Anteprima Tales Of Eternia

Tales sbarca su PSP con un reamke d'autore.

Anteprima Tales Of Eternia
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  • Psp
  • Il 2D su PSP? Perchè no!

    In un mondo dominato dai poligoni, dalle texture iper realistiche e dagli effetti di luce abbaglianti esiste ancora chi realizza videogame dall’aspetto stilizzato, colorato e pulito: videogiochi con grafica bidimensionale. Silenziosamente, grazie all’enorme successo del Game Boy Advance e di titoli come la trilogia di Castlevania, Mario & Luigi e Boktai, un certo tipo di giochi è tornato in auge e ha vissuto una nuova giovinezza. Con l’arrivo della nuova generazione di console portatili, tutti hanno creduto che il 2D sarebbe stato nuovamente abbandonato, per via dell’aumento di potenza di calcolo e, parliamoci chiaro, dei gusti del pubblico, affascinato più dalla grafica realistica ed esuberante che da quella meno elaborata, a volte minimalista, tipica del gioco bidimensionale. A questo punto, però, intervengono due case dalla grande tradizione, Capcom e Namco, che quasi dal nulla tirano fuori due remake di titoli 2D dei tempi che furono, Vampire Chronicle e “Tales of Eternia”, che grazie allo schermo della PSP acquistano nuovo fascino...
    La seire Tales è ormai da anni un brand importante per Namco e per tutti gli appassionati di J-RPG: fin dagli esordi su SNES (Tales of Phantasia, 1995) gli episodi della serie sono stati caratterizzati da una storia costruita da interconnessioni tra i diversi personaggi protagonisti dell’avventura e da un sistema di combattimento originale, decisamente divertente, ma al contempo preciso e solido. Tales of Eternia non è propriamente un nuovo gioco, bensì un porting della versione PSX uscita nel 2000 (che in america prende il nome di Tales of Destiny 2, creando confusione con l'omonimo titolo per PS2), riadattato alle caratteristiche di PSP. La trama è abbastanza vaga, come nella maggioranza dei giochi della serie, sia per quel che riguarda il background che per quel che riguarda lo svolgimento vero e proprio: tutto ruota attorno a Meredy, una ragazza proveniente dal pianeta di Celestia che parla naturalmente una lingua incomprensibile su Infernia, dove è ambientata la storia. Qui chiede aiuto a Reid e Farah per evitare che i 2 mondi collassino l’uno sull’altro: questa sfida apocalittica dai risvolti eroici ci impegnerà durante tutta la durata del gioco. La vera particolarità del gioco risiede nel sistema di battaglie: gli affezionati della serie si troveranno subito a loro agio con il sistema di Tales of Eternia, in quanto rispecchia l’approccio diretto con elementi action classico della serie, il famoso Linear Motion Battle System: il campo di battaglia è rappresentato in 2D, con visuale laterale, e i controlli per muovere il proprio alter ego (Reid) non sono differenti da un qualunque picchiaduro: si utilizzano tasti differenti per effettuare diversi tipi di attacco mentre i restanti personaggi del party sono comandati dall’intelligenza artificiale. Iil giocatore ha comunque la possibilità di intervenire sul loro modo di comportarsi in battaglia, grazie a preset comportamentali da assegnare. Questo permette al giocatore di non essere un semplice spettatore durante i combattimenti ma di intervenire attivamente sui propri compagni come farebbe il leader di un party, ordinando a chi di dovere di curare i compagni in difficoltà o incitando il mago del party a restare nelle retrovie per preparare un incantesimo particolarmente potente.
    Dal punto di vista grafico il gioco è davvero ben realizzato e non mostra affatto gli anni ormai accumulati, proponendoci backgrund dall’aspetto simile a dipinti realizzati a mano e sprite dei personaggi curati e dettagliati, seppur con qualche piccola incertezza a livello di animazioni, realizzate con un basso numero di frame. Ciò che più impressiona, ad ogni modo, è la vividezza dei colori che danno vita la mondo fantasy in cui è calato il gioco, che da l'impressione di essere frutto di un sogno variopinto. La sensazione onirica è rafforzata dal comparto sonoro del gioco, la cui realizzazione è ineccepibile: suoni cristallini, musiche composte sulla scorta delle sensazioni visive che il gioco è capace di regalare e dialoghi doppiati per tutti i personaggi, sfruttando in pieno le possibilità di capienza messe a disposizione dagli UMD.

    Tales Of Eternia Quanto visto finora fa veramente ben sperare circa la qualità del prodotto targato Namco: il gioco originale era già un ottimo titolo, ma le migliorie che lo impreziosiranno, rese possibili dalle caratteristiche della console portatile Sony, potrebbero farlo ricordare come il miglior RPG per PSP. Inoltre la speranza è che gli sviluppatori continuino a realizzare giochi 2D di qualità su PSP anche in futuro, poichè il portatile ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per regalarci grandi soddisfazioni anche senza poligoni.

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