Anteprima Tomb Raider: Angel of Darkness

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Anteprima Tomb Raider: Angel of Darkness
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  • Pc
  • Che sia la volta buona?

    Sembra proprio che l'attesa infinita del nuovo titolo del brand Tomb Raider sia destinata a finire il 20 giugno prossimo.
    Eidos ha ufficializzato tale data in seguito alla (ri)presentazione di Tomb Raider: Angel of Darkness in occasione dell'ultima edizione dell'E3, tenutasi dal 14 al 16 maggio scorso.
    Per dovere di cronaca è bene ricordare che la prima data di rilascio era stata stabilita per il 15 novembre 2002, ma lo stato ancora imperfetto del titolo aveva convinto il publisher a ritardarne l'uscita a metà febbraio 2003 e, in seguito, a fine primavera. Diversi rumor avevano ulteriormente infiammato i cuori dei fan della bella archeologa, a causa di un nuovo eventuale slittamento a novembre 2003.
    Tutti questi timori sembrano essersi dissipati in seguito all'annuncio ufficiale, anche se, visti i precedenti, la certezza l'avremo soltanto nel momento in cui il package con la nostra bella Lara Croft farà la sua comparsa sugli scaffali dei negozi.

    Tradizione o rinnovamento?

    E' questo il dubbio "amletico" che da sempre contraddistingue le diatribe riguardo la struttura di un nuovo titolo della serie Tomb Raider - ma il discorso tocca un po' tutti i brand più famosi - e, allo stato attuale, non è ancora molto chiaro quanto può essere alto il livello di innovazione che caratterizzarà TR: Angel of Darkness.
    Il primo Tomb Raider si era rivelato come un fenomeno mediatico di proporzioni colossali, uno dei pochi in grado di trascendere le origini stesse del fenomeno e permettere alla formosa Lara Croft di diventar oggetto di analisi mass-mediologica anche al di fuori del settore videoludico. Ed infatti l'enorme quantità di copertine deputate alla bella archeologa, la sua presenza "virtuale" in un tour degli U2 e l'inevitabile trasposizione cinematografica (l'uscita di Angel of Darkness coincide anche con il lancio nei cinema americani del sequel Tomb Raider: the crade of life) sono stati un chiaro attestato della portata del fenomeno.
    Alla Eidos, consci di possedere LA gallina dalle uova d'ora, poco si sono preoccupati di sfornare dei sequel all'altezza del personaggio, pubblicando 4 seguiti (senza contare le varie espansioni dei primi tre episodi) non proprio ai livelli del titolo d'esordio (fatta eccezione per Tomb Raider e il pugnale di Xian, il secondo), rendendo il brand un facile obbiettivo delle critiche di molti hardcore gamers, altamente insoddisfatti della scarsa innovazione apportata alla serie.
    Per TR: Angel of Darkness molta carne è stata messa al fuoco.
    Per la prima volta in un titolo della serie è stata contemplata la modalità stealth - anche se in TR Chronicles era già stata concepita superficialmente - ed è stato introdotto un nuovo personaggio, Kurtis Trent, utilizzabile dall'utente per alcune fasi di gioco in sezioni particolarmente votate all'azione.
    Lara dispone di quasi tutte le abilità acquisite nei precedenti episodi con l'aggiunta di alcune nuove quali la possibilità di avanzare ventre a terra (particolare molto utile per superare sezioni costellate di raggi laser in alcune stanze del Louvre), aderire alle pareti e sbirciare dagli angoli (MGS docet) e, appunto, usufruire della modalità stealth con la semplice pressione del tasto L2. In questo caso i movimenti di Lara si faranno più furtivi e silenzioni, il suo busto si fletterà leggermente al fine di cogliere di sorpresa i nemici, in particolar modo nelle situazioni di gioco che non prevedono l'uso di armi da fuoco o altro. All'inizio dell'avventura, infatti, Lara è sprovvista di qualsiasi mezzo di difesa tranne la furtività, appunto, e le mani nude, occasione propizia per prodursi anche in scontri corpo a corpo, come si evince da alcuni filmati resi disponibili da Eidos.
    Il motore grafico alla base del progetto - uno degli aspetti più criticati in passato a causa di un precoce invecchiamento dello stesso, alieno a modifiche rilevanti in grado di renderlo competitivo nei confronti della concorrenza nell'arco dei suoi 4 anni di vita - è stato oggetto di un completo rinnovamento a detta dei ragazzi di Core Design, grazie ad un lavoro di riscrittura del codice dello stesso in modo da supportare le feature di una console come la PS2 e dei pc attuali.
    Sempre a detta degli sviluppatori, sembra esser stata messa definitivamente da parte la struttura a griglia degli ambienti (nei precedenti TR il suolo era suddiviso in tante "piastrelle" ciascuna delle quali rappresentava l'unità atomica in base alla quale calcolare le distanze per i salti di Lara: un balzo da fermi corrispondeva ad una piastrella, uno in corsa a due) con un conseguente incremento del senso di libertà durante l'esperienza di gioco.
    L'azione non verrà più ripresa posizionando la telecamera dietro la nostra bella eroina, ma la regia sarà molto più simile a quella di un Silent Hill o un Devil May Cry, donando così un gusto più cinematografico al titolo. Attualmente sembra che la gestione delle telecamere sia a livelli non particolarmente eccelsi, ragion per cui si spera che venga fatto in proposito un lavoro di ottimizzazione prima del rilascio del titolo (occorre precisare che il problema della funzionalità della regia virtuale è comune alla maggior parte dei titoli in terza persona).
    A livello grafico le impressioni sono altalenanti, a causa di alcuni modelli e ambientazioni non particolarmente ispirati. E un discorso più approfondito meritano proprio i modelli dei vari personaggi, Lara Croft in primis. Il modello della prosperosa archeologa ha subito un incremento nel numero di poligoni che sono passati dai 500 nel primo episodio a 5000 in questa sua ultima incarnazione. Il risultato finale vede una Lara ovviamente maggiormente definita, ma non certo in grado di competere con altre eccellenti rivali, quale ad esempio la bella Jen, protagonista del titolo Scee Primal. Il motivo è dovuto all'intenzione dei ragazzi di Core Design di non snaturare l'immagine della protagonista, conferendole ancora una volta un'aspetto più vicino al mondo cartoonesco che a quello reale, scelta stilistica pienamente confermata dai lineamenti piuttosto squadrati e stilizzati che caratterizzano il personaggio di Kurtis Trent.
    Per quanto concerne le ambientazioni è bene notare un particolare magari non sconvolgente, ma quantomai piacevole e implementato sinora in pochi titoli, nella fattispecie l'utilizzo di superfici curve ravvisabili, ad esempio, nella creazione delle arcate dei corridoi del Louvre.
    Una nota dolente riguarda la presenza di scalette, piuttosto abbondanti e che sembrano accomunare Angel of Darkness alla prima generazione di giochi per PS2 dal punto di vista della pulizia visiva. Si spera vivamente che i ragazzi di Core Design corrano ai ripari in tempo utile per sfornare un prodotto in grado di rivaleggiare da questo punto di vista con un Primal o un Silent Hill 3.

    Una storia più cupa

    Per quanto riguarda il plot narrativo, Tomb Raider: Angel of Darkness vede la nostra Lara alle prese con l'omicidio del proprio mentore, Verner Von Croy, orribilmente assassinato nella sua dimora a Parigi e del cui delitto è presto incolpata.
    Il Von Croy, entrato in contatto con un sinistro individuo, un certo Eckeradt, aveva ricevuto in commissione da quest'ultimo la ricerca di uno dei cinque dipinti facenti parte degli "Obscura Paintings". Lo stesso Von Croy aveva manifestato molte perplessità riguardo il compito assegnatogli, timori suscitati in particolar modo dall'identità non particolarmente cristallina dello stesso Eckeradt e dei quali aveva messo prontamente a conoscenza la stessa Lara durante una conversazione telefonica. Durante l'avventura, che si dipanerà in varie locazioni tra Parigi e Praga, Lara farà ben presto conoscenza del suo "alter-ego" maschile, Kurtis Trent, anche lui alla ricerca dei misteriosi dipinti.
    Secondo quanto riportato dal Producer Mike Schmitt, in Tomb Raider: Angel of Darkness non verrà trattato il periodo di tempo intercorso tra The Last Revelation (ricordiamo l'incidente occorso a Lara nella Grande Piramide nel finale del quarto titolo della serie) e quest'ultimo episodio.
    Probabilmente l'occasione per narrare gli accadimenti alla base del mutamento del carattere di Lara, molto più cupa rispetto al passato, sarà sfruttata in uno dei prossimi, già pianificati sequel di questa nuova serie.

    Ancora un po' di pazienza...

    Come già detto nel discorso introduttivo, ancora pochi giorni ci separano dalla release ufficiale di Tomb Raider: Angel of Darkness, salvo imprevisti dell'ultima ora (e qui incrociate tutto l'incrociabile). Questa volta la missione di Lara è ancor più "pericolosa" delle precedenti: ammaliare ancora una volta i suoi fan più sfegatati, offrendo una struttura di gioco al contempo tradizionale e foriera di novità, e "catturare" l'attenzione dei suoi detrattori e di chi, il gioco, non se lo è mai filato.
    Le aspettative sono altissime, un flop in questo caso potrebbe arrecare un brutto colpo ad un brand che, a prescindere dai gusti di ciascuno, ha segnato la storia del videogioco in questi ultimi anni.

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