Anteprima Tron: Evolution

Tron tornerà presto nei cinema e sulle vostre console. Presentato all'E3 2010

Anteprima Tron: Evolution
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Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • Pc
  • Psp
  • Dopo quasi trent’anni, il ritorno di Tron

    Per i tanti appassionati di fantascienza Tron rappresenta sicuramente un momento molto particolare nella storia del cinema. Ricordato come il primo film della Disney a fare uso della computer-grafica, il suo esiguo successo di pubblico non gli impedì di crearsi comunque una schiera di fan pronto a ricordarlo come un film con grandi potenziali e dall’ambientazione indubbiamente fascinosa. A quasi trent’anni dalla sua uscita nelle sale, la casa di Topolino ha deciso che era giunto il tempo per un sequel, magari ovviando agli evidenti limiti tecnologici del tempo, che non riuscirono a rendere giustizia alle visioni di Steven Lisberger, regista del film.
    Tron Legacy è un film molto atteso da tutti gli amanti della fantascienza e Disney è ben conscia dell’hype che si sta creando intorno al brand. Come ormai ci insegna il business model contemporaneo, è naturale vedere un marchio sfruttato in diversi settori dell’entertainment. Alla pellicola dunque, ecco seguire a ruota il videogioco. All’E3 abbiamo assistito a una presentazione privata del prossimo Tron Evolution ambizioso progetto che non intende tanto seguire ciecamente il parente Legacy, quanto offrire qualcosa di diverso pur condividendone il setting.

    Un cyberspazio violento tutto da esplorare

    Una cosa ci ha subito colpiti entrati nella saletta privata allestita all’interno dello stand Disney: gli occhialini per il 3D sparsi sul tavolino. Mentre un tecnico finiva di collegare la PS3 a un meraviglioso e gigantesco schermo HD, ne abbiamo approfittato per incalzare Darren Hedges, game director di Evolution, con le prime domande. Abbiamo così scoperto che il titolo, innanzi tutto, non intende affatto ripercorrere i fatti che verranno narrati nel film. Tutt’altro: seguendo un trend sempre più affermato negli ultimi anni Evolution si porrà come una sorta di ponte tra il capitolo originale e Legacy, facendo luce su qualche fatto meno noto e spiegando alcune cose che per ovvi limiti tecnici non troveranno tempo nella pellicola. L’inizio insomma non poteva essere più confortante con Darren visibilmente sollevato dai nostri sguardi compiaciuti.
    Ora però toccava a noi rispondere alla richiesta dello sviluppatore: indossare gli occhiali e metterci comodi sul divano.
    Va subito fatta una premessa riguardo alla resa del 3D di Tron Evolution. Lo stesso Darren ci avverte che è tutt’ora in fase di miglioramento e sa bene che necessita ancora di qualche aggiustamento. Concordiamo con lui, nonostante i risultati non fossero così malvagi. Se sui bordi dello schermo l’effetto era valido, giusto nei pressi del centro l’immaginetraballava un po’, dando qualche fastidio al pubblico. Tuttavia siamo sicuri che ogni problema verrà risolto entro la release, prevista per questo autunno, quasi in contemporanea con uscita con il film.
    Fatte queste premesse tecniche abbiamo potuto saggiare il gameplay del gioco che può essere diviso in tre distinte sezioni. Innanzi tutto è importante conoscere almeno a grandi linee lo scenario in cui il protagonista di Tron Evolution andrà a muoversi. Si parla del mondo cibernetico, un mondo dominato dal blu elettrico e dalla linea retta. Proprio in questi ambienti, tanto artificiali quanto affascinanti, l’avatar dovrà muoversi ed esibirsi in spettacolari evoluzioni nella prima sezione del gameplay: quella più action ed esplorativa. Sembra quasi di trovarsi di fronte a un Prince Of Persia tutto bit e cyberspazio. Il personaggio si muove con indubbia grazia mentre scavalca muretti, supera baratri con precisi salti e si arrampica su colonne e pareti. Questa parte del gioco scorre indubbiamente fluida ed è capace di regalare persino qualche emozione mentre si raggiungono parti dello scenario prima ritenute inaccessibili.
    Dopo diversi salti ed acrobazie tuttavia, si fanno sotto alcuni ceffi colorati di giallo. Capiamo subito che è giunta l’ora di smettere di fare gli esploratori per dedicarsi a un’altra sezione del gameplay: quella relativa ai combattimenti. Il combat system, come Darren ci conferma attraverso le sue parole, non è particolarmente profondo, né offre eccessivi spunti strategici. Ci sono due pulsanti per gli attacchi, uno veloce ma debole e l’altro più lento e potente, con cui sfoderare qualche combo e c’è ovviamente un comando adibito alla difesa. Per gli attacchi a distanza poi possiamo contare sul così detto Tron Disc. Questo strumento d’offesa altro non è che il famoso frisbee visto in azione nel film originale, che qui ovviamente tornerà utile per gli attacchi a distanza con cui colpire anche più di un nemico per volta. Nella demo mostrataci non erano previsti, ma Darren ci assicura la presenza di potenziamenti applicabili all’arma. Si tratterà per lo più di power-up che doneranno al disco poteri esplosivi, capaci di renderlo ancor più letale e così via.
    Lo scontro, che coinvolgeva un nutrito numero di nemici, si è svolto con grande velocità e non ha impensierito più di tanto il protagonista. Questo difatti, era capace di mettere al tappeto ciascun oppositore con poche mosse, la maggior parte delle quali era più il frutto di una convulsa pressione dei tasti d’attacco, che di un’attenta strategia. Darren tuttavia non perde occasione per tranquillizzarci: la cosa non è assolutamente frutto di un pessimo e svogliato design. L’intento è infatti quello di avvicinare un pubblico esperto con il fascino del brand e della trama e di avvicinarsi al contempo ai casual gamers proponendo un sistema di controllo intuitivo e capace di premiare l’utente anche senza un lungo apprendistato preliminare. L’idea è sicuramente condivisibile e intelligente, ma resta da vedere se possa portare i frutti sperati sul lungo periodo.

    In sella alle Light Cycle!

    Sconfitti tutti i nemici, Darren ha interrotto la partita, selezionando un altro livello, utile ad introdurci alla terza fase in cui il videogioco si divide: le corse a bordo delle famose Light Cycle. Chi ha visto il film conosce benissimo la particolarità di queste futuristiche motociclette. Non solo sono capaci di raggiungere ragguardevoli velocità, ma dietro di loro lasciano una scia che crea un muro contro il quale tutti gli altri veicoli possono mortalmente impattare. Rispetto al 1982 però le cose si sono fatte un pelo più moderne: se una volta queste potevano spostarsi unicamente ad angolo retto, ora hanno un controllo simile alle normali motociclette.
    Il livello di prova vedeva l’avatar alla guida di una Light Cycle che correva su una strada virtuale a tutto gas con l’obbiettivo di raggiungere il traguardo entro il tempo limite. Lungo il percorso non mancavano ostacoli, rampe che ci hanno spediti nella cyber-stratosfera e qualche nemico che ha provato a farci fuori creando un muro di fronte a noi. In questo caso non solo ci siamo potuti sbarazzare di loro utilizzando la loro stessa tecnica, ma, un po’ alla Road Rush, anche spingendoli contro qualche elemento dello scenario. Buona parte della fortuna del gioco dipenderà da queste sezioni a bordo delle Light Cycle e al momento sembrano riuscite, ma con qualche riserbo. Su tutto infatti, necessiterebbero di un maggior senso di velocità, visto che le motociclette sembravano andare piuttosto lente, rendendo il riuscito level design meno intrigante di quanto non lo fosse in realtà.
    Spenta la PS3 e tolti gli occhiali per il 3D, Darren, prima di congedarci, si è soffermato brevemente sulla modalità multiplayer prevista ma non presentata. Il protagonista del gioco, che nel corso dell’avventura potrà accumulare esperienza e potenziarsi, potrà salire fino a livello 20 nella campagna in singolo, mentre raggiungerà addirittura il 50esimo livello una volta online. Non solo, ma sarà data grande importanza ai death match a bordo delle Light Cycle. All’interno di arene più o meno articolate, i videogiocatori divisi in squadra o in singolo, avranno il compito di distruggere gli oppositori costringendoli ad impattare contro un muro creato dalle motociclette. Chi ha visto il film originale, sa quanto la cosa possa essere eccitante.

    Tron: Evolution Tron Evolution potrebbe rivelarsi più che il solito tie-in sviluppato senza un briciolo di ispirazione. L’intenzione di puntare su una trama originale, su un sistema di controllo permissivo al punto giusto, capace di invogliare anche i giocatori più casuali, e sull’implementazione del 3D potrebbe dare vita ai risultati sperati. Di sicuro non ci troviamo di fronte a un capolavoro senza tempo, ma i fan di Tron e tutti coloro a caccia di un’avventura leggera, ma appassionante in termini narrativi, dovrebbero tenere d’occhio la produzione Disney. Con le accortezze del caso quest’autunno potremmo passarlo all’insegna di Tron tanto al cinema, che nei nostri salotti con le nostre adorate console.

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