First look Folks Souls: Forgotten Legend

Mistero e magia nella verde Irlanda

First look Folks Souls: Forgotten Legend
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Disponibile per
  • PS3
  • Talento inespresso

    Dopo il deludente Genji, Game Republic cerca di riscattare la propria immagine riaffacciandosi alla ribalta della scena videoludica con l'ambizioso e promettente Folks Soul. Sin dalle prime battute appare evidente come il talentuoso team di sviluppo (formato da ex dipendenti Capcom) punti molto sull'originalità delle scelte stilistiche e concettuali alla base del nuovo progetto per uscire dall'anonimato nel quale erano stati relegati dalle ultime produzioni.
    Non a un caso, durante l'ultimo evento organizzato da Sony, Folks Soul è riuscito a ritagliarsi uno spazio di riguardo - nonostante la presenza di produzioni ben più blasonate - accattivandosi le simpatie degli astanti facendo leva proprio sulla curiosità suscitata dall'intrigante concept offerto: uno strano action rpg ambientato fra le atipiche lande irlandesi. In un mondo fiabesco, sospeso fra mito e leggenda, in cui fanno capolino bizzarre creature, lì batte il cuore di Folks Soul, la nuova possibile rivelazione di casa Sony.

    Tra storia, miti, leggende

    Folks Soul (già noto come Folkore) vive sullo slancio di un originalità creativa sempre più rara nell'asfittico e monotono panorama videoludico attuale. Ambientato nella verde ed incantata Irlanda affondando le sue radici nella tradizione popolare del luogo; è questo l'aspetto peculiare del titolo Game Republic, il quale non si limita a rielaborare i vari miti e leggende per fornire una escamotage narrativo diverso dal solito, ma li integra attivamente nella struttura del gameplay come andremo a vedere.
    Dal Piccolo Popolo, ovvero i superstiti delle antiche Divinità (esseri favolosi, mostri, e creature benevole tramandate dall'antico credo animistico), ai Taidshee, spiriti che vivono in uno stato intermedio tra la vita e la morte (condizione in cui sono tenuti da un motivo particolare, quale un dovere, una vendetta da compiere, o un obbligo da estinguere), dai fantasmi (originati da un affetto troppo vivo, presenti come una larva che accompagnerà l'esistenza dell'essere amato), ai Folletti che radunano le anime dei morti affinché non vengano trascinate nelle tenebre dai demoni. Persino Lemerick, modellata sulle fattezze della reale Limerick, conserva tutte le caratteristiche di riferimento del mito, ovvero la presenza di una cinta di ruderi in cui vengono radunate le anime dei morti in attesa del Giudizio Universale.
    Ed è notevole la cura per il particolare che Game Republic ha impiegato anche in dettagli che potrebbero risultare irrilevanti ai fini ludici; le delicate farfalle luminose che svolazzano attorno ai protagonisti ad esempio non sono un mero elemento coreografico ma un preciso riferimento alla tradizione: i morti che compaiono come falene sono destinati a godere della felicità eterna (si ricorda l'usanza Irlandese di ammonire i bambini che danno la caccia alle farfalle, con la frase: "come fai a sapere che non si tratta dell'anima del nonno?"). Una favola interattiva.

    Il Piccolo Popolo

    Nonostante la sua durata esigua, la demo rilasciata nello store giapponese ha comunque fornito dettagli piuttosto interessanti sulle meccaniche di gioco addotte per l'occasione da Game Republic. La storia prende il via dalla ridente cittadina di Lemerick, splendido borgo affacciato sul mare circondato dalla verde campagna irlandese, in cui la giovane protagonista torna dopo la morte della madre avvenuta anni prima. A gettare un ombra lugubre ed inquietante sul tutto la scoperta che il ritorno verrà propiziato da una misteriosa lettera scritta dalla defunta alla figlia. Dopo una breve introduzione (nella versione finale integrata con filmati in CG) che getta qualche dettaglio in più sulla psicologia dei due protagonisti, ci verrà offerta la possibilità di scegliere con quale personaggio affrontare l'avventura, se nei panni della fragile Ellen o impersonando il tenebroso Keats allo scopo di offrire una trama da gustare seguendo punti di vista alternativi, sebbene complementari. In seguito alla conoscenza dei nostri spiriti guida, uno spaventapasseri per Ellen ed uno spettro per Keats, verremo trasportati in una dimensione alternativa - il Netherworld - dal quale principierà il gioco vero e proprio.
    L'impatto iniziale è stupefacente: Folks Soul lascia basiti per lo stile delle sue ambientazioni tra il fiabesco e l'onirico, un tripudio di luci scintillanti e colori accesi; ancor più notevole la caratterizzazione delle varie creature che incontreremo modellate seguendo lo stile utilizzato da Tim Burton nelle sue produzioni animate (Nightmare Before Christmas e La Sposa Cadavere). E saranno proprio queste bizzarre creature a costituire il fulcro del gameplay. Dotati della capacità di catturare l'anima dei mostri sconfitti, Ellen e Keats possono richiamarli in qualunque momento servendosi dei loro poteri e delle loro abilità: in questo modo potremo evocare una creatura in grado di generare uno scudo energetico da usare a nostra protezione, oppure servirci di un demone dall'elevata aggressività da scagliare contro i nostri nemici.
    I due protagonisti inoltre sembra facciano affidamento su una serie di creature diverse. Ad esclusione dei due mostri sopra descritti comuni ad entrambi, i due si avvalgono di demoni esclusivi dalle abilità e dagli attacchi differenti. Ciò lascerebbe presagire la una diversificazione abbastanza notevole degli stili e delle tecniche di combattimento, che potrebbe riflettersi in una ulteriore ramificazione dell'avventura con stages personalizzati. Non a caso nella demo appariva preclusa ogni possibilità di iterazione con l'ambiente circostante, facile ipotizzare che azioni contestuali siano legate alla sottomissione di particolari creature.
    Da segnalare infine l'interessante utilizzo del pad con il quale "pescare" le anime dei mostri sconfitti: dopo averli storditi opportunamente è possibile agganciare (premendo R1) lo spirito del malcapitato demone "strattonandolo" al di fuori del corpo, agitando ritmicamente il sixaxis. Operazione la cui complessità varia in base alla forza spirituale della creatura da soggiogare: un'altra intrigante idea da valutare nella pienezza della sua attuazione.

    Il reame sconosciuto

    Da questo punto di vista l'ultima produzione dei Game Republic non convince pienamente. Se il lavoro di character design sfiora vette d'eccellenza ragguardevoli, se il Netherworld si mostra pregno di una magica atmosfera ovattata, altrettanto non si può dire per la sua realizzazione tecnica.
    Allo stato attuale di produzione il gioco denuncia location avare di particolari, alquanto spoglie, e dalla morfologia sin troppo semplicistica: di fatto abbiamo attraversato enormi prati colorati privi di qualsia struttura architettonica degna di nota. I protagonisti invece risultano caratterizzati da un discreto dettaglio grafico (con vestiti punteggiati da ricami e orpelli vari) ma risultano afflitti da animazioni - in taluni casi - davvero poco convincenti, le quali si esplicano in una serie di movenze dall'aspetto rigido e poco naturale (ad esempio durante la "camminata" o nel passaggio ad un andatura più sostenuta).
    Ciò che però realmente necessita di profonda revisione è il sistema di inquadrature il quale tende ad una regia virtuale schizofrenica che spesso rende incomprensibile l'azione, proponendo primi piani di Ellen e Keats nel pieno della battaglia. In definitiva la demo tradisce in pieno il suo status di "work in progress" presentando tutta una serie di difetti, che si auspica, vengano corretti e sistemati nella versione definitiva. Attendiamo fiduciosi.

    Folks Souls: Forgotten Legend In definitiva Folks Soul si rivela un prodotto dalle potenzialità immense, capace di stupire ed ammaliare per la sua atmosfere originale. Se il gameplay verrà sviluppato opportunamente potremo trovarci di fronte alla "sorpresa" dell'anno, altrimenti il rischio (assai elevato invero) è quello di avere l'ennesimo action/beat em up monotono e ripetitivo. In attesa di conferme o smentite seguitiamo fiduciosi lo sviluppo di questo intrigante titolo.

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