World of Warcraft Wrath of the Lich King: nuovo sguardo all'espansione dell'MMO di Blizzard

Uno sguardo da Lipsia alla nuova espansione di World of Warcraft

World of Warcraft Wrath of the Lich King: nuovo sguardo all'espansione dell'MMO di Blizzard
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  • Arthas whants you!

    Dopo Starcraft 2 e Diablo 3, a completare il divino trittico presentato in fiera dalla neonata Activision-Blizzard era naturalmente la seconda espansione del MMORPG per eccellenza, tale World of Warcraft: Wrath of the Lich King. In controtendenza rispetto agli altri due "colleghi" illustri, di questa agognata espansione si conoscono già vita, morte e miracoli. Non solo per via della closed-beta in corso proprio in questo periodo, ma anche e soprattutto perché i contenuti della suddetta erano già stati annunciati nientemeno che al lancio di World of Warcraft stesso, descritti per filo e per segno nella sezione "under development" del sito ufficiale.

    La pazienza, ancora.

    Non mancava davvero nulla: classi eroiche, armi da assedio, edifici demolibili, PvP, encounter che avrebbero coinvolto eventi cruciali del lore di Warcraft e via di questo passo. Col passare degli anni alcune di quelle feature annunciate vennero effettivamente implementate, vedasi ad esempio l'introduzione del PvP prima e di Battlegrounds e Arene poi, o ancora con la prosecuzione del plot della saga in occasione dell'apertura delle instance più impegnative, quali ad esempio: Ahn'Qiraj, Naxxramas e Mount Hyjal. A mancare l'appello furono però le caratteristiche più importanti e per certi versi rivoluzionarie (o almeno così si pensava ai tempi), funestate prima da ritardi su ritardi ed in seguito dall'eliminazione completa dal sito, cosa che portò pian piano la comunità a disperare in merito ad una loro possibile reintroduzione futura. La goccia che fece traboccare il vaso (e la pazienza) fu proprio l'annuncio e il successivo rilascio della prima espansione The Burning Crusade, da molti vista ingenuamente come un punto di svolta decisivo per il MMO di casa Blizzard ed in realtà rivelatasi molto più conservativa del dovuto.

    La lista della spesa

    A dispetto di ogni previsione, quando oramai nessuno si aspettava più alcuna novità dallo splendido, ma altresì schiavo della sua stessa fortuna, capolavoro Blizzard, ecco che Michael Morhaime e Co. annunciano a sorpresa non una nuova espansione (e qui non ci sarebbe nulla di strano, è risaputo che ne avremo ancora per un pezzo da giocare in quel di Azeroth), ma i cari, vecchi, contenuti rivoluzionari dati per dispersi. Arriviamo dunque ai due mastri giocattolai alle spalle della diabolica droga digitale del nuovo millennio, Tom Chilton e J. Allen Brack, giunti a Lipsia per evangelizzare gli intervenuti. Iniziano immediatamente enunciando in dettaglio le caratteristiche della prima Heroic Class (ne verrà aggiunta una per ogni nuova espansione). Incarnata in Wrath of the Lich King dalla figura del Death Knight, trattasi sostanzialmente di un Tank/DPS (ossia un personaggio che si incarica di attirare su di sé la maggior parte dei danni fisici inferti dai nemici o, a seconda della specializzazione, di produrre un alto quantitativo di danni) in grado di maneggiare armi runiche quali asce o spade, ma non scudi. Peculiari i sistemi di risorse che questa nuova classe introduce: il primo basato sulle rune, incastonabili in ciascuna arma, e sui relativi cooldown, che ne inibiranno l'utilizzo per un certo periodo dopo l'utilizzo. Il secondo denominato Runic Power, assimilabile per funzionamento alla Rage del Warrior, ma in realtà accrescibile esclusivamente previa esecuzione di spell magiche.
    Esaurita l'esaustiva disamina sull'inedita classe eroica, i due dipendenti Blizzard vengono interpellati circa le novità riguardanti il PvP (Player Versus Player). L'introduzione degli edifici demolibili e dei mezzi d'assedio (tra i quali: Siege Tank e il Goblin Shredder provenienti direttamente da Warcraft 3: Reign of Chaos) introdurranno svariate nuove tipologie di missioni ed encounter, a tutto beneficio della varietà dell'esperienza di gioco. Sempre in questo ambito da segnalare anche Lake Wintergrasp, la regione centrale di Northrend dedicata esclusivamente alle schermaglie tra alleanza e orda; ricca di avamposti da conquistare, in un'area più ad ampio respiro rispetto ai Battlegrouns e alle Arene.
    Tra le decine di nuove caratteristiche che un'espansione del genere incorpora, come possono essere nuove instance, set di armature, armi, abilità e talenti, ad aver stuzzicato la curiosità dei giornalisti durante il tete-a-tete è stata quella che in molti vedono come una risposta quel Tome of Knowledge di EA Mythic che promette di rivoltare come un calzino la tipica esperienza offerta dal MMO-tipo. L'Achievement System messo a punto da Blizzard ricalca la struttura già vista su X-Box Live o su Steam: una volta soddisfatti particolari requisiti, fissati dai game designer, si sbloccano degli obiettivi. Se e come questi ultimi apporteranno dei vantaggi tangibili non è ancora dato saperlo, in ogni caso si prospetta un'ulteriore occasione per spezzare la routine quotidiana, tra un raid e l'altro.

    Una pompatina ai bicipiti digitali, senza esagerare

    L'ultimo argomento toccato è stato quello tecnico, aspetto a prima vista trascurabile visti i numeri da capogiro prodotti dall'incontrastato dominatore del settore e soprattutto dalla tipologia prevalente di fruitori del gioco, ben lontani dal possedere delle configurazioni all'avanguardia. Eppure la software house californiana sembra avere sempre a cuore i giocatori più esigenti, cercando ancora una volta di bilanciare le richieste insistenti di questi ultimi e l'esigenza, dall'altro lato, di non appesantire eccessivamente il gioco per mantenere una compatibilità ed una leggerezza il più possibile vicine alle esigenze del giocatore occasionale.
    Tre i punti di intervento su cui si è lavorato: un rinnovato sistema di shading per mezzo del quale le varie tipologie di superfici offriranno una resa più convincente e dettagliata. Due esempi immediatamente identificabili saranno il fuoco e l'acqua. Un aumento considerevole del cosiddetto draw-distance, in altre parole l'orizzonte verrà "allungato" ulteriormente con tutti i benefici del caso. Il terzo potenziamento grafico riguarda il sistema delle ombre, in passato praticamente assente ed ora completamente dinamico.

    World of Warcraft: Wrath of the Lich King Questa espansione prosegue sulla retta via del consolidamento e purtroppo quello che in passato, con un po' più di coraggio da parte degli sviluppatori, avrebbe potuto variare drasticamente l'esperienza di gioco, oggi si limita ad espandere numericamente i contenuti e ad aggiungere modalità di gioco “altre”, riprese dai generi più disparati ma che poco hanno a che fare con il genere a cui World of Warcraft va ascritto. Una scelta da molti criticata, ma da moltissimi altri incensata ogni mese visti gli introiti da capogiro registrati. Accettare questa realtà significa dunque entrare in un universo di gioco che forse poteva dare qualcosa in più come struttura di gioco generale, ma che in ogni caso rimane ai vertici dal punto di vista del gameplay, dello story-telling e del supporto da parte della casa madre. Viste le qualità tutto sommato indiscusse del capolavoro Blizzard, tolti i gusti e le inclinazioni di ciascun individuo, l'unico vero problema a questo punto è prettamente di carattere personale: riuscire a darsi un limite quando il gioco si tramuta in un qualcosa che va a sovrapporsi alla vita vera e propria. Attenzione!

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