First look Command & Conquer 3 Tiberium Wars

A distanza di quasi 7 anni dall'ultimo Command And Conquer "puro", Weestwood -o quello che ne rimane dopo l'acquisizione da parte di EA- torna su uno dei suo Franchise più ricchi e riusciti.

Command and Conquer è da molti considerato il capostipite dei giochi di strategia in real time, sebbene muova i suoi passi su quelli in precedenza tracciati dai due capitoli di Dune, usciti su PC e computer della classe Amiga una decina di anni fa. Il team di sviluppo a capo dell'ultimo Tiberium War è rimasto in buona sostanza quello del primo C&C, ed il capo del progetto ci ha mostrato con quanta dedizione e cura per i dettagli è iniziata la fase di pre-produzione di questo nuovo capitolo. Prima di tutto è stato realizzato un documento non destinato alla pubblicazione o alla stampa, il cui unico scopo è fornire al team di sviluppo un punto di riferimento per la creazione di ogni elemento del gioco. Un'enciclopedia, insomma, sul mondo di Tiberium Wars (o "bibbia", come è stata definita dagli sviluppatori) ricca di descrizioni, storie, ed illustrazioni, atte a fornire una base credibile
e coerente da cui attingere informazioni, destinata a chi si occuperà di creare personaggi, intrecci narrativi, dettagli tecnici.
Inoltre, sono stati commissionati a due scienziati del Mit alcuni "white paper" riguardanti l’elemento principale del gioco. In pratica è stato chiesto loro di pensare ad una sostanza chimica, il Tiberium appunto, che aggredisca ogni tipo di materiale per convertirlo a livello molecolare trasformandolo in Tiberium stesso. Gli scienziati hanno "inventato" le basi chimiche e fisiche di questo processo, descrivendone i vari stadi, le relazioni al contatto con alcune sostanze e con materiale geologico e biologico.
Come ha spiegato lo sviluppatore, si tratta di uno sforzo di pre-produzione di altissima qualità, necessario per non lasciare nulla al caso e funzionale alla creazione, all'interno di una pur ovvia fiction, di elementi quanto più possibile realistici.
La storia di Tiberium War è abbastanza originale. Alcune zone del pianeta terra hanno iniziato a subire una trasformazione molecolare: piante, rocce ed animali, vengono aggrediti dalla sopra citata piaga aliena, che attacca ogni organismo ed ogni sostanza, trasformandola in verdi cristalli di Tiberium. Gli studi sullo stato di avanzamento dell’infezione hanno calcolato che entro 120 anni tutta la materia sulla terra sarà trasformata in Tiberium.
Un team internazionale di studiosi cerca dunque di prevenire il fenomeno di conversione del pianeta, con l'aiuto di vari stati, creando così il Global Defence Initiative. Dopo 20 anni di studi dai risultati piuttosto scarsi l’umanità si trova, suo malgrado, a dover convivere con il Tiberium: alcuni stati del sud del mondo iniziano uno studio alternativo delle capacità dei cristalli: in particolare un'alleanza di ribelli ed ex terroristi scopre come sfruttare a livello energetico e tecnologico il Tiberium (ovviamente a proprio vantaggio) e dichiara che esso è un regalo della Terra all'umanità e che la GDI è un'organizzazione criminale che cerca di mantenere in schiavitù il terzo mondo.
Scoppia così una guerra tra le due fazioni, che divide il mondo a metà. Intanto il Tiberium continua ad avanzare. La terra si divide in aree geologiche: rosse, gialle e blu. Nelle zone Rosse è impossibile vivere: sono totalmente consumate dal Tiberium. Le zone Blu, protette dalla GDI, sono ancora incontaminate ed in queste vive ormai una minoranza della razza umana. Le zone Gialle, infine, sono solo parzialmente invase dal Tiberium, ed in esse vive la maggior parte della popolazione mondiale, sebbene l’alto rischio di contaminazione renda l’esistenza degli abitanti non troppo lieta.
Ed ecco l'ultimo tassello della trama di Tiberium Wars: mentre la guerra dilania il pianeta, una razza di alieni interessata alle riserve di Tiberium attacca entrambe le fazioni terrestri.
Come da tradizione, il gioco potrà essere giocato con tutte e tre le fazioni. Si avranno dunque tre dotazioni diverse di armi ed armate, oltre che di installazioni militari e civili. Anche le tre storyline saranno diverse, ma intrecciate tra loro. Il gioco sarà ovviamente strutturato a missioni, ma il comparto narrativo sarà curato e, si spera, avvincente. Dal poco che abbiamo potuto vedere la cura per i filmati di presentazione o di narrazione è di altissimo livello.


Parlando del gioco vero e proprio, siamo di fronte ad un titolo dal buon livello tecnico. Le schede grafiche di nuova generazione vengono ben sfruttate per creare veicoli ed unità estremamente dettagliate e realistiche. Inoltre le ambientazioni possono vantare una qualità mai vista prima: numerosi edifici di varie dimensioni e stili, totalmente tridimensionali e modellati a seguito di un ottimo lavoro di design, che rende ogni struttura verosimile. Ottime le varie fasi di distruzione delle strutture, graduali e graficamente ben implementate.
La classica visuale isometrica permette di ammirare il carattere interamente poligonale di Tiberium Wars, che gode delle ultime conquiste tecniche: ottime le esplosioni ed il sistema particellare, così come le ombre in tempo reale. Discreti gli effetti di superficie sull'acqua e sui vari terreni di gioco.

Il Team di C&C conosce molto bene gli utenti dei suoi prodotti, ed ha deciso di realizzare un intelligenza artificiale che vada incontro ai gusti di tutti. Sarà dunque possibile scegliere tre diversi tipi di AI contro cui combattere: aggressiva, ragionata e bilanciata. Per chi ama giocare di corsa, costruire gli eserciti ed attaccare il prima possibile il nemico, e si aspetta che anche l’avversario si comporti allo stesso modo, la scelta sarà "aggressiva"; per chi preferisce pianificare tutte le fasi di gioco, dalla creazione della base a quella delle strutture circostanti, e giocare per far crescere il proprio piccolo universo accumulando armate in grande numero e varietà, la scelta cadrà sull' IA "ragionata". Infine, l'IA bilanciata avrà un atteggiamento variabile in base allo stile del giocatore umano.
Anche in questo nuovo capitolo di C&C l'obbiettivo finale di ogni missione sarà comunque la distruzione e conquista della base avversaria. Le novità risiedono in quelle che gli sviluppatori hanno definito "sidequest": sostanzialmente sarà sempre possibile lanciare un attacco in massa diretto contro il punto nevralgico delle operazioni nemiche (la main quest), ma sarà estremamente difficile riuscire nell'impresa senza prima aver completato alcuni task secondari, ad esempio la distruzione di un laboratorio di ricerca, di una fabbrica di armi, oppure di una centrale elettrica. La decisione sulle modalità d’attacco è lasciata totalmente in mano al giocatore, che avrà dunque la possibilità di gestire in maniera del tutto autonoma la strategia d’assalto.
Nuovo punto di forza di Tiberium Wars sarà l'estrema reattività delle unità controllate dal giocatore, assieme ad una precisione nell'esecuzione dei comandi mai raggiunta prima d'ora.
Infine non esisterà più un numero massimo di unità controllabili, sebbene il gioco limiti “naturalmente” l’accrescimento degli eserciti con una definita quantità di risorse. In ogni caso, visto che la creazione di unità e strutture è strettamente correlata alla disponibilità di Tiberium, sarà possibile attendere la crescita di nuovo materiale per poter aumentare le fila del proprio esercito.