Two Worlds II Anteprima: nuove informazioni sulla creazione degli oggetti e sull'engine

Tutte le informazioni sui nuovi sistemi per la creazione di oggetti, e l'analisi dell'engine

Two Worlds II Anteprima: nuove informazioni sulla creazione degli oggetti e sull'engine
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Quando, nel lontano 2007, Two Worlds fece la sua comparsa sul mercato videoludico, nessuno poteva immaginare con quanta pazienza e meticolosità critica e videogiocatori avrebbero contribuito a demolire letteralmente il gdr targato Reality Pump. Quello che è certo è che molte di quelle critiche, che allora sembravano eccessive, erano giustificate; il titolo era afflitto da problemi tecnici di non poca importanza come la mancanza della profondità di campo, il continuo pop-up degli elementi ambientali, una grafica old-gen ed un frame rate che, per non abbandonare la nostra proverbiale eleganza, definiremo instabile. Sotto questa coltre di imperfezioni si celava però un gioco di sicuro valore, caratterizzato da una trama godibile, da una mappa globale sconfinata e da un menù splendidamente realizzato che trovava nell'inventario, e nella sua gestione, la sua punta di diamante. Ed è proprio da questi elementi positivi che gli sviluppatori di Reality Pump, coadiuvati dal team americano TopWare, sono partiti per la creazione di Two Worlds II, un sequel che si pone come duplice obiettivo quello di correggere gli errori del suo predecessore e, parole di Reality Pump, di offrire a noi videogiocatori un'esperienza di gioco epica.

    Trama

    Sono trascorsi cinque anni dai drammatici eventi che hanno condotto il mondo sull'orlo dell'abisso e l'eroe è ormai allo stremo delle forze. Prigioniero nelle oscure e sudicie segrete del castello di Gandohar, egli sembra aver perso ogni speranza di salvare sua sorella Kyra (che si trova sotto l'influsso di un potentissimo incantesimo) e tutta Antaloor quando, all'improvviso, gli odiati Orchi lo traggono in salvo facendolo scappare dalla sua cella. Il protagonista dovrà quindi capire perchè i suoi più acerrimi nemici lo hanno liberato e scoprire tutto il possibile sulla loro bellissima e misteriosa leader, la Regina Drago, nella quale dovrà riporre ogni speranza per poter salvare la sua amata sorella e la sua terra sconquassata dal male e dalle fiamme. Gli sviluppatori hanno assicurato che il susseguirsi degli eventi, grazie a colpi di scena continui ed inaspettati e a situazioni epiche ed emozionanti, saranno in grado di catturare il giocatore suscitando in lui una forte curiosità, tale da tenerlo letteralmente attaccato al televisore per tutte le 35/40 ore necessarie per portare a termine sia la trama principale sia le missioni secondarie (presenti in gran quantità). La speranza è che il team tenga fede a queste dichiarazioni, perchè se è vero che la trama di Two Worlds risultava discretamente interessante nelle premesse, è altrettanto vero che le emozioni da essa suscitata erano davvero poche.

    Crafting

    Numerose saranno le innovazioni di questo sequel. Come prima cosa, potremo decidere la classe del nostro eroe scegliendo tra tre diverse possibilità: mago, arciere o guerriero; purtroppo non sono state fino ad oggi rivelate né le abilità specifiche di ciascuna classe né le modalità di acquisizione ed utilizzo dei punti esperienza guadagnati, ed è quindi impossibile dare per ora qualche giudizio. Il numero di magie disponibile sarà pressochè illimitato grazie all'introduzione del sistema Demons, che permetterà al giocatore di creare incantesimi attraverso l'utilizzo di carte che potranno essere combinate tra loro per realizzare incantesimi sempre più potenti. E’ stato inoltre riscritto da zero il sistema di forgiatura di armi ed armature che ora, grazie al modulo Craft, ci darà la possibilità di creare oggetti sempre diversi in base al materiale utilizzato (per esempio legno o metalli vari) e alle diverse tinture. Ogni arma forgiata potrà essere scissa nelle sue singole parti che la compongono, le quali potranno poi essere riutilizzate. Completamente nuovo è anche il sistema alchemico Papak, che consente al giocatore di creare pozioni speciali che rafforzano una o più abilità dell'eroe; gli ingredienti di tali bevande possono essere piante, minerali o di origine animale, e sarà possibile sottrarli ai cadaveri degli avversari sconfitti, raccoglierli o acquistarli nei negozi dei mercanti, sempre che l'ecosistema circostante permetta ai vendor di accumularli nelle loro scorte. Il tipo di negozio e la quantità di merce disponibile saranno infatti legati all’ubicazione geografica, con il risultato che una bottega sperduta nel deserto potrà offrire un numero inferiore di oggetti rispetto ad un'attività adiacente ad una grande città, costringendoci perciò a rifornirci dove la merce è maggiormente disponibile, e stando sempre attenti alla qualità di ciò che compreremo. Avvolta nel mistero è poi l'introduzione dell' Oculus (termine latino che significa “occhio”), ossia un occhio magico controllato dal giocatore che permetterà di esplorare l'ambiente circostante sorvolando l'area in assoluto silenzio; nessun'altra informazione ci è stata comunicata a riguardo e non resta quindi che attendere per vedere la realizzazione di quella che sembra davvero essere la novità più interessante di Two Worlds II.

    Tecnicamente

    Numerose innovazioni sono state introdotte anche nel reparto grafico. Prima di tutto, gli sviluppatori si sono premurati di informarci che il Grace Engine che muoveva Two Worlds è stato totalmente riscritto; questa dichiarazione è assolutamente veritiera in quanto i due titoli, messi a confronto, non sembrano neanche mossi dallo stesso motore grafico. Questo sequel è caratterizzato da un reparto texture di tutto rispetto, vario e ben realizzato; questo conferisce maggior dettaglio agli ambienti circostanti, ai particolari di armi ed armature e a tutti i modelli poligonali in generale, finalmente curati (anche se non nei minimi dettagli) e realistici. La vera pecca di questo gioco di ruolo sembra essera la cura per la realizzazione della fisica e delle animazioni: le movenze (in combattimento e non) risultano troppo legnose, continuando a non convincere. Il sistema di illuminazione in tempo reale (era ora!!) sembra davvero ottimamente realizzato, tanto che potremo vedere le lanterne dei negozi oscillare al vento o ammirare le fiamme tremolati delle torce che indicheranno la via verso una città o un castello. Rivista e migliorata è anche la gestione delle ombre degli oggetti (anch'essa realizzata in tempo reale) e la profondità di campo, ora presente e ben realizzata. Anche il frame rate sembra finalmente stabilizzato e speriamo quindi di poter godere di un gioco in cui anche il minimo scatto sia stato eliminato. Solo discreti, infine, gli effetti particellari.

    Two Worlds II Two Worlds II si porta dietro tanto scetticismo legato in gran parte ad un primo capitolo deludente sotto quasi ogni aspetto; è comunque ammirabile (soprattutto dopo la quantità di critiche ricevute) lo sforzo che gli sviluppatori hanno compiuto per migliorare ed innovare un gioco di ruolo che molti altri team avrebbero abbandonato dopo l'esperienza vissuta nel 2007. Alla luce di quanto è stato fatto e di un impegno che si vede e si sente, ci sentiamo di non bocciare questo titolo e di consigliarne a quei videogiocatori che da molto (troppo?) tempo stanno aspettando con ansia un gdr occidentale, di dare un’occhiata alle prime immagini. Two Worlds II sarà disponibile per PC, MAC, Xbox 360 e Playstation 3 a partire da metà settembre, e prima di allora vi forniremo i dettagli di una prova diretta in occasione del Gamescom.

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