The Devil In Me: tra Saw e Shining, approfondiamo trama e gameplay

Vi sveliamo in anteprima le novità di gameplay e la trama di partenza di The Devil in Me, ultimo capitolo della Stagione 1 di The Dark Pictures Anthology.

The Dark Pictures Anthology: The Devil In Me
Anteprima: Multi
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Abbiamo assistito in anteprima ad una presentazione di The Devil in Me, il prossimo capitolo di The Dark Pictures Anthology. Un episodio che, stando alle promesse di Supermassive Games, rappresenterà il gran finale della Stagione 1 della raccolta di avventure interattive pubblicata da Bandai Namco. Per l'occasione, gli sviluppatori hanno intenzione di alzare l'asticella qualitativa della produzione, sia in termini di contenuti sia per quanto concerne l'impasto ludico. Andiamo quindi alla scoperta di alcune novità legate a storia e gameplay di The Devil in Me, in attesa di poterci mettere le mani sopra a novembre 2022.

    Benvenuti al World's Fair Hotel

    Come già avvenuto nei tre precedenti episodi della saga (per rinfrescarvi la memoria, almeno dell'ultimo, leggete la nostra recensione di The Dark Pictures Anthology House of Ashes), ad introdurre la storia di The Devil in Me sarà nuovamente il Curatore, una misteriosa entità che sembra conoscere tutto sui personaggi e sulle loro rispettive azioni nel corso di tutta l'antologia. Il team ha poi specificato che, arrivati ormai al quarto e ultimo titolo della prima season, i giocatori noteranno parecchi riferimenti alle precedenti avventure, tra oggetti e volti familiari disseminati all'interno della biblioteca in cui si muove l'inquietante narratore.

    Sempre rispettando la filosofia alla base della serie, anche The Devil in Me prende ispirazione da eventi reali, leggende metropolitane e vecchi miti dell'orrore. In questo caso, la musa è un personaggio storico piuttosto noto agli appassionati di criminologia: Henry Howard Holmes, un dottore specializzato in anatomia e laureato all'Università del Michigan.

    Una volta trasferitosi a Chicago nel 1886, H.H. Holmes fondò un lussuoso albergo nei sobborghi di Englewood, ma il suo trattamento nei confronti degli sventurati ospiti era piuttosto... particolare. Disseminato di passaggi segreti, stanze nascoste e meccanismi all'avanguardia, l'hotel divenne ben presto una vera e propria trappola per chiunque vi si avventurasse all'interno, e il folle dottor Holmes utilizzava strumenti di tortura e macchinari di qualunque tipo per uccidere le proprie vittime nei modi più brutali possibili. Nonostante, in occasione del processo successivo al suo arresto, Holmes abbia confessato in tutto 27 omicidi, tutt'oggi non sappiamo il numero effettivo di delitti consumati tra le lugubri mura di quello che venne ben presto battezzato come "Il castello degli omicidi". Per tutta risposta, quando si trovò di fronte alla sbarra del giudice, H. H. Holmes affermò di avere il diavolo dentro di sé. Alla sua morte, il corpo del dottore venne sigillato nel cemento, in modo che il suo spirito non sarebbe mai potuto scappare per tormentare altri poveri innocenti.

    Shining, Saw, Halloween: la fiera dello slasher

    Terminava così la vita del primo vero serial killer della storia americana. Supermassive ha però specificato che la controversa figura del dottor Holmes non è l'unica fonte di ispirazione per The Devil in Me. Per tener fede alla propria anima da avventura cinematografica, il prossimo capitolo dell'antologia horror prende a modello alcune delle più celebri e amate pellicole horror slasher della storia del cinema. La prima musa è sicuramente la saga di Saw, che sin dagli esordi si è contraddistinta per le tecniche più cruente, depravate e sanguinose con cui un assassino senza volto torturava psicologicamente e fisicamente le proprie vittime.

    Ma gli oscuri cunicoli del World's Fair Hotel, gli orrori racchiusi all'interno delle sue stanze e le numerose storie che le sue mura rancide potrebbero raccontare non potrebbero che ispirarsi al leggendario Overlook Hotel, l'inquietante teatro in cui si consuma la follia di Jack Torrance in The Shining. L'ambientazione del gioco di Bandai Namco, a detta dei suoi creatori, farà immergere i giocatori nelle atmosfere del capolavoro di Stanley Kubrick: una promessa indubbiamente altisonante, ma che potrebbe fare la differenza rispetto ai precedenti episodi dell'antologia.

    La gloriosa pellicola tratta dal romanzo di Stephen King, insieme a Saw, non sarà però l'unico cult che Supermassive Games aveva in mente per dar vita al gioco: da Halloween a Venerdì 13 fino a Psycho, le citazioni agli slasher più famosi di sempre si sprecheranno, e non vediamo l'ora di cogliere tutti gli easter egg possibili per far felici gli utenti più cinefili.

    Il cast di The Devil in Me

    È adesso il momento di approfondire la trama, e soprattutto i protagonisti, di The Devil in Me, ai quali la presentazione a cui abbiamo assistito ha dedicato un lungo approfondimento. La trama si sposta ai giorni nostri e si concentra su una piccola compagnia di produzione televisiva in procinto di girare l'ultimo episodio di uno show intitolato "Architects of Murder" e dedicato ai più famosi serial killer americani.

    Il World's Fair Hotel, ormai abbandonato da decenni, sarà il palcoscenico del delicatissimo season finale della serie, dal quale dipende il futuro dell'intera produzione. Nonostante la storia di The Devil in Me sia originale, Supermassive ha tenuto conto delle fonti storiografiche legate alla figura di H.H. Holmes e della sua lugubre magione, riproducendo nel dettaglio - e con una certa accuratezza storica - gli ambienti ispirati al vero Castello degli Omidi di Chicago. Tornando ai nostri sventurati eroi, la troupe incaricata di studiare l'hotel e di girare la puntata si ritroverà ad affrontare i misteriosi orrori sepolti tra i meandri della struttura, e come in ogni horror che si rispetti molto presto si ritroveranno divisi e in fuga da terribili entità. I protagonisti di The Devil in Me saranno in tutto cinque, e come da prassi per le produzioni di Supermassive il cast che li interpreta è composto da volti hollywoodiani piuttosto noti.

    Prima di tutto abbiamo Charlie Lonnit, leader della troupe, regista del documentario e proprietario della compagnia televisiva. In quanto curatore del progetto, Charlie è tenace, determinato e disposto a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo, ma queste caratteristiche lo rendono spesso irascibile e nervoso. C'è poi Kate Walder, interpretata da Jesse Buckley (fresca di nomination agli Oscar 2022, leggete la nostra recensione de La figlia oscura per saperne di più): Kate è la presentatrice dello show ed è un personaggio complesso ed introverso, insicura ma combattiva nel suo lavoro.

    Abbiamo poi Mark Nester, il cameraman nonché ex fidanzato di Kate: come potrete immaginare, tra i due ci sarà non poca tensione a causa dei loro trascorsi amorosi. Jamie Tigger è invece la tecnica delle luci e sarà un personaggio peperino sempre pronto a far valere la propria opinione. Infine abbiamo Erin Keenan, una ragazza che si occupa delle apparecchiature audio.

    Tra gli orrori dell'hotel

    In occasione della presentazione virtuale abbiamo anche potuto assistere ad una breve sessione di gameplay, nella quale Supermassive ci ha mostrato le novità di gameplay che incontreremo in The Devil in Me. Come da canone, ogni personaggio avrà una caratterizzazione unica, inclusi punti di forza o di debolezza caratteriale, e saranno le scelte compiute dai giocatori a determinare il destino di ciascuno di loro.

    Nel corso dell'avventura, inoltre, si avrà modo di recuperare oggetti in grado di aumentare le chance di sopravvivenza del gruppo, ma ogni personaggio avrà anche dei gadget esclusivi o abilità specifiche. Jamie, ad esempio, può armeggiare con fili e pannelli elettrici grazie alle sue doti tecniche, mentre Mark può filmare con la sua camera elementi di interesse per prenderne nota; Kate, invece, è munita di una matita che le permette di scovare messaggi nascosti e indubbiamente preziosi. Nel corso della sessione hands-off abbiamo visionato una sequenza in cui si controlla Jamie e ci si addentra tra i corridoi oscuri dell'hotel, tra jumpscare e minacciose presenze che osservano i nostri, nascosti nell'ombra. Per rendere ancora più dinamica l'avventura gli sviluppatori hanno introdotti alcune azioni contestuali: adesso è presente un comando adibito alla corsa, utile per velocizzare le fasi esplorative. In The Devil in me ci saranno finalmente anche il salto e la scalata, per superare in tempo reale - e senza innescare una sequenza video cinematica - piattaforme lontane e ostacoli di vario tipo. Le nuove animazioni permetteranno anche di strisciare attraverso fenditure strette, utili a scovare aree segrete altrimenti irraggiungibili. Il gameplay è infine terminato con la più classica delle scelte morali: nei panni di Jamie si dovrà scegliere di salvare la vita di uno solo tra due compagni, mentre gli sventurati in questione si trovano all'interno di camere pressurizzate senza ossigeno.

    The Dark Pictures Anthology: The Devil In Me In conclusione, The Devil in Me punta ad evolvere la formula di gioco già ampiamente sperimentata da Supermassive negli ultimi anni, anche prendendo a modello le più recenti produzioni del team. Tra le diramazioni narrative, ad esempio, i giocatori potranno scegliere se proseguire nella fuga o nascondersi dal proprio aguzzino, un po' come avviene nel recente The Quarry (per approfondire leggete la nostra recensione di The Quarry), mentre le rinnovate opzioni di movimento potrebbero arricchire in positivo la contaminazione tra esperienza ludica e cornice cinematografica. Infine, l'ultimo capitolo di The Dark Pictures Anthology mira ad ampliare la longevità dell'avventura: il team ha promesso che The Devil in Me durerà all'incirca 7 ore. Vedremo quanto le varie storyline, o eventuali diramazioni secondarie, influiranno sulla durata complessiva del viaggio tra i corridoi del World's Fair Hotel.

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