First look Desperados 2: Cooper's Revenge

Lo chiamano Il Monco...

First look Desperados 2: Cooper's Revenge
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  • Sai di chi sei figlio, tu?


    Mesi di ritardo, notizie date col contagocce, addirittura dubbi sull’effettivo sviluppo del titolo: non si può dire che Desperados 2 Cooper’s revenge abbia avuto una facile gestazione, il che è strano, vista la notevole validità del primo capitolo. Difficoltà a parte, infatti, l’esordio western della Spellbound era sicuramente un titolo degno di nota, capace di unire le particolarità della serie Commandos all’immortale ambientazione di un selvaggio west molto più ispirato a Sergio Leone piuttosto che alla realtà storica (il che non è affatto un male), e fu in grado di riscuotere un notevole successo di critica e pubblico. Prima di gettarci nel vivo dell’articolo descrivendo le impressioni avute su una prima prova del titolo, è necessario ricordare quali particolarità sono state promesse per far spiccare questo titolo dalla massa degli strategici-tattici: la prima e più importante innovazione è data dalla possibilità di passare in qualsiasi momento da una modalità strategica con visuale a volo d’uccello ad una inquadratura alle spalle del personaggio selezionato, molto più utile in caso di prolungati scontri a fuoco. Novità non da poco, e non certo l’unica: anche la tanto rinomata modalità “azione rapida”, che permette di registrare una serie di azioni predefinite per coordinare il movimento di più personaggi è stata interessata da diverse migliorie (è finalmente possibile impostare ad un personaggio l’opzione di sparare su chiunque lo attacchi). Ma bando alle chiacchiere e alle promesse: caricate la colt, è giunto il momento di gettarsi nel vivo dell’azione!

    Perché...un uomo come te...?

    Da quel poco che si è potuto vedere dalla versione testata in questa sede, Desperados 2 sarà in grado di rispettare tutte le dichiarazioni e le premesse. Non è una frase di circostanza, ne bieco servilismo, ma la pura verità: l’ambientazione è rimasta invariata, i personaggi, dal protagonista (che ora ha ancor più di prima l’aria del duro alla Clint Eastwood) al più scalcinato dei banditi, rimangono caratterizzati alla perfezione in base alle tipologie da sempre viste nei capolavori di Leone e nei fumetti di Tex. In questa nuova avventura vedremo il miglior cacciatore di taglie di sempre, John Cooper, impegnato nell’ardua missione di vendicare la morte di suo fratello, da lui trovato torturato da un gruppo di banditi nel capannone di una città. Nella versione da noi provata è stato possibile testare sul campo l’ampia varietà di situazioni e metodi diversi con cui si possono eliminare i fuorilegge, utilizzando le diverse abilità di tre dei personaggi principali: John in persona, la sua fidanzata Kate O’Hara e il cinico Doc Holiday, figura ispirata apertamente all’attore Lee Van Cleef (il cattivo!). La missione da noi giocata ci vedeva proprio impegnati nella difficile impresa di raggiungere il fienile dove i banditi tenevano chiuso il fratello del protagonista. La modalità strategica a volo d’uccello non ha subito eccessive modifiche rispetto al passato: prenderete il controllo dei personaggi tramite l’utilizzo del mouse e potrete assegnar loro le azioni da compiere, tenendo sempre d’occhio la direzione delle ronde in modo da far sparire un nemico alla volta con discrezione e silenzio. Tuttavia, mentre nel primo capitolo essere scoperti durante l'azione furtiva era sinonimo di morte certa, ora non è più così: tramite la pressione del tasto tab, infatti, si prenderà direttamente il controllo del personaggio, trasformando Desperados in un gioco d’azione in terza persona: sparatorie, possibilità di accucciarsi, pallottole che ci ronzano in testa e nemici che ci bestemmiano dietro in messicano; tutto vissuto in prima persona e non più dall’alto. L’effetto è sicuramente positivo, anche se allo stato di sviluppo della nostra preview l’IA nemica era un po’ da riguardare. Attenzione però a non pensare di poter superare i livelli sparando a tutto ciò che si muove: l’approccio alla Doom non paga quasi mai e il numero di colpi che potrete subire prima di portare i vostri saluti a Satanasso (come direbbe Tex) è assolutamente esiguo, prova ne è che sarà possibile anche dalla visuale in terza persona utilizzare le diverse mosse speciali dei personaggi, anche se la loro implementazione si rivela momentaneamente di difficile gestione (un tasto per ogni abilità, quando un menù alla swat 4 sarebbe stato sicuramente più intuitivo). Ottima la ristrutturazione delle “azioni rapide”, che permettono ora di precalcolare fino a 5 movimenti diversi da eseguire in rapida successione, dando origine a scene assolutamente cinematografiche: vedere Cooper che molla un diretto alla mascella di un avversario e, prima che il compagno di questi possa rendersi conto di ciò che succeda, estrarre la colt fulminandolo all’istante, mentre Doc spara sui nemici accorsi sentendo la detonazione. Bello davvero.

    Un vaso ming usato come sputacchiera

    Quanto la giocabilità ci ha lasciato con un’ottima impressione, tanto l’aspetto grafico ci ha perplessi: nonostante gli ambienti siano abbastanza dettagliati e presentino molti richiami “cult” del western (non poteva mancare il covone portato dal vento) tanto le skin dei personaggi apparivano spoglie e le stesse texture, tanto dei modelli umani quanto degli immobili, non sono state in grado di convincerci della loro validità. Le stesse animazioni dei personaggi appaiono granitiche e poco naturali, quasi fossero i robot di guerre stellari piuttosto che agili e scattanti pistoleri. Anche la IA necessita, dal canto suo, di qualche piccolo ritocco: i nemici si rivelano infatti troppo lenti nelle reazioni, con un campo visivo esageratamente ridotto (neanche avessero i paraocchi) e con gravi disturbi nell’udito: è capitato infatti che 3 banditi, distanti meno di una ventina di metri dal luogo di un’accesa sparatoria, continuassero a fumare e chiacchierare mentre i loro compagni venivano spediti in pacchetto famiglia a “spalare carbone all’inferno”. Tuttavia, se questi aspetti saranno corretti nella versione finale del prodotto, tutti gli amanti del western potranno finalmente avere il gioco definitivo sulla vecchia frontiera dopo la delusione di GUN (e non scordiamoci che c’è anche Call of Juarez in arrivo).

    Desperados 2: Cooper's Revenge A prima vista non possiamo ancora sbilanciarci su Desperados 2. Dire che sarà in grado di soddisfare le aspettative non significa infatti essere sicuri che si rivelerà il capolavoro che potrebbe essere, anche se non sono certo i difetti presenti in una versione beta a decidere le sorti di un titolo. Allo stato attuale dello sviluppo Desperados è un titolo giocabile, molto divertente, capace di mescolare la tatticità di Commandos alle frenetiche sparatorie di Hidden & Dangerous e ben calato nell’atmosfera della sua pittoresca ambientazione. Se la grafica e soprattutto la IA subiranno quelle piccole modifiche che servono per farle salire sopra la media, saremo davvero al cospetto di un titolo da mantenere per parecchio tempo sui nostri hard-disk. Qualunque sia la sorte di Desperados 2, non dovremo aspettare molto per conoscerla: l’uscita del titolo è fissata all’imminente 27 Aprile!

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