The Good Life: il nuovo thriller investigativo di Swery65

Con un video presentato al Pax East, il game designer Swery65 illustra le caratteristiche di The Good Life, il suo nuovo thiriller investigativo.

The Good Life: il nuovo thriller investigativo di Swery65
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Sembrava un progetto ormai naufragato, dopo il fallimento della campagna Kickstarter dello scorso ottobre: eppure, con un colpo di scena degno del miglior Hitchcock, The Good Life riemerge dal cumulo di macerie che l'aveva travolto, mostrandosi di recente in un breve filmato di gameplay commentato da Hidetaka "Swery65" Suehiro in persona. L'eccentrico game designer, conosciuto per lavori alquanto bizzarri quali Deadly Premonition e Dark Dreams Don't Die, ci ha tenuto a rassicurare i propri fan - e gli investitori con essi - sullo stato d'avanzamento dello sviluppo. Noi di Everyeye ci siamo presi qualche minuto valutare le condizioni in cui questa build pre-alpha si è presentata al Pax East di Boston: nel caso in cui siate interessati a scoprire maggiori dettagli su questo atipico thriller investigativo con elementi sovrannaturali à la Twin Peaks, non vi resta che leggere la nostra anteprima.

    C'è del marcio in Inghilterra

    The Good Life racconta di Naomi, fotografa newyorkese sommersa dallo stress e dai debiti, che decide di cambiare vita e scappare in Inghilterra, più precisamente nella (fittizia) cittadina di Rainy Woods, il "posto più felice al mondo" stando alla pro-loco indigena. Questo breve estratto di gameplay ci ha permesso di dare un'occhiata allo stile di vita degli abitanti del villaggio, che sembrano condurre un'esistenza serena ed idilliaca, almeno in apparenza.

    Lo stile visivo, a tal proposito, con la sua estetica spigolosa e caricaturale, contribuisce a fornire un colpo d'occhio lievemente straniante, che dietro il paravento della finta allegria nasconde - come vedremo - un bel po' di macabra inquietudine. Siccome The Good Life ci mette nei panni di una fotografa, una vera reporter d'assalto, è lecito aspettarsi che buona parte degli incarichi ruoti attorno all'acquisizione di immagini compromettenti: nei venti minuti di gioco proposti al Pax East, vengono affrontate tre side quest, tutte incentrare sull'uso dell'apparecchio fotografico. Nella prima, Naomi dovrà imprimere sulla pellicola il vizietto del pastore locale, incline ad alzare il gomito lontano dagli occhi della moglie. Tale missione mostra due intriganti caratteristiche del prodotto: da una parte la differenza di stile nella scrittura dei dialoghi (Naomi usa un vocabolario duro, pragmatico e sboccato da perfetta newyorkese, mentre i sudditi di Sua Maestà risultano decisamente più prolissi e ampollosi) e dall'altra l'influenza che la presenza di Naomi può avere sul comportamento dei suoi nuovi concittadini. Entrando nel bar dove l'uomo sta bevendo, questi nasconderà immediatamente il boccale di birra sotto al tavolo, facendo finta di niente; bisognerà insomma fotografarlo restando fuori dal locale, sbirciando senza essere visti, in modo da coglierlo in fragrante.
    Ogni quest risolta garantirà al nostro alter-ego un guadagno monetario, vero e proprio ossigeno per chi come Naomi sta morendo soffocata dai debiti. Guadagnare sterline darà ai giocatori l'opportunità anche di personalizzare l'aspetto di Naomi e di migliorare la macchina fotografica. L'apparecchio che ci verrà consegnato all'inizio dell'avventura sarà infatti una Reflex non esattamente performante, limitata dalla presenza di un'unica ottica fissa (niente zoom quindi) e con tempi di esposizione decisamente lunghi: un bel guaio, se si vogliono fotografare elementi in movimento.
    La seconda side-quest della demo evidenzia, inoltre, la possibilità di trovare soluzioni alternative per risolvere il medesimo problema, così da venire incontro ai giocatori più squattrinati, che non hanno investito adeguatamente nello sviluppo del loro strumento di lavoro. Un NPC chiede alla rude Naomi di immortalare un camion rosso che gira per le strade della città: fotografandolo con la macchina "standard", il veicolo apparirà sempre mosso, indistinguibile.

    Il buon Swery ha ribadito come il mondo di gioco possa essere plasmato secondo la volontà degli utenti: in questo specifico caso, del resto, era possibile fermare l'autoarticolato lasciando un piccolo e innocuo nano da giardino di fronte alle ruote.
    Bloccato dall'insormontabile ostacolo, il camion è stato fotografato nella sua interezza, per la gioia del cittadino di Rainy Woods e del portafogli di Naomi. La terza e ultima missione della demo è probabilmente la più articolata. Uno degli abitanti crede che sua cognata abbia una relazione con un altro uomo: incarica così alla bionda fotografa e al suo Superzoom di investigare sulla donna. La protagonista inizia quindi ad esplorare Rainy Woods alla ricerca dell'indiziata: la zona disponibile in questo video è davvero minuscola, ma Swery65 ha ricordato in più occasioni che, nella versione finale, The Good Life sarà completamente open world (soggetto persino al passaggio del tempo e delle stagioni). Dopo un breve giro nella piccola porzione di città, Naomi riesce ad individuare la presunta fedifraga, la quale discute languidamente sulla sommità del campanile cittadino con..."un uomo blu". Swery65, nel caso non lo sappiate, è un tipo abbastanza peculiare, ed i suoi giochi non fanno altro che dimostrarcelo, pixel dopo pixel.

    Nella sua visione, i personaggi più importanti all'interno di questo thriller videoludico vengono identificati come corpi blu, senza espressione o segni di riconoscimento (avete presente il tizio in nero che commette gli omicidi in ogni puntata di Detective Conan? Ecco, la stessa cosa). Da qui in poi, la demo accelera decisamente, mostrando pezzi di una quest mischiati alla rinfusa, segno di come lo sviluppo sia ancora in una fase abbastanza acerba. Il gioco passa improvvisamente alla notte, senza aspettare la fine del ciclo solare. Naomi raggiunge l'uomo sospettoso nei riguardi della cognata, scoprendo che la donna è fuggita nei boschi attorno al villaggio. Senza transizione di sorta, questa versione di prova teletrasporta la protagonista in quella stessa boscaglia in cui la sospettata è scappata. Le urla in lontananza sono l'unica traccia che Naomi (e il giocatore con lei) può seguire. Purtroppo, la fotografa arriva troppo tardi: la donna è stata assassinata, pugnalata e lasciata a galleggiare nel fiume esattamente come la Ophelia del preraffaelita Sir John Everett Millais. La demo si chiude quindi sul ritrovamento del cadavere, con quello che sembra essere il primo grande punto di svolta all'interno della sceneggiatura ordita da Swery65.

    The year of the cat

    Nell'estratto mostrato in video, non è stata menzionata una delle feature più curiose di The Good Life: la capacità di Naomi di trasformarsi in cane o gatto una volta calato il sole. La possibilità di diventare un animale è uno degli elementi cardine del gameplay, e pertanto lascia abbastanza perplessi il fatto che la sua mutazione sia visibile solo in un piccolissimo trailer di una manciata di secondi.

    Restiamo quindi profondamente incuriositi dalla presenza di simili sequenze, desiderosi come siamo di scoprire in che modo le abilità feline della nostra pungente newyorkese modificheranno la struttura di gioco ed il completamento delle missioni. Allo stesso tempo, però, tutto questo silenzio intorno a quella che dovrebbe essere la caratteristica distintiva della produzione, ci lascia intendere come il titolo sia ancora parecchio lontano dall'essere completo. Attualmente, la release è prevista per il 2019 su PS4 e PC: noi continueremo ad attendere con pazienza il suo arrivo, anche se ci volessero nove vite.

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