Director, il team ha investito molte energie per rendere credibili e immersivi i mondi di Dahna e Rena, infatti il publisher ha impiegato ben cinque anni di lavoro per ultimare il suo inedito "Atmosferic Shader".

    Il risultato è uno stile che spinge la resa visiva verso nuovi livelli mai sfiorati prima dal brand e regala al giocatore la piacevole sensazione di trovarsi all'interno di un dipinto interattivo; non a caso, ambientazioni e modelli poligonali sembrano realizzati mediate la pittura a olio. Il publisher ha inoltre confermato l'esistenza di un ciclo giorno/notte che dovrebbe alterare il volto dei paesaggi già visitati e farli apparire quasi nuovi. Al netto di un livello di dettagli privilegiato e in alcuni casi sorprendente, la natura cross-gen del prodotto è sempre in agguato e si fa notare, ad esempio, nelle stalattiti presenti nella città innevata o nella rigidità che affligge i personaggi in alcune scene (che nella maggior parte dei casi sono invece contraddistinti da movimenti armoniosi e fluidi).

    Stando a quanto dichiarato, Tales of Arise includerà molte più cutscene animate del solito, e dal momento che queste saranno realizzate da ufotable, ci aspettiamo delle animazioni impeccabili e spaccamascella quanto quelle vantate dai più recenti lavori del rinomato studio nipponico (a tal proposito vi suggeriamo di leggere la nostra recensione di Fate/stay night: Heaven's Feel - III. spring song).

    Giunto ormai a una fase cruciale dello sviluppo, al punto tale da spingere lo stesso Tomizawa a ritenere impensabile un ulteriore posticipo, sulle console di nuova generazione Tales of Arise supporterà la risoluzione in 4k e includerà una modalità performance che, come suggerito dal nome, garantirà i 60 fotogrammi al secondo. È stato infine confermato che chiunque acquisterà il gioco in versione PS4 o Xbox One avrà accesso gratuito all'upgrade per PlayStation 5 e Xbox Series X.

    Tales of Arise Tales of Arise rappresenta una sorta di esame di maturità per il longevo brand di Bandai Namco, che dopo essere diventato “stagnante” sul piano prettamente artistico si prepara infine a lasciare il nido e a prendere di mira nuovi orizzonti. Mettendo da parte la natura cross-gen del prodotto, che di tanto in tanto rispunta in dettagli tutto sommato trascurabili (e in realtà risolvibili entro la data di lancio), l’utilizzo dell’Unreal Engine 4 e dell’inedito Atmosferic Shader hanno permesso alla nuova incarnazione del franchise di distaccarsi completamente da tutti i suoi predecessori, sia in termini di grafica che di fluidità. Un impianto narrativo cupo quanto e forse anche più di quello di Tales of Berseria, gli accorgimenti apportati al Linear Motion Battle System e l’ispirato character design di Iwamoto sono solo alcuni degli elementi che ci spingono a considerare Tales of Arise come il più interessante JRPG in uscita nel 2021, nonché l’unico in grado di rivaleggiare col fascinoso e altrettanto frenetico Granblue Fantasy: Relink. Una cosa è certa: il mese di settembre non è mai stato tanto lontano.

    Che voto dai a: Tales of Arise

    Media Voto Utenti
    Voti: 42
    7.9
    nd