First look Dungeon Hero

Acerrimi nemici o simpatiche macchiette?

I goblin sono senza ombra di dubbio alcuni gli esseri più rappresentativi di tutto il bestiario del genere fantasy: sono brutti, deformi, con la pelle grinzosa e la faccia deforme; sono sporchi, sono stupidi e sono cattivi. Ma sono anche le creature più buffe e demenziali che si possano trovare in giro, tanto che, soprattutto in ambito videoludico, da nemici di basso livello i goblin stanno diventando improbabili coprotagonisti di diverse produzioni: da Dungeon Keeper al più recente Overlord, passando fra un The Horde e Goblin Commander, i malvagi folletti si sono ritagliati un posto nel cuore di tanti giocatori grazie alla loro carica di ironia noir unita alla cronica incapacità di organizzarsi in un vero e proprio esercito in grado di sbaragliare le forze del bene. Ad arricchire questo filone ecco arrivare Dungeon Hero, titolo in fase di lavorazione presso gli studi della britannica Firefly Studios (software house autrice della serie di strategici Stronghold) e previsto per la primavera del 2009 su Xbox 360 ed Home Computer. Nel gioco, il compito principale del protagonista sarà difatti quello di addentrarsi nelle cittadine sotterranee costruite dalle spietate tribù dei goblin, fino a distruggere le roccaforti interrate della malefica fazione Red Eye, aiutando quella che sembra invece una più pacifica comunità di mostriciattoli, la tribù Gold Star.

Nuove concezioni e soliti proclami

Niente altro è stato rivelato in merito alla trama che sta alle spalle di questo Dungeon Hero (si è accennato solamente alla guerra fra tribù goblin per la supremazia sul mondo sotterraneo che abitano), diversi interessanti particolari sono stati detti e mostrati durante l’EIEIO 2008, l’annuale ed originale manifestazione (che fa il verso al ben più rinomato E3) di Gamecocks.
Dal punto di vista del gameplay, l’ultima fatica di Firefly appartiene al ricco filone degli action con componente RPG: il nostro alter ego digitale dunque andrà in giro per le desolate lande sotterranee armato di tutto punto, adempiendo alle più disparate missioni assegnateci dai nostri mandatari. Man mano che ci addentreremo nel gioco (e mano a mano che la nostra fida arma bianca avrà fatto strage di avversari) avremo la possibilità di spendere i punti esperienza acquisiti per facilitarci la vita ed acquisire delle nuove abilità: sotto questo punto di vista i Pr della software house hanno speso gran parte della presentazione del loro titolo mostrando un corposo Skill Tree, il cosiddetto albero delle abilità lungo il quale ci muoveremo per incrementare il bagaglio tecnico del nostro mercenario, comprendente quasi trecento fra tecniche di combattimento (armi bianche, contundenti o lotta a mani nude) ed arti magiche, e grazie alle quali potremo rendere più facile il nostro pellegrinaggio.
C'è poi da sottolineare che in alcune fasi di gioco potremo contare sull'aiuto dei guerrieri Gold Star: nel mondo di gioco saranno presenti quattro fazioni principali, e quella appena citata sarà una fedele alleata, che spesso garantirà supporto bellico per assediare le roccaforti nemiche. Non è stato dichiarato se alcune abilità dello skill tree permetteranno di gestire un manipolo di uomini sempre più corposo, o ancora se il giocatore potrà controllare direttamente gli atteggiamenti del Party alleato.

Secondo aspetto sul quale sono state focalizzate le attenzioni da parte degli sviluppatori inglesi è stato quello dell’impostazione data al mondo che ci circonderà in questo Dungeon Hero. Secondo i Firefly, il grandissimo problema da loro riscontrato in tutti gli action-rpg usciti sinora sul mercato è quello di avere dei dungeon (letteralmente "labirinti", vale a dire i livelli di gioco) assolutamente privi di senso e nei quali il giocatore altro non fa che andare avanti a testa bassa affettando tutto quello che gli si para di fronte e depredando le casse del tesoro nascoste nei più reconditi anfratti. Per risolvere questo annoso difetto gli impavidi sviluppatori stanno lavorando alacremente per ricreare nel loro Dungeon Hero un mondo persistente e reale, nel quale immergerci ed interagire con tutti gli altri personaggi non giocanti, siano essi alleati oppure nemici. A parziale conferma di questa affermazione è stato mostrato (tramite una demo) uno scorcio del mondo sotterraneo, nello specifico la cittadina della tribù goblin alleata Gold Star: dormitori, quartieri ricchi e poveri, improvvisati ospedali da campo e poco credibili menestrelli sembrerebbero muoversi con una più che discreta naturalezza nei meandri della planimetria, dando così delle buone speranze per un’effettiva realizzazione delle succitate intenzioni dei ragazzi di Firefly.

Tempo al tempo

Decisamente “sub-judice” qualsiasi affermazione riguardo quel che concerne il lavoro svolto sotto il profilo strettamente tecnico: la demo mostrata al pubblico infatti era tratta da una delle prime beta del gioco e per questo motivo ancora altamente incompleta. Ad un primissimo sguardo abbiamo comunque potuto notare dei modelli poligonali già discreti e con una sufficiente presenza di particolari come finiture delle armature, orecchini, anelli e persino alcune cicatrici; sullo stesso livello sembrano assestarsi anche le architetture e la caratterizzazione della città goblin. Di contro però c’è da sottolineare come il design generale scelto sia piuttosto classico e privo di particolari distintivi che potrebbero avere scarso mordente sul pubblico (lo stesso protagonista sembra essere circondato da quell’alone di "già visto" che pesa anche su altre produzioni simili). Nulla infine è stato detto in merito alla longevità del titolo ed a possibili inclusioni di modalità multiplayer, siano esse cooperative piuttosto che competitive.