Anteprima WarHawk - E3 2007

Le aquile da guerra arrivano su PS3

Anteprima WarHawk - E3 2007
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  • PS3
  • Dove osano le acquile

    A poco più di una settimana dalla chiusura della beta pubblica di Warhawk (a cui però hanno potuto partecipare solo una piccola parte di giocatori), si torna a parlare di uno dei videogiochi più controversi per Playstation 3. Presentato nel 2005 come uno shooter arcade dall’impressionante impatto visivo, mostrato nel 2006 ai giornalisti di tutto il mondo come uno dei primi titoli a sfruttare appieno le funzionalità del controller SIXAXIS, il gioco ha subito un brusco cambiamento di rotta, abbandonando (come tutti ormai sappiamo) le sue vocazioni single player e trasformandosi in un prodotto fruibile esclusivamente in multiplayer.
    Per poco meno di due mesi, alcuni fortunati giocatori hanno potuto toccare con mano il risultato finale di questo lento e faticoso sviluppo che ha trasformato Warhawk, da un simulatore di volo arcade ad uno shooter frenetico in cui 32 giocatori da tutto il mondo possono sfidarsi a piedi, su veicolo di terra o utilizzando i poderosi caccia che danno il titolo al gioco.
    Alla fiera di Los Angeles, gli sviluppatori di Incognito hanno voluto fare il punto della situazione sullo sviluppo del titolo e su come l’esperienza maturata nel periodo di beta testing influirà su quello che sarà il gioco finito.

    Venti di guerra

    Gradite conferme arrivano per quanto riguarda le modalità di gioco e le features del titolo. Il multiplayer online supporterà come detto 32 giocatori, in 25 diverse mappe suddivise in 5 scenari (o pianeti) diversi. Alle canoniche modalità Deathmatch, Team Deathmatch e Capture the Flag è stata aggiunta la nuova “Zone”, in cui controllare piccoli insediamenti secondo uno schema derivato dal gioco orientale del Go.
    Le novità arrivano sul fronte del gioco offline, fruibile (rigorosamente in modalità multiplayer) sia tramite lan domestiche che attraverso uno splitscreen che permetterà a quattro giocatori di sfidarsi sullo stesso televisore. Conferme arrivano anche sul fronte della community: dalla possibilità di personalizzare nei minimi dettagli gli alter ego digitali ed i propri mezzi, all’organizzazione di clan, fino ad un complesso sistema di premi e titoli che non solo contribuiranno ad aumentare il rankings del giocatore ma saranno sempre ben visibili ad alleati ed avversari nel corso delle partite.
    Per quanto riguarda invece lo stato di sviluppo del titolo, ci troviamo ormai di fronte ad una build praticamente definitiva. Come dichiarato da Dylan Jobe (capo del progetto Warhawk) al termine della press conference di Sony, gli ultimi aggiustamenti che vengono apportati riguardano prevalentemente il bilanciamento del gameplay e derivano dal feedback rilasciato dagli utenti della versione beta del gioco.
    Per esempio è stata modificata la velocità dei missimili lanciati dai Warhawk, in modo da lasciare più spazio alle manovre evasive del bersaglio, una modifica che molto probabilmente renderà ancora più frenetici i combattimenti aerei del gioco. Le torrete antiaeree richiedono adesso una maggior precisione nei controlli, dal momento che una delle principali lamentele di chi ha giocato la beta riguardava proprio l’estrema efficacia di queste postazioni. Allo stesso modo è stata ritoccata la potenza e la precisione del fucile da cecchino che, quando utilizzato in posizione accovacciata, anche dopo uno strafe laterale, dava un vantaggio troppo grande al giocatore che lo impugnava.
    Piccoli ritocchi anche per il sistema di comunicazione VOIP (ricordiamo che il gioco in versione Blue Ray sarà probabilmente accompagnato da un’auricolare Blue Tooth): per ridurre al minimo i disturbi e la confusione durante le concitate fasi di combattimento, un’icona su schermo identificherà immediatamente il giocatore che in quel momento sta parlando e ne mostrerà la posizione sulla minimappa; particolare utilissimo per organizzare al meglio gli scontri online fra clan.
    Altra modifica riguarda il respawn e la modalità di cattura delle basi. Per limitare al massimo il fenomeno denominato “respawn camping” (giocatori che si apposta nelle vicinanze dei punti di respawn, per uccidere velocemente chi rientra in gioco dopo un’uccisione), è stata introdotta una modalità Ghost, dalla durata limitata, in cui il player rinato è invisibile sulla mappa ed invulnerabile ai colpi. In questo modo, dopo aver subito un’uccisione è possibile riequipaggiarsi e prendere nuovamente posizione, senza essere eccessivamente penalizzati. Particolare importante, proprio per scoraggiare il camping nei pressi dei punti di respawn, il giocatore rinato può interrompere in qualsiasi momento il proprio stato di invisibilità attaccando alle spalle gli avversari, rei di appostarsi nei pressi della propria base. L’ultima modifica apportata (sempre in base ai feedback ricevuti dalla beta pubblica) riguarda le modalità di cattura di una base o di una bandiera. Per evitare che i round finissero in pareggio è adesso molto più difficile recuperare una bandiera o riconquistare una base. Allo stato attuale di sviluppo un singolo giocatore impiega ben 30 secondi per effettuare questa operazione, ma il tempo richiesto cala drasticamente qualora ci si muova in gruppo.

    WarHawk Warhawk si prepara al suo lancio, in contemporanea mondiale, che dovrebbe avvenire entro il mese di Settembre. Il gioco verrà tradotto in ben 13 lingue e si annuncia come un vero fenomeno, in grado di compattare e sviluppare ulteriolmente la community online di Sony. Una vera killer application per il gioco in rete, che, lo ricordiamo, sarà disponibile sia nella canonica versione Blu Ray (che si vocifera conterrà numerosi extra e demo giocabili) che scaricabile online attraverso il Playstation Store.

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