The Last Oricru: un Action RPG medievale dove le scelte plasmano il destino

Koch Media presenta The Last Oricru, titolo svelato inizialmente con il nome Lost Hero e ora pronto a tornare con una nuova veste.

The Last Oricru: un Action RPG medievale dove le scelte plasmano il destino
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Disponibile per
  • Pc
  • PS5
  • Xbox Series X
  • È trascorso parecchio tempo da quando lo studio Gold Knights annunciò di essere al lavoro su Lost Hero, un action RPG ispirato a Dark Souls e intenzionato a plasmare il proprio mondo di gioco attraverso le scelte compiute dal giocatore. Negli ultimi due anni il team capeggiato da Pavel Jiri Strnad, che in precedenza era molto attivo sui social network, ha per giunta preferito limitare al minimo la comunicazione col pubblico, ma questo non significa assolutamente che il progetto navighi in cattive acque. Al contrario, non solo Lost Hero è stato ribattezzato in The Last Oricru, ma il prodotto è quasi pronto a trascinare gli appassionati del genere in una realtà martoriata dalla guerra. Sviluppato in Unreal Engine 4, il titolo dovrebbe infatti esordire nel corso del 2022 su PC e console non meglio specificate, ragion per cui i ragazzi di Gold Knights ed il publisher Koch Media ci hanno recentemente illustrato le caratteristiche principali del curioso action RPG che mescola ambientazioni medievali ed elementi sci-fi.

    Quando le scelte contano

    The Last Oricru sarà ambientato su Adenia, un pianeta medievale di una lontana galassia e popolato prevalentemente da creature raccapriccianti. Il protagonista della vicenda, nonché eroe che andremo a impersonare, prenderà il nome di Silva e sarà uno dei pochissimi esseri umani presenti sul corpo celeste. Sono ancora poche le informazioni disponibili sul suddetto individuo, come pure il suo legame con una misteriosa razza aliena in possesso di una tecnologia avanzatissima; al momento sappiamo soltanto che questi non sarà originario della stella, ma si risveglierà su di essa dopo aver trascorso un lungo periodo all'interno di una capsula criogenica.

    Sarà dunque compito del giocatore scoprire come e perché Silva sia finito proprio sull'arretrato pianeta Adenia, a patto naturalmente che questi riesca a sopravvivere ai conflitti tra le molte razze antropomorfe che da tempo immemore si danno battaglia per il dominio assoluto. Come accennato nella nostra introduzione, The Last Oricru è un titolo il cui impianto narrativo enfatizzerà enormemente le decisioni prese in corsa dall'utente, tant'è che le sue azioni influenzeranno non solo l'esito della lunga guerra portata avanti dai locali, ma addirittura spalancheranno le porte a molteplici finali differenti. Durante l'evento cui abbiamo partecipato, un esponente di Gold Knights ha più volte ribadito che tutte le scelte compiute durante la campagna, incluse quelle all'apparenza innocue e trascurabili, contribuiranno invece ad alterare in maniera radicale la storia di Silva e le sorti dei tantissimi NPC incontrati lungo il suo cammino.

    Ad esempio, nelle prime battute della vicenda Silva si ridesterà all'interno di un monastero e avrà la possibilità di nascondere l'esistenza di un manufatto illegale, il cui eventuale ritrovamento deciderà prematuramente le sorti di un potenziale alleato. In altre situazioni, invece, il giocatore dovrà decidere se assistere gli NPC nella fuga o se ucciderli sul posto per depredarli di tutti i loro averi, e così via.

    Le scelte compiute nei momenti focali della storia, come la razza cui prestare i propri servigi, avranno poi ripercussioni sul mondo intero e sul modo in cui gli NPC vi reagiranno, determinando appunto l'allineamento del personaggio controllato e il finale della campagna. A ragion veduta, non è affatto esagerato asserire che ogni playthrough sarà unico e personale. Una premessa, questa, che la dice lunga sulle ambizioni del prodotto (almeno dal punto di vista narrativo) e su quanto lo sviluppatore stia puntando sul sempre apprezzato fattore rigiocabilità.

    Un'avventura per due... o anche quattro

    Se ci dichiariamo alquanto intrigati dall'impianto narrativo di The Last Oricru e dalla sua struttura "malleabile", il sistema di combattimento ci ha colpiti molto meno. Palesemente ispirato ai soulslike, The Last Oricru presenta un'interfaccia utente con tre diverse barre, che rispettivamente indicano la salute, i punti magia e la stamina (quest'ultima appare soltanto quando si compiono azioni che tendono a consumarne alcuni segmenti).

    Non mancano quindi gli affondi, i parry, le capriole e tutti gli elementi tipici del genere, come pure un livello di difficoltà inflessibile e ben al di sopra della media. Peccato solo per il comparto tecnico troppo datato e indietro di almeno due generazioni (e mezza), che rallenta i movimenti del personaggio e li fa apparire un tantino ingessati e imprecisi.

    È però la scarsa leggibilità degli scontri ad averci lasciati piuttosto interdetti, poiché da quanto visto si direbbe che nel mezzo delle battaglie sia quasi impossibile distinguere i nemici dagli alleati: premesso che ai combattimenti possono partecipare dozzine di personaggi, a seconda delle scelte compiute durante la guerra, le barre della salute di avversari e associati sono identiche e purtroppo compaiono solo in determinati momenti della disputa. In mischia, di conseguenza, si fa molta fatica a leggere correttamente l'andazzo della sfida e a riconoscere le unità da eliminare, che infatti tendono a mescolarsi ai membri del proprio schieramento e ad attaccare di soppiatto nei momenti più impensabili.

    Abbiamo invece apprezzato la volontà di introdurre una componente multiplayer, che all'occorrenza permetterà al giocatore di accogliere in partita un amico e di esplorare in coppia (o magari anche in quattro) il vasto mondo di Adenia. Similmente a quanto accadeva nell'indimenticabile Baldur's Gate: Dark Alliance e nel suo sequel, la campagna di The Last Oricru può essere affrontata in solitaria o in co-op, infatti un secondo giocatore può unirsi in qualsiasi momento all'avventura e assistere il proprio complice nelle boss fight.

    Come illustratoci dai ragazzi dello studio Gold Knights, l'impegnativo action RPG trabocca poi di meccaniche usufruibili soltanto in multigiocatore e utili, ad esempio, per intrappolare un potente nemico, fargli crollare addosso una grata o magari risolvere degli enigmi alquanto ostici se approcciati da soli. Una serie di ingegnosi espedienti, insomma, che potrebbero realmente far passare in secondo piano le lacune di The Last Oricru e catturare l'attenzione degli utenti alla ricerca di realtà medievali da setacciare in lungo e in largo in compagnia di qualche amico fidato. Tra l'altro, lo studio ci ha fatto sapere che il titolo sarà bilanciato opportunamente, al fine di offrire un'esperienza tutt'altro che permissiva persino se affrontato con un gruppo di quattro persone.

    Per attenuare la difficoltà, lo sviluppatore ha comunque pensato di munire The Last Oricru di un sistema di crafting abbastanza intuitivo.

    Se l'aumento di livello si limiterà a conferire qualche punto da spendere nelle sei statistiche principali (vita, volontà vigore, forza, destrezza e intelletto), così da plasmare una vera e propria build personale, il crafting privilegerà la personalizzazione del personaggio, consentendo ai giocatori di forgiare, potenziare o smantellare una valanga di armi e armature. Anche perché l'action RPG metterà a disposizione degli avventurieri una nutrita selezione di strumenti di morte, come spade a una mano, spadoni pesanti, scudi e le immancabili mazze, che dovrebbero garantire all'utente finale un pizzico di varietà e soprattutto la possibilità di trovare l'arma più adatta al proprio stile di gioco. Non mancheranno nemmeno le magie, tant'è che durante la presentazione abbiamo scoperto che alcuni incantesimi potranno essere utilizzati per conferire temporaneamente un determinato all'elemento allo strumento di morte equipaggiato, ottenendo ad esempio una spada infuocata con cui tranciare ragni giganti e illuminare la via nei luoghi più oscuri.

    The Last Oricru The Last Oricru è una scommessa rischiosa. Dannatamente derivativo sul piano ludico e sin troppo arretrato sul fronte tecnico, il prodotto punta tutto su un impianto narrativo plasmabile e misterioso, dove - a detta dello sviluppatore - ogni singola scelta del giocatore, dalla più superflua alla più importante, ha sempre un immediato e talvolta considerevole impatto sul mondo di gioco e sugli abitanti di Adenia. Confidando che il materiale visionato possa non rappresentare la qualità finale del titolo, che ricordiamo raggiungerà i negozi nel corso del 2022, ci auguriamo che i ragazzi di Gold Knights riescano davvero nell’intento di consegnarci un action RPG coinvolgente e in grado di dare il giusto peso a ogni nostra singola decisone.

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