Quando una console ospita già capolavori del calibro di Metroid Prime, ottimi videogiochi come TimeSplitters 2 e Medal of Honor: Frontlinee discreti titoli come Die Hard: Vendetta e James Bond 007 - Nightfire, cimentarsi nella realizzazione di uno sparatutto in prima persona (o FPS) può risultare - a ragion veduta - un'impresa piuttosto azzardata. Evidentemente non sono di quest'opinione gli sviluppatori transalpini di Ubi Soft, da mesi al lavoro su XIII, titolo che, se tutte le promesse verranno mantenute, potrebbe rivelarsi una delle più interessanti produzioni europee del 2003.
Dal fumetto al videogioco
Il criptico e misterioso nome deriva dall'omonima serie di fumetti belga dalla quale è tratto il gioco.
Non molto conosciuta in terra nostrana, la serie gode di una discreta notorietà in Francia, e senza dubbio dall'imminente trasposizione videoludica non potranno che conseguire vantaggi (un po' come accaduto a Largo Winch, altro fumetto d'oltralpe trasformato in videogame da Ubi Soft).
Cell-Shading Difference
Che cosa rende XIII promettente al punto di sfidare i grandi nomi della scena degli sparatutto per GameCube? Innanzitutto, si tratta del primo First Person Shooter realizzato interamente in cell-shading. Per chi ancora non lo sapesse (unica causa plausibile un'assenza dall'universo dell'intrattenimento che dura da più di un lustro...), il cell-shading non è altro che una tecnica grafica di giovane età che permette di rendere i videogames estremamente simili ai cartoni animati. Tale tecnica, nata qualche anno fa su Dreamcast (vedi Jet Set Radio), da novità si è brevemente trasformata in vera e propria moda, dilagando su tutte le piattaforme con innumerevoli titoli (tra i più celebri, Auto Modellista di Capcom ed il tanto discusso The Legend of Zelda: The Wind Waker di Nintendo) dei generi più disparati...ad eccezione degli sparatutto in prima persona. Almeno fino all'arrivo di XIII.
The Sixth Sense
Oltre alla succitata innovazione grafica, il lavoro Ubi Soft sfrutterà nientemeno che il motore grafico del superbo Unreal II, garanzia di indiscutibile qualità tecnica, ed introdurrà alcune caratteristiche mai viste finora in un videogioco del genere. Primo elemento inedito è il cosiddetto "Sesto Senso": ogni suono - voci incluse - sarà riportato sullo schermo in forma onomatopeica, proprio come in un fumetto. Sarà quindi possibile accorgersi della vicinanza di un nemico dal "tap-tap" del suo camminare, ogni sparo sarà accompagnato da un "blam" o un "boomm", idem per le esplosioni e per ogni altro rumore di gioco. Questo sistema, oltre che ricordare vecchi telefilm come Batman, permetterà ovviamente di avvertire suoni altrimenti poco percepibili, e quindi cambierà radicalmente il volto di numerose situazioni di gioco.
Giocabilità
Per quanto riguarda invece il gameplay, non si sa ancora molto, ma i programmatori promettono una grande possibilità di interazione con oggetti presenti nell'area di gioco (sedie, tavoli, bottiglie, ecc.), con una libertà d'azione ampliata dalla possibilità di prendere in ostaggio i nemici, facendosi quindi scudo con il corpo dell'ostaggio (un po' come quanto mostrato da Die Hard: Vendetta).
Fabula ed Intreccio
Al di là dei succitati elementi tecnici e di gameplay, fa da sfondo a XIII una trama degna di una grande produzione hollywoodiana, una via di mezzo tra "Memento" e "The Bourne Identity", che contribuisce ad aumentare le domande riguardanti l'enigmatico titolo.
All'inizio dell'avventura, il protagonista si sveglierà completamente dimentico del suo passato e con un numero romano (XIII, appunto) tatuato sulla sua spalla sinistra. Nelle sue indagini per fare luce sulla sua misteriosa vita, questi si troverà di fronte a organizzazioni criminali, membri dell'esercito ed importanti personalità, tutti quanti coinvolti in una cospirazione contro il presidente degli Stati Uniti, e talvolta vivrà dei flashback (interamente giocabili) che lo aiuteranno a fare un po' di chiarezza, o a mescolare ancora di più le carte in tavola.
Conclusioni
Accompagnato da così tante premesse, XIII possiede tutte le caratteristiche per entrare a testa alta nel parco titoli Gamecube senza sfigurare di fronte ai grandi nomi della concorrenza. Non ci resta che affidarci fiduciosi ai sapienti sviluppatori Ubi Soft, e quindi attendere marzo 2003, quando l'enigma XIII verrà svelato.
Anteprima XIII per GameCube
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco XIII per GameCube - 2058
Once again, shoot'em up!
Quando una console ospita già capolavori del calibro di Metroid Prime, ottimi videogiochi come TimeSplitters 2 e Medal of Honor: Frontlinee discreti titoli come Die Hard: Vendetta e James Bond 007 - Nightfire, cimentarsi nella realizzazione di uno sparatutto in prima persona (o FPS) può risultare - a ragion veduta - un'impresa piuttosto azzardata.
Evidentemente non sono di quest'opinione gli sviluppatori transalpini di Ubi Soft, da mesi al lavoro su XIII, titolo che, se tutte le promesse verranno mantenute, potrebbe rivelarsi una delle più interessanti produzioni europee del 2003.
Dal fumetto al videogioco
Il criptico e misterioso nome deriva dall'omonima serie di fumetti belga dalla quale è tratto il gioco.
Non molto conosciuta in terra nostrana, la serie gode di una discreta notorietà in Francia, e senza dubbio dall'imminente trasposizione videoludica non potranno che conseguire vantaggi (un po' come accaduto a Largo Winch, altro fumetto d'oltralpe trasformato in videogame da Ubi Soft).
Cell-Shading Difference
Che cosa rende XIII promettente al punto di sfidare i grandi nomi della scena degli sparatutto per GameCube? Innanzitutto, si tratta del primo First Person Shooter realizzato interamente in cell-shading.
Per chi ancora non lo sapesse (unica causa plausibile un'assenza dall'universo dell'intrattenimento che dura da più di un lustro...), il cell-shading non è altro che una tecnica grafica di giovane età che permette di rendere i videogames estremamente simili ai cartoni animati. Tale tecnica, nata qualche anno fa su Dreamcast (vedi Jet Set Radio), da novità si è brevemente trasformata in vera e propria moda, dilagando su tutte le piattaforme con innumerevoli titoli (tra i più celebri, Auto Modellista di Capcom ed il tanto discusso The Legend of Zelda: The Wind Waker di Nintendo) dei generi più disparati...ad eccezione degli sparatutto in prima persona. Almeno fino all'arrivo di XIII.
The Sixth Sense
Oltre alla succitata innovazione grafica, il lavoro Ubi Soft sfrutterà nientemeno che il motore grafico del superbo Unreal II, garanzia di indiscutibile qualità tecnica, ed introdurrà alcune caratteristiche mai viste finora in un videogioco del genere.
Primo elemento inedito è il cosiddetto "Sesto Senso": ogni suono - voci incluse - sarà riportato sullo schermo in forma onomatopeica, proprio come in un fumetto.
Sarà quindi possibile accorgersi della vicinanza di un nemico dal "tap-tap" del suo camminare, ogni sparo sarà accompagnato da un "blam" o un "boomm", idem per le esplosioni e per ogni altro rumore di gioco. Questo sistema, oltre che ricordare vecchi telefilm come Batman, permetterà ovviamente di avvertire suoni altrimenti poco percepibili, e quindi cambierà radicalmente il volto di numerose situazioni di gioco.
Giocabilità
Per quanto riguarda invece il gameplay, non si sa ancora molto, ma i programmatori promettono una grande possibilità di interazione con oggetti presenti nell'area di gioco (sedie, tavoli, bottiglie, ecc.), con una libertà d'azione ampliata dalla possibilità di prendere in ostaggio i nemici, facendosi quindi scudo con il corpo dell'ostaggio (un po' come quanto mostrato da Die Hard: Vendetta).
Fabula ed Intreccio
Al di là dei succitati elementi tecnici e di gameplay, fa da sfondo a XIII una trama degna di una grande produzione hollywoodiana, una via di mezzo tra "Memento" e "The Bourne Identity", che contribuisce ad aumentare le domande riguardanti l'enigmatico titolo.
All'inizio dell'avventura, il protagonista si sveglierà completamente dimentico del suo passato e con un numero romano (XIII, appunto) tatuato sulla sua spalla sinistra. Nelle sue indagini per fare luce sulla sua misteriosa vita, questi si troverà di fronte a organizzazioni criminali, membri dell'esercito ed importanti personalità, tutti quanti coinvolti in una cospirazione contro il presidente degli Stati Uniti, e talvolta vivrà dei flashback (interamente giocabili) che lo aiuteranno a fare un po' di chiarezza, o a mescolare ancora di più le carte in tavola.
Conclusioni
Accompagnato da così tante premesse, XIII possiede tutte le caratteristiche per entrare a testa alta nel parco titoli Gamecube senza sfigurare di fronte ai grandi nomi della concorrenza. Non ci resta che affidarci fiduciosi ai sapienti sviluppatori Ubi Soft, e quindi attendere marzo 2003, quando l'enigma XIII verrà svelato.
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