Anteprima Tiberium

La guerra per il Tiberium sta per ricominciare... stavolta in prima persona!

Anteprima Tiberium
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Comanda e conquista

    La guerra ha sempre esercitato il suo oscuro fascino sul popolo dei videogiocatori. Che fossero animate da strida di spade o da boati di armi nucleari, le battaglie sono uno dei topoi chiave del medium ludico: siamo stati soldati semplici durante il D-Day, marines spaziali su Marte, nerboruti guerrieri vichinghi e chi più ne ha più ne metta. Ma la vera passione della maggior parte di noi, inutile nasconderlo, è sempre stata la strategia: c'è una specie di sadico piacere nel vedere centinaia di "omini" poligonali andare al macello per ubbidire ai nostri comandi, ed il tutto è reso ancor più gustoso quando l'ambientazione di contorno è uno scenario post - apocalittico. Se c'è uno studio che ha capito l'importanza di questi due fattori è stato Westwood che, nell'ormai lontano 1995 (ai giocatori più giovani sembrerà preistoria!) stupì la sonnacchiosa comunità dei gamers con il primo Command & Conquer.Fu un fulmine a ciel sereno: uno sviluppatore quasi sconosciuto aveva dimostrato che era possibile concepire un gioco strategico completamente in tempo reale, staccandosi dal canone imposto da Sid Meier, definendo al contempo una serie di pilastri del game design che, tuttora, restano insuperati per creatività ed innovazione. Le basi, la raccolta delle risorse, le unità differenti ed a vari costi, una campagna con un plot cinematografico, e tante altre caratteristiche che oggi diamo per scontate nacquero nelle geniali menti dello studio del Nevada. Inutile dire che il gioco spopolò e diede vita ad una sequela quasi infinita di seguiti e spin off, alcuni più riusciti ed altri meno (l'ultimo in ordine di tempo è il recente C&C: Tiberium Wars disponibile per Xbox 360 e PC).Dopo l'acquisizione dei Westwood da parte del colosso EA il destino della serie non è stato chiarissimo: il franchise si è disperso in mille rivoli ed in molti hanno temuto la sua definitiva capitolazione alle leggi del mass market. In questo clima di crescente pessimismo è stata una sorpresa l'annuncio che un nuovo spin - off era in produzione, e per di più con già alle spalle ben due anni di sviluppo.

    Correva l'anno..

    Il background è sempre lo stesso che abbiamo imparato a conoscere nella serie strategica. Mentre infuria la guerra fra le forze GDI ed i malvagi NOD, viene scoperto un misterioso cristallo alieno, il Tiberium appunto, che ha la potenza per produrre energia meglio di qualsiasi combustibile fossile conosciuto. C'è un solo problema: il minerale letteralmente cannibalizza i territori con cui entra in contatto e sta riducendo le terre emerse ad enormi deserti di silicio; come se non bastasse ha anche strane influenze mutagene sugli esseri umani e sembra dare una dipendenza simile alle droghe. Inutile dire che ben presto il vero obiettivo delle due fazioni diventa il controllo del cristallo, più che la vera vittoria.

    Tiberium prende le mosse molti anni dopo la terza guerra (quella che avevamo combattuto in C&C 3), partendo dalla scoperta di una torre in rovina costruita nelle steppe che una volta si chiamavano Mar Mediterraneo. Questa scoperta si rivelerà catastrofica, dato che la torre non è affatto semi distrutta come si credeva, ma nelle sue profondità si stanno ordendo piani per un'invasione aliena. Qui comincia la nostra storia.Sulla vicenda non c'è molto altro da dire: gli sviluppatori mantengono il silenzio stampa per evitare di bruciarsi i colpi di scena più esaltati, ma una cosa è sicura: "torneranno delle vecchie conoscenze". Chi siano, non ci è ancora dato saperlo.

    Comanda e conquista... in prima persona!

    Il titolo sarà un FPS tattico, ed il giocatore si troverà ad interpretare il difficile ruolo del comandante Ricardo Vega, un ufficiale GDI che aveva già combattuto la terza guerra del Tiberium e che viene bruscamente richiamato dalla pensione per indagare su questa misteriosa torre. Il gameplay pare essere abbastanza classico: nei panni di Vega avremo a disposizione un arsenale di tutto rispetto, dai missili a ricerca di calore, ai fucili, passando per moltissime altre letali combinazioni. La vera novità del gioco, più che nella parte di azione più pura, pare essere nella possibilità di usare quelle che i militari chiamano armi "tattiche", ovverosia il supporto aereo, quello navale ed addirittura quello spaziale, nella forma di un satellite che spara laser a ioni e che, potete immaginare, avrà un impatto devastante sui malcapitati nemici. Nelle intenzioni degli sviluppatori (lo studio di EA con base a Los Angeles) queste inedite possibilità dovrebbero produrre meccaniche di gioco completamente nuove, come sostiene il produttore esecutivo Chirs Plummer: "Some of the mechanicals are truly innovative for a first person game.." [Alcune delle meccaniche sono molto innovative per un gioco in prima persona], e ancora "We've put a lot of effort into evolving the tactical shooter experience by taking core gameplay compulsions like commanding [..] and dominating your enemies" [Ci siamo impegnati molto nel far evolvere l'esperienza dei FPS tattici portando al fulcro del gameplay compiti come il comando e la sottomissione dei nemici]. Come si nota da queste dichiarazioni pare che nel gioco completo la tattica farà da padrone, dunque non immaginiamo troppi scontri aperti o molte occasioni per premere il grilletto: a quanto pare ci aspetta un ruolo più da retrovia.Stando a quanto si è visto finora, però, non si può non essere scettici: in fondo le armi tattiche sono usate fin dai tempi di Call of Duty 2 ed i video di Tiberium mostrati non paiono dare troppo risalto alla componente strategica. Ma forse, quelle che interessano i trailer, sono solo di scelte di marketing.

    Il solito, per favore

    Dal punto di vista grafico non abbiamo nulla di fondamentale da segnalare: il gioco è mosso dall'ormai onnipresente Unreal Engine 3, e dunque ne assume in toto pregi e difetti. Le texture sono definite ma presentano occasionali problemi di pop up e, come quasi sempre accade con l'UE3, i personaggi e le ambientazioni sono fin troppo simili a quelle di molti giochi precedenti (Gears of War, Rainbow Six) dando uno sgradevole senso di deja vù. Abbiamo, infatti, le solite ambientazioni notturne, i triti palazzi neogotici in fiamme, gli abusati omaccioni truculenti e tutti gli altri luoghi comuni cui ci ha abituato la recente produzione ludica per Xbox360 e PC. Sarebbe interessante capire se questo accade perché l'UE ha dei limiti effettivi nella gestione di certe situazioni (come quelle con molta luce) o perché gli sviluppatori hanno sempre meno voglia di lavorare e propendono per il riuso metodico di strutture grafiche praticamente già pronte (ma queste sono questioni da affrontare in altra sede). Sembrano comunque essere spariti quelli che per tutti i fan della serie erano un marchio di fabbrica inconfondibile: i filmati con attori reali. Al momento EA non ha rilasciato dichiarazioni, ma siamo pessimisti riguardo la loro presenza nel gioco definitivo.

    Sulle spalle dei giganti

    Concludendo, è difficile dare ora un giudizio obbiettivo su questo nuovo FPS: le potenzialità paiono esserci e Tiberium ha la forza di un brand storico alle spalle. Ma, come spesso accade, questa situazione potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio per il team di sviluppo, costretto a confrontarsi con titoli di caratura fin troppo elevata. Ad onor del vero dobbiamo menzionare un precedente: già nel 2002 Westwood tentò la via del gioco in prima persona con C&C: Renegade ed i risultati, dopo anni di sviluppo, posticipazioni ed hype, furono tutt'altro che soddisfacenti, anche se il gioco si ritagliò una buona fetta di estimatori. Riuscirà EA a non commettere gli stessi errori di Westwood? Non ci resta che aspettare l'autunno 2008. Nell'attesa rigiocatevi il primo Command & Conquer, non ve ne pentirete.

    Tiberium Tiberium è ancora ad uno stato talmente embrionale del suo sviluppo che è difficile fare commenti anche solo lontanamente definitivi. Sicuramente l’idea di sviluppare un FPS che abbia come centro l’uso delle armi tattiche è intrigante, tutto sta nel vedere se il team losangelino sarà in grado di mantenere un gameplay di buon livello unito ad uno stile grafico che non ricordi troppo i top sellers dell’anno passato. Appuntamento ai prossimi aggiornamenti, dunque, per informazioni più precise e, si spera, più confortanti.

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