Anteprima The House of the Dead: Overkill

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Anteprima The House of the Dead: Overkill
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  • Wii
  • Introduzione

    Per cogliere lo spirito con cui The House of The Dead: Overkill si propone al pubblico, basta vedere il gadget che è stato donato a chi oggi ha assistito alla presentazione del gioco (e che voi non avrete mai). Ci hanno rifilato una sorta di videocassetta, o qualcosa che all’esterno si presenta come tale, qualcosa che non sfigurerebbe nella videoteca di un cultore film horror di serie B degli anni 70. Dentro, oltre al solito materiale promozionale, c’è una bella maglietta. Ma tranquilli, i nobili recensori non si faranno ammorbidire da questi regalini.

    La presentazione

    Per chi non avesse mai visitato la Casa dei Morti, ricordiamo che il gioco è uno sparatutto su binari di ambientazione zombesca, nato nel 1996. Grande successo in sala giochi, e poi su Sega DreamCast, approdò poi variamente su diverse console, fino all’imminente versione Wii, che sarà un prequel della trilogia originale.
    Anche stavolta, come in Mad World, possiamo solo stringere le mani nei braccioli delle poltroncine, mentre le sapienti dita di un addetto Sega buttano giù branchi di zombi a colpi di mitra.
    Non sono proprio branchi di zombies, visto che arrivano due a due, in quello che dovrebbe essere il primo livello del gioco. Lo stage si chiama “Carnival of Fun”, ed è un parco giochi piuttosto affascinante, dove passano tutti gli stereotipi del genere: dagli scarafaggi giganti, alla casa degli orrori, fino alla ruota panoramica pericolante. Una ruota panoramica che esplode all’improvviso, falciando buona parte degli zombi che ci fronteggiano. Vagando per questo tetro posto, vediamo già alcune cose che ci piacciono: braccia che girano nelle macchinette dello zucchero filato, possibilità di mutilare variamente gli zombie: dalla testa, alle braccia e le gambe, tutto schizza via con un colpo ben assestato, con conseguenti effetti differenti. I mostracci paiono variegati, ci inseguono e ci saltano addosso, e scorrono fiumi di sangue. Ma proprio fiumi, quasi che questi zombie siano degli enormi zanzaroni. Poi partono incendi, a volte il tempo rallenta all’improvviso. La dimostrazione si interrompe quando giungiamo al tendone circense, dimora di un mostro con due volti (di cui uno nello stomaco) e un braccio di troppo, che ci indica in maniera quantomeno strana.

    Pulp pulp pulp

    Come dicevamo sopra, The House of The Dead: Overkill è stato realizzato per somigliare quanto più possibile a un film horror degli anni ’70. Quei film a basso budget in cui si usavano diversi tipi di pellicole cucite assieme, lenti scadenti e un valanga di succo di pomodoro. Tutto il gioco ha subito un’elaborazione grafica, soprattutto nell’uso dei filtri, per dare l’idea di giocare un film affittato nella videoteca di un vecchio pazzo.
    L’influenza di lungometraggi come Grindhouse, che hanno ripreso con successo quel filone, è evidente anche nella caratterizzazione dei personaggi: lo Special Agent G e il Detective Washinghton del primo episodio ora paiono usciti direttamente da un film di genere. Anche la trama, assicurano gli sviluppatori, piacerà parecchio. Certo non abbiamo mai sentito nessun sviluppatore dire il contrario, ma siamo fiduciosi.

    Vediamo un po'

    A parte i filtri grafici che ci piacciono tanto, la grafica di Overkill è di certo più avanzata rispetto ai suoi predecessori, ma sicuramente nulla di eccelso. I tocchi di classe comunque ci sono e gli zombie arriveranno a frotte. Questo ci fa perdonare amorevolmente una certa mancanza di particolari negli sfondi, che comunque sono dignitosi. L’atmosfera che ci restituisce la presentazione è coinvolgente e divertente, grazie anche ai pezzi di musica rock o pseudometallara che partono all’arrivo dei nemici, come da tradizione dei film di sopra.

    Gameplay

    Il sistema di gioco degli sparatutto on rail è semplice quanto efficace, e a volte non mancano le novità. Overkill ci fa ben sperare. Oltre alla possibilità di poter scegliere differenti armi, dalle pistole, ai fucili, fino a qualcosa di un po’ più esplosivo, abbiamo potuto vedere una modalità chiamata “Slow Mofo Time”. All’improvviso diventa tutto giallognolo, il tempo rallenta, e possiamo far partire delle combo devastanti, facendo esplodere teste in tutte le maniere. Si parla anche di un certo “Evil Eye”, momento nel quale possiamo mandare tutto all’inferno, nel senso che possiamo incendiare gran parte dell’ambiente di gioco. Questa però non l’abbiamo vista.
    Il multiplayer è naturalmente previsto, con due giocatori a impegnarsi in una modalità cooperativa.
    L’intenzione di Headstrong Games è quella di mantenere i controlli semplici e intituitivi, per questo non è previsto l’uso del Nunchuck. La Wiizapper basta e avanza.


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    The House of The Dead:Overkill Gli allegri PR di Sega l’hanno presentato come il titolo che tutti gli hardcore gamers del Wii stavano aspettando. Grazie per pensare a noi, siamo lusingati. Per il momento questo gioco sembra pure interessante, con il suo stile e le novità che il gameplay pare offrire. Però attenzione, non siamo nemmeno riusciti a giocarci, quindi vedremo se è davvero quello che aspettiamo. E se non lo sarà, saranno guai. E non solo per gli zombie.

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