Turok Evolution: nuovamente a caccia di dinosauri su GameCube

Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Turok Evolution: nuovamente a caccia di dinosauri su GameCube - 2003

Turok Evolution: nuovamente a caccia di dinosauri su GameCube
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Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • THE STORY SO FAR...

    La nascita di Turok risale al lontanto (in termini informatici, ovviamente) 1997 come esclusiva dell'allora giovane N64. Da molti, e a ragione, venne considerato il primo vero importante titolo per questa piattaforma sviluppato da una third part. Ebbe il successo che giustamente meritava, grazie anche a una realizzazione tecnica eccellente per l'epoca, e per l'ottima godibilità generale del titolo. Ovviamente il seguito non si fece attendere e Turok 2: Seeds of Evil, un anno dopo, divenne anche esso un titolo cult tra i nintendari che amavano questo genere di giochi forse un po' trascurato sulla penultima piattaforma ammiraglia della grande N. Seguirono altri due episodi: Turok Rage Wars, improntato sul multiplayer, e Turok: Shadow Of Oblivon, titoli di non eccessivo richiamo ma che cmq fecero la loro buona figura. Ma ora, a distanza di cinque anni dalla comparsa del capostipite, Acclaim ha finalmnente deciso di deliziarci con un nuovo episodio dedicato a tutte le piattaforme da gioco di nuova generazione (PS2, GC, X-Box).
    Previsto entro la fine dell'estate, Turok Evolution promette di realizzare molte delle ambizioni che dovettero cedere il passo ai limiti tecnici della console a 64-bit.
    Seguendo una tendenza che ultimamente va molto di moda (tanto nei videogiochi quanto nei film), ci troveremo di fronte a un prequel che ci permetterà di scoprire le origini delle vicende delle Lost Lands, luogo di ambientazione dei precedenti episodi, svelandoci alcuni retroscena che non mancheranno di soddisfare la curiosità (?) di quanti hanno seguito con vivo interesse l'evolversi della saga, dal fumetto alla sua futura e quanto mai promettente nuova incarnazione ludica.

    Lost in Lost Lands

    Le vicende che daranno origine a questo titolo cominciano in Texas, esattamente il 10 Novembre 1886. Quel giorno Tal'Set, protagonista del gioco e uno degli ultimi discendenti della tribù indiana dei Saquin Nation, dopo aver visto pressochè sterminata la sua gente, si ritroverà ad affrontare in un duello all'ultimo sangue il suo più grande nemico: Capitan Bruckner. Durante il combattimento uno squarcio spazio temporale li trasporterà entrambi in un mondo nuovo, pericoloso e sconosciuto: le Lost Lands. Tal'Set, ferito a morte, verrà soccorso dai nativi di questo misterioso luogo: i River People. Grazie alle loro cure il protagonista riuscirà a sopravvivere e si ritroverà ben presto a lottare, guarda caso, contro Capitan Bruckner che nel frattempo (altra "inaspettata" coincidenza) si è unito ai nemici dei River People giurando di distruggere loro e il povero Tal'Set.
    Fortunatamente sembra che ad una trama non proprio brillantissima (ma credo si sia visto di peggio), troveremo diverse novità, oltre che ovviamente dal punto di vista tecnico, anche nel gameplay. L'engine grafico è stato creato da zero così da poter sfruttare appieno le potenzialità delle console di nuova generazione. Per quello che riguarda le caratteristiche strettamente tecniche, la versione GC godrà di un aggiornamento dei quadri al sessantesimo di secondo senza particolari problemi. Le texture e il numero di poligoni sembrano non avere niente da invidiare alla versione Xbox.
    Ma veniamo al punto più interessante e promettente dell'intero gioco: l'IA. Acclaim promette un intelligenza artificiale capace di stupire grazie al nuovo sistema da loro sviluppato denominato S.D.S (Squad Dynamics System). Nemici che organizzano imboscate sfruttando le caratteristiche e i rifugi messi a disposizione dell'ambientazione circostante, movimenti ed azioni coerenti e organizzate portate a segno con il preciso intento di garantire un livello di sfida sempre appassionante.
    Stando alle affermazioni di Acclaim (oltre a quanto da noi constatato provando una beta del gioco) la strutturazione degli scenari giocherà un ruolo fondamentale in tutta l'avventura. L'ambiente in cui Tal'Set è chiamato a muoversi promette di raggiungere un grado di interattività come raramente si è visto in altri titoli. Dipendentemente dalla conformazione ambientale potremo avere differenti approcci al gioco, riservandoci il diritto di optare per un atteggiamento tattico oppure in pieno stile Rambo, cioè guardando i nemici negli occhi e buttando loro addosso a tutto ciò che il nostro arsenale ci permette. Nello specifico sarà possibile abbattere alberi che cadranno addosso ai dinosauri e creature varie ferendole ed eliminandole. Oppure potremo colpire massi e provocare frane per ottenere lo stesso risultato. E ancora, potremo tendere delle vere e proprie imboscate ai nemici scivolando di soppiatto tra i cespugli e stando attenti a non compiere movimenti troppo repentini affinché l'anomalo movimento della vegetazione non insospettisca il nostro bersaglio. Il tutto con una fisica ambientale estremamente realistica. Pensate a quanto potrebbe essere bello accorgerci di un gruppo di nemici troppo potente per le nostre attuali risorse di energia, avvicinarsi di nascosto, provocare una frana e sopraffarli senza neanche doversi sporcare le mani! Tuttavia non saremo gli unici ad essere dotati delle sufficienti capacità intellettive per portare a segno azioni di questo genere: a quanto pare anche i nostri avversari saranno in grado manovrare azioni egualmente efficaci costringendoci ad un'attenzione serrata e costante. Questo, ed altre chicche che approfondiremo in sede opportuna, hanno inevitabilmente coinvolto anche il comparto tecnico/estetico del titolo deliziandoci con effetti grafici notevoli a seguito di una particolare manovra (continuo a ricordare la possibilità di scatenare frane sui nemici). Inoltre gli sviluppatori hanno deciso di appagare anche il più profondo ed effimero senso estetico dei videogiocatori e pertanto non sarà raro osservare dei dinosauri che passando tra tra cespugli, agiranno con la loro massa sull'aspetto paesaggistico, tranciando rami e vegetazione.
    Altra novità tutto rilievo riguara la possibilità di affrontare intere sezioni di gioco in terza persona a cavallo di uno pterodattilo (Panzer Dragon anyone?) armato di tutto punto con il quale dovremo affrontare delle missioni aeree ed abbattere tutti i nemici che ci sbarreranno la strada. La nostra cavalcatura dovrebbe anch'essa avere una fisica molto realistica con i movimenti delle ali che promettono di lasciare a bocca aperta anche gli ornitologi più sfegatati.
    Ulteriore aspetto decisamente promettente è l'arsenale che avremo a disposizione. Le armi promettono di essere più devastanti che mai. Ripreso direttamente dai precedenti, tutto l'armamentario è stato oggetto di tutta una serie di modifiche tanto nel re-style quanto nell'efficacia e nella potenza di fuoco, il tutto implementato dalla ben'accetta possibilità di attivare modalità di fuoco particolarmente devastanti attivabili attraverso specifici power-up. Inoltre, al di la di armi da tiro ipertecnologiche, potremo far affidamento su faretre piene di frecce dalla punta avvelenata, oggetti forse primitivi (caratteristici della saga) ma che ridurranno il nemico in agonia, indebolendolo e causandone una degna morte per avvelenamento. Restando ancora in pieno tema di strumentazione bellica, tra il nostro armamentario potremo far affidamento anche su un nuovo strumento di morte, il Remote Spider of Death, un congegno simile a una mina che in realtà si rivelerà ben presto un mezzo utilissimo per l'avan scoperta. Una volta deposto a terra infatti avremo la possibilità di comandarlo e osservare l'azione dal suo punto di vista per svolgere delle azioni di stealth ed individuare i nemici. Ma non è ancora finita perché potremo anche fargli rilasciare una nuvola di gas venefico che andrà a danneggiare quanti sono intenzionati a frapporsi tra noi ed il nostro obiettivo finale e addirittura si potrà farlo deflagrare per fare piazza pulita. Non male davvero.
    Naturalmente sarà disponibile la modalità multiplayer per giocare insieme a quattro amici e farsi del male divertendosi (questo è masochismo) mediante split screen. Anche il multyplaying game potrà contare sui suoi punti di forza, caratterizzato da scenari appositamente realizzati.

    Tiriamo le somme

    Gli sparatutto in prima persona sono un genere che da diversi anni ha molto successo e Turok su Nintendo è forse lo shot'em up in soggettiva per antonomasia. Da una prima analisi del prodotto l'ambientazione si è rivelata decisamente valida e le novità in fatto di interattività con l'ambiente dimostrano un certo sforzo da parte degli sviluppatori nella direzione dell'innovazione. Nel nostro test preliminare abbiamo rilevato tutta una serie di fattori positivi di per se sufficienti a scatenare toni ragionevolmente entusiastici. Resta da vedere se gli sviluppatori sapranno tener fede a tutte le loro promesse. Sperando di vedere confermate le nostre impressioni positive vi rimandiamo ad una valutazione più approfondita del gioco non appena ci appropinqueremo di una versione definitiva.

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