Xenoblade Chronicles 2 per Nintendo Switch Anteprima

Xenoblade Chronicles 2 si è presentato in forma non giocabile al Nintendo Showcase di Milano, mostrando le basi del combat system.

Xenoblade Chronicles 2 per Nintendo Switch Anteprima
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  • Della line-up invernale di Nintendo Switch, Xenoblade Chronicles 2 è senza ombra di dubbio uno fra i titoli più attesi dagli appassionati del videogiocare di ruolo. Il nuovo JRPG di Monolith Soft porta infatti sulle spalle il fardello di dover onorare il buon nome degli ottimi episodi che l'hanno preceduto, quei Chronicles e Chronicles X che hanno alzato l'asticella di genere come in pochi inizialmente si aspettavano. Un'impresa non da poco, insomma. Confermata l'uscita per la fine dell'anno appena poche settimane fa, durante lo scorsa edizione dell'E3, il gioco è tornato a farsi (intra)vedere nel corso del recente Nintendo Showcase allestito dall'azienda nipponica in quel di Milano. Ancora una volta senza concedersi alle manacce di noialtri giornalisti in platea; ancora una volta, ci è stato detto, sotto forma di una build molto datata, dunque tutt'altro che esente da difetti grafici e altre piccole magagne tecniche.
    Non è stata volutamente una prova di forza, quanto piuttosto un'occasione per mostrare come si strutturerà il nuovo gameplay rispetto ai capitoli per Wii e Wii U, e come si comporterà una volta calato definitivamente addosso ai controlli della nuova console domestica targata Nintendo.

    Pochi tasti, molto onore

    Proprio perché incentrata su un sistema di gioco parecchio sfaccettato, la dimostrazione è stata davvero parca di informazioni sul nuovo universo di Xenoblade Chronicles 2, sulla descrizione dei protagonisti e, più in generale, sulla storia che accompagnerà l'azione. Sappiamo comunque che la vicenda porrà al centro della scena il giovane Rex, un commerciante che campa arrampicandosi su titani dai dorsi ricchi di vegetazione e fauna per poi estrarne alcune parti dell'organismo e rivenderle in giro per le lande di altri colossi. Rex è inoltre un Driver, ovvero una persona con lo speciale talento di poter "umanizzare" le armi possedute per mezzo di speciali cubi magici.

    I Blade - nome dato alle armi allorché personificate - vivono in perfetta simbiosi con il proprio Driver; e, fra tutti i Blade di Rex, Pyra sembra avere un'affinità molto particolare col suo proprietario. Come vedremo a brevissimo, il rapporto Driver-Blade è fondamentale ai fini del combat system, che entra in gioco ogniqualvolta un personaggio del party giunga nelle vicinanze di una creatura selvaggia, dando vita a un classico scontro action in tempo reale. Le meccaniche da domare sono tante e cercheremo qui di sintetizzarle al meglio possibile, non prima di sottolineare come, da quanto scorto, i Joy-Con di Switch paiano dare una grossa mano al giocatore quantomeno in termini d'immediatezza degli input. Dicevamo, l'avatar si avvicina al nemico e comincia a colpirlo con degli attacchi automatici. Tra parentesi, a differenza degli altri Chronicles, l'utente dovrà valutare l'effettiva ostilità degli oppositori totalmente da sé: in sostanza, scordatevi qualsivoglia "indicatore di aggressività" sopra i modelli poligonali. Mentre il personaggio attacca, il giocatore può gestirne il posizionamento e sferrare manualmente ulteriori abilità speciali ricaricabili, le cosiddette Art, che sono associate ai tasti X, Y e B del Joy-Con destro, e la cui nomenclatura compare sull'HUD nell'angolo basso destro dello schermo. Utilizzare le Art standard serve altresì ad attivare una quarta Art sfoderabile premendo il pulsante A, un attacco elementale inflitto direttamente dal Blade a cui abbiamo chiesto sostegno nella lotta. Perché prima abbiamo citato Pyra, il corrispettivo umanoide di una spada infuocata, ma in Xenoblade Chronicles 2, di Blade, ce ne saranno a bizzeffe, alcuni assegnati ai singoli personaggi "ad imperium" durante la main quest, altri invece - la maggior parte - ricavabili randomicamente dai Core Crystal racimolati in battaglia e liberamente equipaggiabili ai membri del party per un massimo di tre ciascuno.
    Neanche a dirlo, i poteri elementali e l'utilità in combattimento variano da Blade a Blade: per esempio, abbiamo fatto la conoscenza di Shuraya, il cui cannone impiantato nel braccio agevola gli assalti dalla distanza, nonché di Hudor, l'alter ego di una grossa ascia di ghiaccio, molto efficace nel corpo a corpo.
    Sta di fatto che, attribuiti i tre Blade al character sotto la nostra guida, essi saranno visibili nell'interfaccia bassa sinistra, ancora una volta assegnati a tre tasti del Joy-Con - quello sinistro, stavolta - e quindi switchabili istantaneamente alla semplice pressione del pulsante corrispondente. Senza contare che anche gli altri personaggi del nostro gruppo, richiamabili sempre in real time con ZR e ZL, possono intervenire nello scontro coi loro rispettivi Blade, a loro volta in grado di colpire con le proprie Art elementali. Siete già spaesati? E non abbiamo ancora accennato al fatto che ogni Driver, ovviamente livellabile e appartenente a una specifica classe, ha delle stat personalizzate di cui tenere conto costantemente, a cui vanno a sommarsi quelle dei Blade selezionati per dargli manforte.

    Ciò che abbiamo scritto fin qui, paradossalmente, sono solo le fondamenta del combat system di Xenoblade Chronicles 2.
    Quel che viene dopo sono le decine di combinazioni offerte da un sistema mai così ricco e articolato: aspettatevi allora attacchi elementali concatenati in svariate maniere, Blade opportunamente mantenuti alla massima carica per essere sfruttati nei momenti propizi, e numerose altre meccaniche di counter e combo mutuate e impreziosite dagli altri giochi della serie - come il trittico di mosse Break-Top-Launch, che abbiamo visto in azione durante una boss fight. Parliamo insomma di un grado di customizzazione generale davvero elevato, che pare superare ogni altro Xenoblade apprezzato fino ad oggi.
    E il tutto, a quanto pare, proprio a portata di Joy-Con. Gestire questo ben di Dio con soltanto una manciata di comandi sembra stranamente fattibile senza che il ritmo di gioco venga in alcun modo scalfito, il che, a conti fatti, mette direttamente al centro la strategia e le skill del giocatore, che ha tutto sottomano e sott'occhio senza esser costretto a impazzire tra le schermate dei vari menù. Sono tutte considerazioni, queste, legate alla natura di hands-off della presentazione che vi abbiamo riassunto, che dunque andranno verificate con mano non appena ne avremo l'occasione. Per ora non possiamo che dirci positivi sul futuro del progetto, la cui fine dei lavori, fissata da Nintendo e Monolith a ridosso del Natale, potrebbe dare a tutti i fan della saga e del genere qualcosa di meraviglioso da scartare sotto l'albero.

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