XCOM 2 Anteprima: facciamo il punto della situazione sulle novità

Un nuovo episodio della serie Firaxis così proprio non ce lo aspettavamo: cambio radicale di prospettiva, esclusiva per PC, supporto nativo alle mod e un'interfaccia completamente rivista.

XCOM 2 Anteprima: facciamo il punto della situazione sulle novità
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Un nuovo XCOM così proprio non ce lo aspettavamo: cambio radicale di prospettiva, esclusiva per PC, supporto nativo alle mod e un'interfaccia completamente rivista. All'E3 Firaxis ci ha mostrato una missione giocata, e in occasione di questa Gamescom speravamo in un corposo hands-on con il quale saziare la nostra sete di strategia a turni. Purtroppo non è stato così ed evidentemente i ragazzi del team non sono ancora pronti per dare in pasto la loro creatura a noi comuni mortali. Eppure XCOM 2 si é comunque svelato con qualche informazione riguardante l'Avenger, la base aerea da cui comanderemo l'esercito di ribelli per la riconquista della Terra. E non sarà una missione semplice.

    La rete sotterranea della resistenza

    Dopo gli eventi del primo titolo il nostro pianeta é stato costretto a sottomettersi al giogo alieno, ma cellule ribelli sono sparse in ogni parte del globo pronte a combattere. L'Avenger é una nave aliena saccheggiata dal gruppo più numeroso della resistenza, quello di cui saremo a comando, invisibile ai radar normali e dotata di un'IA autonoma: un cervellone ibrido tra macchina e vita organica. I giocatori saranno ancora una volta chiamati a ricoprire il ruolo del Commander, catturato in Enemy Within e salvato da uno strike team che l'ha tuttavia trovato in uno stato semicomatoso. Un primo scan rivela che gli alieni hanno innestato un chip nella nostra testa di comandanti, rimosso prontamente dai ribelli che ci affideranno la guida dell'ultima speranza terrestre, mentre cominceranno a studiare la tecnologia dietro all'insidioso processore neurale. Abbiamo assistito a una versione accelerata di tutta la parte iniziale di gioco, che ricalca quella del primo titolo, con tutorial mirati a ciascuna stanza della base. Torna la cosiddetta visuale in stile formicaio quindi, con ascensori e stanze dedicate alle funzioni logistiche e strategiche. Si parte dal centro di ricerca, luogo principe di ogni avanzamento tecnologico a supporto della nostra disperata guerra: le ricerche si gestiranno esattamente come prima, ovvero espandendo le stanze e aumentando il numero di scienziati per accelerare il processo di scoperta, per poi passare direttamente alla produzione. Il workshop torna in grande stile, ora più simile a un laboratorio fai-da-te che a un centro di ricerca corporativo, ma anche in questo caso non ci è parso di cogliere alcuna novità evidente; se non le tecnologie stesse da produrre, come le modifiche alle armi quali caricatori aggiuntivi e mirini specifici, da montare nella schermata di gestione delle truppe. Quest'ultima riserva al contrario le più grosse novità, insieme a quella delle missioni da affrontare. Le classi sono state riviste in modo abbastanza significativo, con numerose skill aggiunte per variare il già ottimo ventaglio di possibilità offerto da Enemy Within. Ad esempio il ruolo di support verrà adottato anche dallo Specialist, come già annunciato all'E3, che con il suo drone Gremlin potrà dedicarsi all'hacking più sfrenato per controllare le postazioni meccaniche dei nemici, oppure curare e potenziare i colleghi. L'altra novità è il sistema di personalizzazione estetica dei soldati, ampiamente rivisto, che quasi sembrava quello di Skyrim dal numero di barre, pulsanti e menu a tendina con cui definire ogni minimo tratto della fisionomia dei preziosissimi intrepidi. L'ultima novità mostrata riguarda le missioni e, come in precedenza, al trascorrere del tempo compariranno degli eventi casuali a cui ci toccherà far fronte. E' troppo presto per parlare di varietà ed efficacia delle nuove introduzioni, ma la prima impressione è di quelle che intrigano. Saremo costretti a muoverci costantemente per non essere intercettati e il primo compito sarà quello di radunare sotto un'unica egida gli altri gruppi, costruendo una rete anti-aliena globale di missione in missione. Nel mentre, grazie a particolari scanner da installare sulle ali della nave, saremo in grado di individuare l'attività aliena dall'alto, come la costruzione di strutture militari autonome e indipendenti da quelle umane e fabbriche di armi e altri dispositivi poco compatibili col libero arbitrio, come dei simpatici chip pericolosamente simili a quello con cui i fetidi xenomorfi avevano cercato di controllarci per i loro loschi fini.

    XCOM 2 XCOM 2 si è mostrato solo timidamente a questa Gamescom, confermando la struttura gestionale che ha reso celebre Enemy Unknown e presentando qualche novità interessante. Ma è l'atmosfera clandestina della lotta armata ribelle a intrigare sin dal primo istante, con un esercito in fuga perenne, intenzionato a vender cara la pelle e a far presente che la razza umana pretende il libero arbitrio. E chissà quali sorprese ci riserverà il cervellone a bordo dell'Avenger... A nostro avviso sarà comunque il ritmo della campagna la discriminante per pronunciarsi sulla bontà di questo nuovo capitolo: vogliamo imprevisti ad ogni angolo, svolte inaspettate, lotte intestine tra diverse cellule e sopratutto un'escalation del conflitto tangibile a livello globale, con la cacciata della razza aliena e la conquista della terra da parte dei suoi nativi più evoluti. E magari nel seguito gli andiamo pure a riscaldare l'atmosfera sul loro pianeta di origine. In uscita solo su PC il prossimo Novembre, XCOM 2 è già brutale istinto di sterminio extraplanetario.

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