Anteprima War Plan Pacific

Flotte aeronavali ai tuoi ordini

Anteprima War Plan Pacific
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • Nuove schede video, nuovi processori, nuovi motori grafici.... ormai quasi ogni genere su Pc ha come prerequisito fondamentale un'enorme potenza di calcolo, necessaria per visualizzare i mondi poligonali creati dagli sviluppatori. Vi sono tuttavia alcune categorie di titoli meno basate sulla pura grafica, sia per mancanza di mezzi sia per limiti intrinseci nel gameplay: in particolare vengono in mente i giochi Indie, i quali non possono certo permettersi di investire i milioni di dollari necessari per un motore grafico moderno, e le trasposizioni videoludiche dei giochi da tavolo per i quali una grafica elaborata talvolta è più un impiccio che un vantaggio. Questo è certamente il caso di “War Plan Pacific”, ultima fatica della Shrapnel games: tipica one-man company, formata dal solo Tim Brooks, specializzata nei titoli strategici militari. Parzialmente ispirato al gioco da tavolo “Vittoria nel Pacifico” WPP si sforza di ricreare, in modo semplice e appassionante, uno degli scenari principali della 2a guerra mondiale.

    Regole semplici per una guerra complessa

    War Plan Pacific parte, come vuole la tradizione dei titoli ispirati a quel contesto, dall'attacco giapponese a Pearl Harbour: attacco il quale, seppur indebolendo notevolmente le forze americane, lasciò intatto il loro potenziale industriale permettendo il lento capovolgersi della situazione fino alla resa del 1945. In effetti, storicamente parlando, i Giapponesi non puntavano tanto su un'improbabile vittoria totale contro gli Stati Uniti quanto ad affermare una loro area di controllo nel sud-est asiatico: se vi fossero riusciti prima del completo ritorno in campo della flotta americana avrebbero avuto buone possibilità di concludere la guerra con un trattato di pace a loro favorevole. WPP riprende in pieno questo contesto, il quale è lo stesso alla base del gioco da tavolo a cui si ispira, con un Giappone più forte all'inizio e un America capace di produrre più navi e aerei nel corso del conflitto; anche le condizioni di vittoria cambiano a seconda del campo che si decide di impersonare: come americani si potrà vincere strangolando le riserve di petrolio nemiche o attraverso una lunga campagna di bombardamenti arei sul Giappone; come giapponesi, isolando rapidamente l'Australia nei primi anni di gioco o ingaggiando una guerra di attrito abbastanza lunga da indurre il governo Usa, su pressione popolare, a cercare la pace.
    Il tutto si svolgerà sulla mappa di gioco, ovviamente rappresentante le parti dell'oceano pacifico interessate dal conflitto: dalle coste della Cina a quelle americane, dalla punta settentrionale del Giappone all'Australia; tuttavia non si potranno guidare le flotte in ogni angolo della mappa ma solo indirizzarle in punti strategici precisi. Per mantenere il gameplay intuitivo nonostante la mole del conflitto lo sviluppatore ha infatti creato un sistema di basi strategicamente importanti (29 in tutto) attorno alle quali i giocatori dovranno basare le proprie scelte offensive o difensive. In sostanza, a ogni turno di gioco (corrispondente a un mese di guerra) il giocatore dovrà suddividere le proprie forze aeronavali in 3 tipi differenti di missioni: pattugliamento e difesa dei propri territori, sortita sulle basi nemiche, invasione delle stesse. Tale sistema dovrebbe ricreare quella caccia “tra gatto e topo” tipica del conflitto, nel quale le forze in campo erano insufficienti a coprire tutto il territorio forzando gli ammiragli delle rispettive flotte a suddividere le proprie forze tra attacco e difesa cercando se possibile di prevenire le mosse avversarie. Gli scontri, ovviamente, avverranno qualora le armate siano presenti contemporaneamente nella stessa base (magari una per attaccare e l'altra per difendere): in quel caso la visuale di gioco si sposterà sulla “tavola da combattimento” nella quale il giocatore, pur non potendo decidere direttamente la condotta delle singole navi o aerei, influenzerà il risultato dello scontro mediante una serie di scelte tattiche fondamentali come l'affrontare il nemico dalla distanza mediante gli aerei o da vicino con i cannoni; scelte le quali, per quanto intuitive, richiedono un'attenta valutazione delle proprie forze rispetto a quelle avversarie. Leggermente differente sarà invece il tentativo di invasione di una base, per quanto basato sulla stessa meccanica: l'obbiettivo, tuttavia, non sarà tanto di sconfiggere totalmente le forze aeronavali nemiche quanto di indebolirle il necessario da permettere alle truppe di terra, rappresentate dai trasporti, di portare a termine la conquista.
    Questo sistema di gioco, volutamente intuitivo, dovrebbe permettere a detta dello sviluppatore di affrontare l'intera guerra in un tempo reale di gioco di tre ore; quanto basta quindi per mantenere concentrata l'azione di gioco senza disperderla in partite lunghe più giorni, come avviene talvolta in strategici complicatissimi basati sullo stesso contesto. Il difetto corrispondente è il rischio di una monotonia dell'azione di gioco nel medio-lungo periodo, al quale il titolo cerca di rimediare presentando oltre alla campagna principale due scenari alternativi basati su differenti premesse storiche del conflitto, sul gioco multiplayer via internet (massimo in due giocatori) e su un'ampia moddabilità del titolo.

    Molta strategia, poca grafica

    Da un titolo Indie ispirato a un gioco da tavolo non si può certo aspettare esose richieste hardware e, infatti, esse sono eccezionalmente basse tanto da rendere War Plan Pacific giocabile su qualunque sistema. A fronte di tali modeste richieste il titolo presenta una grafica, disegnata a mano, ragionevolmente piacevole: la mappa di gioco, gli sprite delle navi e degli aerei sono ben realizzati per quanto non sarebbe stato male godere di qualche elemento o dettaglio in più; se non altro tale semplicità grafica permette di individuare facilmente tutti gli elementi di gioco. Non è possibile esprimere commenti sul sonoro in assenza di una demo, prevista ma ancora non rilasciata.
    Gli ultimi commenti vanno fatti sugli eventuali problemi tecnici del multiplayer online e della moddabilità: il primo, in assenza di indicazioni più precise, porta a escludere la presenza di un server centrale dedicato all'incontro fra i giocatori richiedendo, per il gioco online, la conoscenza dell'indirizzo IP degli avversari presumibilmente da ottenere direttamente da loro (magari mediante forum o simili); non certo il massimo della semplicità. Per il secondo, l'ampia moddabilità promessa dallo sviluppatore non si basa su un editor di gioco bensì sull'utilizzo, per gli elementi degli scenari, sull'uso dei file di testo XML modificabili; un sistema sì semplice ma ancora ostico per i meno esperti.

    War Plan Pacific Senza dubbio un titolo di carattere diverso rispetto ai blockbuster degli ultimi tempi, War Plan Pacific si presenta come uno strategico semplice e piacevole capace di offrire un buon numero di ore di gioco senza troppe pretese. L'enorme esperienza dello sviluppatore in questo campo (testimoniata dalla sua lista di titoli simili) porta a sperare in un prodotto di buona qualità, adatto ai patiti dei giochi da tavolo, dei quali sono state mantenute le meccaniche di gioco; tutti gli altri, con ogni probabilità lo troverebbero eccessivamente semplicistico sia nella grafica che nel gameplay.

    Quanto attendi: War Plan Pacific

    Hype
    Hype totali: 3
    65%
    nd

    Altri contenuti per War Plan Pacific