Provato Assassin's Creed Brotherhood: provata la nuova avventura di Ezio Auditore

L'avventura di Ezio Auditore continua nella Roma dei Papi

Provato Assassin's Creed Brotherhood: provata la nuova avventura di Ezio Auditore
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Durante la conferenza E3 di Ubisoft abbiamo avuto l'occasione di conoscere in anteprima il nuovo appuntamento con il marchio Assassin's Creed, che salta per un attimo la numerazione ufficiale in favore di uno spin-off incentrato sulle vicende romane di Ezio, corredate da un'inedita modalità multiplayer.

    Sul grande schermo posto per l'occasione sul palco del teatro abbiamo assistito ad una interessante sezione single player che ci ha permesso di capire i risvolti narrativi di questa nuova avventura. L'anno è il 1499, Ezio, ormai divenuto leader della confraternita degli assassini, si gode la sua bella Katerina in una scenetta dalla forte intimità. La sua posizione però lo ha reso un obiettivo fondamentale. Fine di quella corruzione attuata dai templari che colpisce ormai anche le più alte cariche ecclesiastiche e governative dell'Urbe. E così, la sua villa finisce sotto attacco proprio in quel momento costringendo il giovane (anzi, ormai non più) a fuggire praticamente svestito per capire cosa sta succedendo. Incontra suo zio Mario Auditore che gli spiega come l'esercito guidato da Cesare Borgia, antagonista di questo episodio, ha preso le mura della città ed è pronto a sferrare l'ultimo assalto. Dalla cut-scene si passa così alle fasi in game che si presentano, per la maggior parte, ovviamente simili ai precedenti due episodi. Il focus delle meccaniche di gioco si concentra sempre sulle grandi dote atletiche del protagonista capace di scalare qualsiasi cosa come il miglior uomo ragno di turno. Abbiamo però potuto notare delle piccole differenze: innanzitutto, come confermato dal producer in sala, ci sarà un numero maggiormente vasto di armi e gadget a disposizione del giocatore. Infatti, per fronteggiare l'assalto, Ezio decide di prendere mano a piccoli cannoni posizionati sulla cima delle mura cittadine aprendo così una piccola parte ludica finora mai vista nella serie. Vedremo inoltre nuovi metodi di uccisioni delle guardie, coadiuvati dalla rudimentale pistola in mano al protagonista. E in tal proposito, capitolo combattimento: ci dispiace constatare come, nonostante critiche su critiche per due episodi consecutivi, non sia cambiato nulla. I nemici vi attaccheranno sempre a turno, anche se in numero nettamente superiore come successo in questa demo, rendendosi quindi un bersaglio facile e trasformando contemporaneamente le sessioni di combattimento in un abile scenetta mostrante le mosse a disposizione di Auditore. Ora, quest'ultime sono ben accette, ma non sarebbe forse meglio sviluppare qualcosa di diverso? O era troppo attendersi una rivoluzione ludica in questo senso su un capitolo che pare comunque destinato a fare da apripista al multiplayer per la saga? Lo scopriremo sicuramente domani. Ad ogni modo, la sessione giocata si conclude adornata da un pizzico di tragedia e magia. Lo zio viene ucciso per mano di Cesare Borgia, mentre lui stesso viene ferito alla spalla da un colpo d'arma da fuoco. Ma non finisce qui. Un rapido passaggio ci porta al 1503, pronti, con la nostra fratellanza nata quasi per vendicare lo scomparso Mario Auditore, a scatenare la nostra furia tra le mura affascinanti del colosseo, confermando così che Roma sarà l'ambientazione principale dell'intera produzione.



    Prima di concludere questo veloce first look vogliamo spendere due parole sulla fratellanza, che assumerà un ruolo molto importante in questo episodio. Abbiamo visto ad esempio nel trailer in CG come Ezio sia riuscito a farsi strada fra le guardia grazie anche alla collaborazione dei suoi compagni con abili uccisioni dall'alto con arco e frecce. Questo, pensiamo, apre a quella piccola innovazione ludica cui auspichiamo. Purtroppo non abbiamo visto nulla di questo nella demo single player, sarebbe interessante poter contare anche sull'aiuto dei propri commilitoni, un fattore che permetterebbe di variare un gioco altrimenti troppo simile al predecessore. Vedremo, avremo il tempo di valutare la cosa.

    Assassin's Creed: Brotherhood “Il solito, grazie.” Almeno per questa piccola porzione di campagna single player, Assassin’s Creed: Brotherhood pare rispettare tale filosofia. Una filosofia assolutamente adeguata, visti gli ottimi risultati dell'ultimo capitolo. Domani mattina avremo comunque occasione di provarlo con mano insieme alle finora sconosciute modalità multiplayer, vera introduzione di questa terza apparizione del franchise. La nostra speranza è che ci sia qualcosa di più rispetto quanto visto alla conferenza, e che sul multi giocatore non si finisca per proporre game mode superficiali e poco profondi, un rischio parecchio alto in questi casi. La fiducia nel team di sviluppo è comunque alta.

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