Anteprima Warhammer: Battle March

Battle March

Quello di Warhammer è un brand storico detenuto dalla Games Workshop, società inglese produttrice di giochi da tavolo bellici, la quale spesso e volentieri concede in licenza il suo mondo fantastico a software house che desiderano ambientare i loro videogiochi in uno degli universi fantasy più caratteristici, dettagliati e variegati esistenti.
L’ultima in ordine temporale a detenere diritti sul brand in questione è Bandai-Namco che nel 2005 rilasciò Warhammer: Mark of Chaos per piattaforma PC. Il titolo era uno strategico in tempo reale che permetteva di prendere la parte di una delle quattro fazioni scelte dagli sviluppatori del gioco tra quelle presenti in Warhammer e di inoltrarsi in una campagna bellica dal notevole spessore.
Il titolo è stato tanto ben accolto da critica e pubblico da meritare un’espansione che aggiungesse nuove razze, nuove missioni, nuove campagne e prolungasse in generale l’esperienza di gioco. Battle March è per l’appunto l’espansione di Mark of Chaos, ma non solo: una conversione di Mark of Chaos per Xbox 360 era in via di sviluppo, allorché gli sviluppatori della Black Hole Entertainment hanno pensato bene di unire in un unico prodotto il titolo originale e la sua espansione, in modo da immettere sul mercato 360 (abbastanza avaro di strategici invero) un gioco dalla longevità strepitosa e completo sotto tutti gli aspetti.

Nani, elfi ed altro ancora

Le novità introdotte nel gameplay del titolo sono in realtà risicate, come è lecito aspettarsi da un’espansione: la principale modifica risiede nel focus delle missioni, ora molto più incentrate sui combattimenti che sulla gestione economica, che comunque latitava già in Mark of Chaos.
Gli scontri visionati hanno denotato un approccio ancora più cruento che in passato, rispecchiando in pieno quella che è l’ambientazione del titolo: fin da pochi istanti dopo l’inizio delle ostilità è possibile vedere il campo di battaglia riempirsi di sangue e cadaveri in modo cospicuo: per niente adatto ai deboli di stomaco, ma assolutamente gasante, esaltante e coinvolgente per tutti gli altri. Ulteriori novità sono riscontrabili nel sistema di controllo, in particolare nella versione 360 dove vengono completamente abbandonati i menu con interfaccia fissa della versione PC e ci si affida unicamente ad un menu radiale presente nella parte superiore destra dello schermo, che si adatta maggiormente al controller di Xbox 360. Oltre a questa modalità è disponibile una speciale impostazione “per esperti” che si avvicina maggiormente allo schema di controllo per PC: in questo modo qualunque sia il grado di esperienza nei titoli di strategia sarà possibile approcciarsi alla gestione delle truppe senza problemi e senza perdere profondità. Tra le aggiunte non potevano mancare naturalmente nuove razze giocabili: nel primo Mark of Chaos ci si limitava a Impero, Chaos, Alti Elfi e Skaven, mentre in Battle March assistiamo all’aggiunta di Orchi e Elfi Oscuri. Un peccato che non si sia pensato di inserire anche Nani e Non Morti, che avrebbero completato una possibilità di scelta comunque già più che accettabile.
Per ogni razza saranno inoltre presenti eroi dalle abilità superiori alla media che potranno acquisire esperienza e potenziarsi ulteriormente. Circa le modalità di gioco, oltre alle campagne nuove, sarà presente una modalità di gioco online grazie al supporto per Xbox Live, ma non sarà possibile giocare contro utenti PC: ognuno si scontrerà solo con utenti della propria piattaforma.
Dal punto di vista tecnico i miglioramenti sono lievi e ricadono in particolare sulla definizione delle texture e sul dettagli di alcuni modelli, ma Mark of Chaos aveva un’ottima grafica di per se, per cui questa espansione fa tesoro delle buone caratteristiche preesistenti. Maggiore attenzione è stata inoltre riposta sulle possibilità di personalizzazione di ogni unità che dovremo comandare: sarà ora possibile impostare un colore primario ed uno secondario scegliendoli da una palette, oltre che inserire un marchio distintivo personalizzato, per rendere unica la nostra armata.