Dossier A New Hope

From Tokyo. Sony corregge il tiro.

Dossier A New Hope
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Stranamente i commenti sul Keynote Sony di questo Tokyo Game Show non sono stato così numerosi, sui siti specializzati.
In effetti il rilievo mediatico dell'evento non si avvicina neppure lontanamente a quello che può avere la Press Conference annuale che si tiene in quel di Los Angeles. Eppure, tralasciando i Trailer già visti e quelli inediti, gli annunci di Kutaragi risultano fondamentali per capire l'effettiva situazione in cui si trova Sony Computer Entertainment. Non solo: sono il primo segno di una nuova apertura verso le esigenze dell'utenza, il tentativo di uscire da una difficoltà evidente e già denunciata, la decisione di assumere un rischio notevole per riguadagnare la fetta di utenza che sembra, ormai, perduta.

In questo breve articolo non vi racconteremo le "first Impression" relative ai trailer (preferiamo fornirvi Hands-On più approfonditi, riguardo alle prove dirette: aspettate a breve un pezzo su Ridge Racer 7), piuttosto vogliamo cercare di commentare punto per punto quelle che crediamo essere le novità degne di nota.
La prima novità riguardo al futuro parco ludico di Ps3 è quella relativa ai giochi a 16 Bit. Collegandosi con il servizio Online Sony sarà possibile scaricare ed emulare sulla nuova console alcune vecchie glorie delle precedenti generazioni ludiche. Ancora non è stata diffusa una lista ufficiale, ma Kutaragi ha parlato di titoli del Sega Mega Drive e di qualche vecchio videogioco PC. Del resto, visto il successo dell'operazione Live Arcade, considerata l'emozione dell'utenza di fronte alla Virtual Console Nintendo, Sony ha dovuto adeguarsi e mettersi al passo con la concorrenza. Molto meno evidente questa iniziativa rispetto al "restyle" del controller, ma il punto non cambia: Sony ha intenzione di uscire sul mercato offrendo, in definitiva, un'esperienza che si avvicini quanto più possibile alla somma di tutta l'offerta ludica concorrente. Per arrivare alla piena comprensione di tale concetto è sufficiente ricordare le parole che Phil Harris pronunciò durante l'evento Losangelino, più o meno fedelmente riportate in questa occasione da Kutaragi stesso: Sony ha intenzione di guidare il mercato del videogioco per i prossimi 10 anni. Da qui la necessità di proporre all'utente lo spettro completo di possibilità legate alla nuova generazione software ed hardware. Del resto, solo in quest'ottica si capisce l'ossessionante lavoro di ottimizzazione dei nuovi titoli alla risoluzione Full HD si 1080p, e l'evidente spinta sulla paternità esclusiva di tale feature (bastino i recenti commenti che alcuni "ambasciatori" del colosso nipponico hanno fatto riguardo al Software Update di Microsoft).
Comunque sia, ad oggi, senza una lista precisa ed una descrizione accurata di servizio online e costi, questa prima novità sembra quella che meno attrae il pubblico. Anche perchè, come si è detto fra le righe, non è una vera e propria innovazione, piuttosto un obbligo dettato dalla legge del mercato. E all'utente ben poco interessa anche l'installazione di una serie di console (circa 15.000 unità) nei più grandi punti vendita del mondo, che fungano da "Arcade Station" e permettano ai clienti di testare delle demo a tempo per la modica cifra di 100yen (1$). Ancor meno tale dichiarazione tocca il giocatore europeo, che visto l'esiguo numero di macchine dedicate all'intero pianeta troverà presumibilmente scarse possibilità di usufruire del servizio (se poi il negoziante vi chiedesse 50 EuroCent per testare un nuovo gioco, sinceramente, voi cosa rispondereste?). Non capiamo il motivo per cui l'annuncio di tale decisione non è rimasto esclusivo appannaggio degli addetti al Marketing, ed invece viene diffuso in una conferenza dedicata alla stampa (e forse è proprio il Gap culturale che ci ostacola). Forse è stata soltanto un'aggiunta (tutt'altro che doverosa) al fatto che tali postazioni siano collegate fra di loro in un Network centrale, e possano mostrare le capacità di connessione della nuova Ps3, dotata probabilmente (nessuna notizia certa a riguardo) di qualche funzionalità di Sharing (condivisione) e certamente di un'opzione per l'Upload dei propri File (sebbene non ci siano informazioni precise).
Questo aspetto, così com'è per il Download dei Retrogame, resta ancora da valutare, sulla base di caratteristiche del servizio che Sony non si decide ad annunciare. E questa sorta di Silenzio Stampa prolungato non è certo rassicurante. Aspettiamo (sempre meno) fiduciosi.

Una delle due "big hits" della conferenza è, invece, l'ufficiale dichiarazione che anche la versione da 20Gb di Ps3 conterrà un'uscita HDMI. Al tempo, ci era sembrato impensabile che, volendo così fortemente puntare sull'alta risoluzione integrale, Sony proponesse all'utente un compromesso che annullasse la possibilità di avere il miglior output video. Che fosse una decisione poco proficua, lo hanno capito pure le alte sfere del colosso. Perchè quello di cui Sony ha bisogno più di ogni altra cosa non è, come dice Kutaragi, "innovazione". E', invece, un' Esclusiva. Uscendo con un anno di ritardo rispetto alla concorrenza, Sony deve avere qualcosa in più. Di qui si capisce la subitanea risposta a cui prima accennavamo, che pone l'accento sul fatto che XBox 360 potrà ottimizzare un segnale video sorgente (col Software Upgrade promesso per la prossima primavera), ma la qualità di questo espediente non avvicinerà mai quella dell'output Ps3. La "scusa" ufficiale per questo cambio di rotta è stata che in Giappone la diffusione dei televisori Full Hd è stata più veloce delle previsioni. A noi piace considerare l'upgrade tecnico per quello che è: una misura di sicurezza ed un indennizzo. Perchè siamo convinti che Sony sia stata costretta ad aumentare le specifiche di Ps3, un po' per avere una base "standard" che superasse in qualità la concorrenza (senza mezze misure e "Lower version"), un po' per scusarsi di una politica non del tutto adeguata e di un lancio che, a priori, si prospetta travagliato.

E non basta. Il vero “rimborso” per una presunta fedeltà che ha fatto attendere i sostenitori Sony per ben 11 mesi, è il primo “Price Drop preventivo”. Quello che già avevamo auspicato diventa realtà: in Giappone, la versione da 20Gb, costerà meno di 50.000 Yen (49.980). Ovvero, meno di 335 Euro.
Sony, insomma, cambia di colpo le carte in tavola. Spazza via di botto una console che appariva eccessivamente costosa e la sostituisce con una macchina che, ad un prezzo in linea con gli standard, offre all'utente tutte le potenzialità della concorrenza (resta da valutare la qualità del servizio Online) e, forse, qualcosa in più. Di certo questa operazione significa per Sony un rischio consistente: evidentemente il prezzo di lancio non permette di coprire in maniera efficace il costo della produzione. Ma crediamo che sia un rischio produttivo: che possa aumentare la base installata nelle vicinanze del Day One ed entro la fine dell'anno, e soprattutto tranquillizzare l'utenza, che si era dimostrata non troppo contenta delle precedenti decisioni riguardo a prezzi e specifiche della macchina.

E se ancora non ci sono annunci ufficiali sull'inserimento della porta HDMI negli altri territori, e su eventuali aggiornamenti del prezzo anche per gli altri mercati, siamo sicuri che ben presto arriveranno. Di certo interesseranno il mercato americano (Sony non ha mail lanciato in america una console a prezzo superiore rispetto al costo della versione NTSC), e probabilmente le riduzioni saranno un poco più massicce per i poveri utenti europei, costretti ad aspettare la console fino al prossimo Marzo.

E così si intravede, per tutti i videogiocatori, una nuova speranza.