Total War Saga Troy: la storia rinasce nella serie Creative Assembly

SEGA e Creative Assembly presentano A Total War Saga Troy per PC, lo abbiamo visto in anteprima, ve lo raccontiamo!

Total War Saga Troy: la storia rinasce nella serie Creative Assembly
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  • Si chiama Troy il nuovo capitolo della serie Total War, e come suggerisce il nome si concentrerà su un periodo storico molto intrigante e perfettamente adatto ad ospitare un episodio della saga di Creative Assembly: la guerra di Troia. Da quel che è emerso durante la breve anteprima a cui abbiamo assistito in occasione della Gamescom, ci è sembrato che Total War: Troy continui a seguire il solco tracciato dal recente Three Kingdoms, un gioco che quindi mescolerà la classica verosimiglianza storica con contenuti dal sapore più romanzato, mitologico. D'altronde quando lo studio ha cominciato ad interessarsi alla guerra dei Tre Regni cinese ha scoperto che di fonti attendibili ce n'erano davvero poche, e ha preferito reinterpretare i fantasiosi racconti di Luo Guanzhong per dare un tocco diverso a quello che, fino ad ora, è praticamente un unicum nella serie Total War.

    Con la guerra di Troia il discorso è quantomai simile, solamente che in questo caso le vicende avvengono in tempi ben più remoti (ci troviamo più di mille anni prima della nascita di Cristo, mentre la guerra dei Tre Regni inizia nel terzo secolo d.C.) e le uniche fonti a noi pervenute si ritrovano quasi esclusivamente nei due poemi epici alla base della cultura occidentale: l'Iliade e l'Odissea. Troy avrà dunque un'ambientazione estremamente remota nel tempo, la più antica mai apparsa in un gioco di Total War. Da quanto ci è stato mostrato, per di più, si tratterà probabilmente anche del capitolo che andrà più vicino a fondere le fantasie del mito con il realismo della storia.

    Il pomo della discordia

    A differenza di Three Kingdoms, col quale la saga Total War ha ottenuto novità degne di nota soprattutto nell'aspetto diplomatico, Troy sembra puntare molto più sull'ambientazione e sulla particolare fusione tra interpretazione storica e mitologia.

    D'altronde la presentazione avvenuta nel corso della Koelnmesse non ha fatto menzione di particolari meccaniche rivoluzionarie o scelte di gameplay in controtendenza: ciò non significa che il nuovo capitolo non avrà novità ludiche anche interessanti (ci arriveremo poi), ma che le nostre impressioni ci hanno spinto a classificare Troy come un episodio intenzionato a seguire la scia delle novità apportate dal suo predecessore, senza deviare troppo dal suo percorso.

    Nonostante questa percezione abbia in parte arginato il nostro interesse, c'è da dire che alcune novità tematiche ed un'epoca - l'età del bronzo - mai apparsa prima in alcun Total War sono un motivo più che sufficiente per drizzare le antenne.

    In particolare è la peculiare mescolanza tra elementi fantastici e altri più realistici ad averci colpito di più. Troy, infatti, si baserà molto sugli scritti di Omero. Reinterpreterà, ad esempio, il casus belli all'origine dell'assedio di Ilio (e cioè il rapimento di Elena), includerà i personaggi più celebri del mito (Achille, Odisseo, Ettore) e darà un ruolo piuttosto rilevante anche alle divinità. Queste ultime saranno in totale sette, ognuna di esse concederà dei favori ai guerrieri più devoti: da Zeus ad Atena, passando per il sanguinario Ares, gli sviluppatori hanno promesso un ampio spettro di possibilità. Se tuttavia questi aspetti più mitologici e "sovrannaturali" avranno una componente essenziale in Troy, Creative Assembly ha precisato che non verrà messa da parte l'anima più storica della serie, grazie a soluzioni intelligenti e molto interessanti. Dal punto di vista estetico, per fare un esempio, la fog of war apparirà come un'antica mappa illustrata con figure mitologiche e rappresentazioni piuttosto fantasiose delle varie regioni.

    Quando i nostri comandanti metteranno piede in quelle terre in prima persona, tuttavia, la precedente versione stilizzata della mappa verrà incenerita, lasciando il posto alla classica world map dei vari Total War. Quella che sembrerà una piccolezza è invece un'ottima rappresentazione dell'intento di "bruciare il mito" (burn away the myth, con le parole dello sviluppatore), cioè la volontà di riportare alla realtà, in maniera originale, alcune rappresentazioni magiche ed incredibili.

    Ci è quindi stato presentato il "Minotauro", ma si trattava solamente di un energumeno travestito da toro per spaventare i suoi nemici. Oppure i "centauri", che non erano nient'altro che unità di cavalleria, tra l'altro le uniche presenti in tutto Troy, visto che all'epoca gli equini venivano raramente impiegati in battaglia. Il nuovo episodio di Total War sarà ricco di chicche del genere, e siamo molto curiosi di scoprire come il team ha scelto di reinterpretare alcuni eventi iconici, come quello del celebre cavallo, il tallone d'Achille, Laocoonte ed i serpenti marini inviati da Atena.

    Nel delineare le personalità degli eroi cantati da Omero (che sarà presente sotto forma di narratore), gli sviluppatori si sono attenuti abbastanza fedelmente al materiale originale. Achille, re dei Mirmidoni, è un guerriero impareggiabile dal carattere fumantino.

    Non ha rivali nella mischia, ma basta poco perché la sua rabbia possa compromettere i rapporti con le altre fazioni: il suo è uno stile di gioco aggressivo che viene supportato dai mirmidoni, a detta del team le migliori unità per fiancheggiare e circondare gli avversari. Ettore, d'altro canto, è molto devoto a suo padre Priamo, re di Troia, ed ha votato la sua vita alla difesa della città. Anch'egli è un guerriero formidabile, predilige però le tattiche difensive e rifiuta azioni impulsive e poco ponderate: così come il suo leader, l'intera fazione dei troiani eccelle nella difesa e si specializza in guerrieri con scudo e arcieri. Questi due eroi andranno a comporre un tessuto di personaggi molto più vasto, in cui i rapporti saranno importanti. La presentazione non ha indugiato molto su questi dettagli, dunque non sappiamo come funzionerà il sistema di relazioni, ma ci è stato detto che tornerà una feature simile a quella dei duelli di Three Kingdoms.

    Delle novità strutturali non si è parlato poi molto, e questo ci fa sospettare che Troy implementerà alcune idee - sia quelle migliori che quelle da rivedere - ereditate da Three Kingdoms e Thrones of Britannia. Non sappiamo come funzionerà il reclutamento né se l'esercito sarà composto da più comandanti con rispettiva scorta (anche se dai video mostrati ci è sembrato che il sistema sarà simile a quello di Three Kingdoms), ma ci è stata confermata l'assenza delle battaglie navali, che saranno sostituite, come in Warhammer II, da scontri su piccole isole.

    Forse la più grossa novità riguarda la revisione del sistema economico, che per via dell'epoca storica non sarà più basato sullo scambio di denaro, ma su quello di risorse: sulla carta l'idea è molto interessante, poiché potrebbe aggiungere un ulteriore substrato strategico alla conquista dei territori, ma andrà sicuramente visto in azione.

    C'è qualche novità anche per quanto riguarda le battaglie in tempo reale. L'assenza, o quasi, di unità di cavalleria ha portato Creative Assembly a rivedere l'oramai classico sistema carta, forbice, sasso: per sopperire alla mancanza di unità leggere e veloci è stata aggiunta una nuova classe di schermagliatori capace di correre più velocemente ed eventualmente fiancheggiare le truppe avversarie, con effetti simili a quelli dei soldati montati.

    Inoltre alcune unità saranno in grado di cambiare arma a disposizione per fronteggiare minacce di diversa entità (ad esempio passando da una lancia ad una spada): sebbene questa non sia un'assoluta novità nei Total War, pare che in Troy questa funzionalità sarà sfruttata di più rispetto al passato. Infine, sono stati introdotti due nuovi tipi di terreno, quello fangoso, in cui le unità sono più lente e dunque più deboli al tiro dalla distanza o alle imboscate, e l'erba alta, che permette di celare i combattenti, proprio come avviene per i boschi.

    A Total War Saga Troy Il piccolo assaggio di Total War: Troy non è bastato per far svanire tutti i dubbi che aleggiano attorno al nuovo gioco di Creative Assembly. Dalle impressioni preliminari, tuttavia, ci sembra abbastanza chiaro che si tratterà di un capitolo poco rivoluzionario, che non devierà di molto dalla scia tracciata da Three Kingdoms, nel bene e nel male. L’ambientazione e più in particolare la curiosa reinterpretazione del mito della guerra di Troia sono molto interessanti, e rappresentano da soli un valido motivo per guardare con curiosità al prossimo capitolo della serie. Per una vera e propria rivoluzione concettuale e tecnica - quella che speravamo di vedere con l’episodio ambientato nel periodo dei Tre Regni -, invece, si dovrà aspettare ancora un altro po’.

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