Il viaggio nel tempo è sicuramente un argomento che genera, solitamente, un qualche tipo di interesse: sia nel cinema, che nei videogiochi (mondi che man mano si stanno sempre più intersecando) è senza dubbio motivo di curiosità. Curiosità di poter esplorare, attraverso il lavoro dell'autore, mondi e contesti a noi sconosciuti (o quasi), perché ormai già remoti nel passato o magari troppo proiettati nel futuro. I creatori della serie di Time Splitters (come può lasciare intendere il nome) decisero, a suo tempo, di utilizzare come pretesto per il vagabondaggio del vostro Alter Ego virtuale il viaggio nel tempo, finalizzato al salvataggio del genere umano (sul quale incombono minacce di vario tipo). La serie, soprattutto con il secondo episodio, riscosse un innegabile successo, grazie ad un Gameplay semplice ed intuitivo, una grafica "da fumetto" molto gradevole, nonché una certa varietà nel Level Design, caratteristica indubbiamente pregevole. Quanto di tutto ciò è rimasto invariato nel terzo capitolo della serie Time Splitters denominato Future Perfect? Partiamo con l'analisi della sezione grafica, quella che salta per prima all'occhio: per quello che abbiamo avuto modo di vedere, questa risulta particolarmente gradevole, di una pulizia sorprendente e di una "solidità" pregevole. I modelli poligonali si muoveranno con naturalezza sullo schermo, esibendosi in delle animazioni tutto sommato belle (anche se, proprio per i modelli, si devono segnalare alcuni casi di compenetrazione tra i poligoni. E' sperabile che in fase di "rifinitura" del codice tali problemi spariscano). E' proprio degna di nota questa particolare "solidità" dei modelli che Time Splitters sfoggia in ogni suo titolo: belli da vedere, molto fumettistici, ma particolarmente puliti e credibili. Unico appunto alla grafica piena di stile (come la serie ci ha abituato) riguarda le textures, in definitiva niente di eccezionale (problema di tipo "genetico", probabilmente dovuto alla natura multipiattaforma del titolo). Il sonoro è ben studiato ma, tutto sommato, assume una scarsa rilevanza, in un titolo come Time Splitters, tutto imperniato sullo stile grafico. Ma, giusto per non sminuire il lavoro dei programmatori, è doveroso rammentare gli effetti sonori, che si distinguono per pulizia (dovreste sentirli nel vostro impianto Dolby 5.1) e pertinenza: belli, limpidi e corposi. Per quel che riguarda il fattore "atmosfera & ambientazione", ci sembra che il canone tipico di Time Splitters, ben emerso nei precedenti episodi, sia stato rispettato da questo lavoro dei Free Radical, anche se, tutto sommato, ha assunto più un taglio alla "guerriglia". Controverso è invece lo studio dell'Intelligenza Artificiale: si è raggiunto un livello ragguardevole nel dar vita ai personaggi in fase di combattimento, ma dubbi permangono riguardo all'opportunità di imprimere un comportamento tipo "kamikaze" ad alcuni dei vostri compagni. Si può ritenere che l'IA possa, forse, ancora affinarsi nelle ultime fasi di sviluppo, ma nel complesso, già ora, l'IA non fa poi brutta figura, nel rapportarsi a ciò che troviamo sul mercato. Per chi si chieda se, nel terzo capitolo, Cortez abbia imparato a saltare... beh... sembra proprio di no. Tuttavia vorrei spezzare una lancia a favore delle scelte operate dai designer, visto che, a ben guardare, non si avverte poi tutta questa mancanza del tasto "salto", grazie al Design dei Livelli (che è sempre stato il fiore all'occhiello di questa serie) che raramente ci farà rimpiangere la possibilità di spiccare un salto. Il numero dei livelli sembra essere di tutto rispetto (si parla di 16 livelli) e le innovazioni, rispetto agli episodi precedenti non mancano: è prevista la possibilità di essere "alleati di se stessi" grazie al meccanismo di controllo temporale, nonché la possibilità di utilizzare nuove armi e di guidare (novità per la serie) veicoli come carroarmati e autotrasporti vari (ognuno provvisto del suo bell'arsenale). Inoltre, nella versione XBOX, sarà disponibile la possibilità di giocare On-Line, con modalità che spaziano dal classico Deathmatch al Capture The Flag, fino ad arrivare ad altre originali modalità di gioco, alcune delle quali già presenti nei precedenti episodi. Insomma, se vi erano piaciuti gli episodi precedenti, adesso avete un buon motivo per attendere questo Time Splitters: Future Perfect; se non vi erano piaciuti, probabilmente le innovazioni (anche se marginali) che sono state apportate al Gameplay potrebbero contribuire a suscitare in voi interesse per questo titolo di prossima uscita. Rimaniamo con la speranza che anche quei pochi difetti riscontrati possano venire limati o, addirittura, eliminati. Staremo a vedere...
Anteprima Time Splitters: Future
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Time Splitters: Future - 511
Il Futuro è Perfetto (o
Il viaggio nel tempo èquasi...)
sicuramente un argomento che genera, solitamente, un qualche tipo di interesse:
sia nel cinema, che nei videogiochi (mondi che man mano si stanno sempre più
intersecando) è senza dubbio motivo di curiosità. Curiosità di poter esplorare,
attraverso il lavoro dell'autore, mondi e contesti a noi sconosciuti (o quasi),
perché ormai già remoti nel passato o magari troppo proiettati nel futuro. I
creatori della serie di Time Splitters (come può lasciare intendere il nome)
decisero, a suo tempo, di utilizzare come pretesto per il vagabondaggio del
vostro Alter Ego virtuale il viaggio nel tempo, finalizzato al salvataggio del
genere umano (sul quale incombono minacce di vario tipo). La serie, soprattutto
con il secondo episodio, riscosse un innegabile successo, grazie ad un Gameplay
semplice ed intuitivo, una grafica "da fumetto" molto gradevole, nonché una
certa varietà nel Level Design, caratteristica indubbiamente pregevole. Quanto
di tutto ciò è rimasto invariato nel terzo capitolo della serie Time Splitters
denominato Future Perfect? Partiamo con l'analisi della sezione grafica, quella
che salta per prima all'occhio: per quello che abbiamo avuto modo di vedere,
questa risulta particolarmente gradevole, di una pulizia sorprendente e di una
"solidità" pregevole. I modelli poligonali si muoveranno con naturalezza sullo
schermo, esibendosi in delle animazioni tutto sommato belle (anche se, proprio
per i modelli, si devono segnalare alcuni casi di compenetrazione tra i
poligoni. E' sperabile che in fase di "rifinitura" del codice tali problemi
spariscano). E' proprio degna di nota questa particolare "solidità" dei modelli
che Time Splitters sfoggia in ogni suo titolo: belli da vedere, molto
fumettistici, ma particolarmente puliti e credibili. Unico appunto alla grafica
piena di stile (come la serie ci ha abituato) riguarda le textures, in
definitiva niente di eccezionale (problema di tipo "genetico", probabilmente
dovuto alla natura multipiattaforma del titolo). Il sonoro è ben studiato ma,
tutto sommato, assume una scarsa rilevanza, in un titolo come Time Splitters,
tutto imperniato sullo stile grafico. Ma, giusto per non sminuire il lavoro dei
programmatori, è doveroso rammentare gli effetti sonori, che si distinguono per
pulizia (dovreste sentirli nel vostro impianto Dolby 5.1) e pertinenza: belli,
limpidi e corposi. Per quel che riguarda il fattore "atmosfera & ambientazione",
ci sembra che il canone tipico di Time Splitters, ben emerso nei precedenti
episodi, sia stato rispettato da questo lavoro dei Free Radical, anche se, tutto
sommato, ha assunto più un taglio alla "guerriglia". Controverso è invece lo
studio dell'Intelligenza Artificiale: si è raggiunto un livello ragguardevole
nel dar vita ai personaggi in fase di combattimento, ma dubbi permangono
riguardo all'opportunità di imprimere un comportamento tipo "kamikaze" ad
alcuni dei vostri compagni. Si può ritenere che l'IA possa, forse, ancora
affinarsi nelle ultime fasi di sviluppo, ma nel complesso, già ora, l'IA non fa
poi brutta figura, nel rapportarsi a ciò che troviamo sul mercato. Per chi si
chieda se, nel terzo capitolo, Cortez abbia imparato a saltare... beh... sembra
proprio di no. Tuttavia vorrei spezzare una lancia a favore delle scelte operate
dai designer, visto che, a ben guardare, non si avverte poi tutta questa
mancanza del tasto "salto", grazie al Design dei Livelli (che è sempre stato il
fiore all'occhiello di questa serie) che raramente ci farà rimpiangere la
possibilità di spiccare un salto. Il numero dei livelli sembra essere di tutto
rispetto (si parla di 16 livelli) e le innovazioni, rispetto agli episodi
precedenti non mancano: è prevista la possibilità di essere "alleati di se
stessi" grazie al meccanismo di controllo temporale, nonché la possibilità di
utilizzare nuove armi e di guidare (novità per la serie) veicoli come
carroarmati e autotrasporti vari (ognuno provvisto del suo bell'arsenale).
Inoltre, nella versione XBOX, sarà disponibile la possibilità di giocare
On-Line, con modalità che spaziano dal classico Deathmatch al Capture The Flag,
fino ad arrivare ad altre originali modalità di gioco, alcune delle quali già
presenti nei precedenti episodi. Insomma, se vi erano piaciuti gli episodi
precedenti, adesso avete un buon motivo per attendere questo Time Splitters:
Future Perfect; se non vi erano piaciuti, probabilmente le innovazioni (anche se
marginali) che sono state apportate al Gameplay potrebbero contribuire a
suscitare in voi interesse per questo titolo di prossima uscita. Rimaniamo con
la speranza che anche quei pochi difetti riscontrati possano venire limati o,
addirittura, eliminati. Staremo a
vedere...
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