First look Grand Theft Auto 5

Grand Theft Auto, quinto atto!

First look Grand Theft Auto 5
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • SteamDeck
  • Lo scalpore mediatico che Rockstar è in grado di creare attorno ad ogni suo nuovo prodotto, grazie alla sua fama ed al suo modus operandi davvero unico ed inimitabile, è a dir poco ineguagliabile. Poteva quindi la softco statunitense mancare l'appuntamento per il "lancio" del primissimo trailer di Grand Theft Auto V? Assolutamente no. Milioni di spettatori, dopo l'annuncio di qualche giorno fa, si sono messi comodamente in attesa delle 17:00 di quest'oggi (ora italiana) per gustarsi il primo sneak peak in assoluto del già attesissimo GTA V. E stavolta, dobbiamo dirlo, Rockstar ha stupito anche noi. Noi della stampa che agli eventi siamo abituati, che da una ditta "abbottonata" come R* ci aspettavamo pochissimo materiale, ci siamo ritrovati con un-minuto-e-trentacinque-secondi ricchi di materiale da commentare.
    Nelle varie community online, stracolme di appassionati che non hanno esitato nemmeno un secondo a riguardarsi centinaia di volte ogni frame, spuntano già migliaia di ipotesi, di idee, di fantasie. Noi di Everyeye, prima di tutti, vogliamo fare un pò d'ordine, senza lesinare qualche opinione personale, figlia anche della nostra esperienza con il pluripremiato brand made in USA.

    Who’s that man?

    I primissimi istanti di questo trailer danno subito un'infarinatura di base riguardo al protagonista principale e ai risvolti narrativi e sociali di questo Grand Theft Auto. La voce narrante -si suppone quella del protagonista- tenta di spiegare il motivo del suo trasferimento da una località imprecisata allo stato di San Andreas (location oramai chiara per GTA V - ma ci torneremo dopo n.d.r.); dice "probabilmente per il clima...o per quell'atmosfera magica che si vede nei film". Aggiunge che le sue intenzioni erano quelle di ritirarsi da "quello che faceva", diventare per una volta un brav'uomo, un normale padre di famiglia. Veder crescere i suoi figli come una famiglia normale, una di quelle che si vedono alla televisione.
    Già da questa prima parte, basandoci anche sulle immagini in sottofondo, ci sembra di intuire che il protagonista è qualcuno che, in qualche modo, conosciamo. Ci parla di quel "qualcosa" che faceva utilizzando amichevoli intercalari e parlandoci in prima persona come a volerci dire "è per questo che sono di nuovo qui, che ci re-incontriamo". Tutto fa pensare (almeno a noi, personalmente) ad un ritorno del mai troppo amato Tommy Vercetti, considerando che il cinquantenne che si vede persistentemente in quattro o cinque frammenti di video gli somiglia. E considerando anche la sua data di nascita (1951 secondo la Wiki di GTA) e la coerenza delle affermazioni riguardo al trasferimento ed al desiderio di cambiar vita. Nel trailer, tuttavia, vengono mostrati per diversi tratti anche altri personaggi; un aspetto che potrebbe far pensare, per la prima volta, ad una trama articolata attraverso differenti punti di vista, magari legati a diversi protagonisti dei capitoli della saga (qualcuno, per esempio, ha visto in uno degli ispanici spesso inquadrati, il buon vecchio CJ).
    Ciò che accomuna i nostri eroi è sicuramente la voglia di riscatto tanto cara alla Rockstar negli ultimi anni (GTA IV, Red Dead Redemption...), che sfocia però, inevitabilmente, in un ritorno al crimine. Il trailer mostra infatti la banda al completo nell'intento di rapinare quella che sembra a tutti gli effetti una banca.
    I temi plausibili, ma sempre ricollegabili al precedente, sono comunque moltissimi: pensando al ritorno degli alter-ego di diversi episodi della saga, possiamo pensare al filo conduttore del crimine stesso, che accomuna personaggi tanto diversi tra loro. O addirittura generazioni diverse: tra i vari "protagonisti" inquadrati c'è infatti una chiara differenza d'età, dalla quale potremo inferire un'ulteriore tematica (o sottotematica): cosa spinge generazioni diverse e vite diverse, nella società moderna, a delinquere? Si tratterà di sete di potere? (la voce narrante, dopotutto, ammette di essersi "comprato una bella casa"), di incapacità di reagire? , di esigenza? o del "passato che ritorna"? La parte narrata, dopotutto, si chiude con la voce fuori campo che al desiderio di essere un buon padre e passare le giornate in relax con i figli aggiunge "però poi sai come vanno queste cose".
    Tante domande e tanti dubbi, che non scalfiscono comunque la certezza di una caratterizzazione psicologica che, pur mantenendo una certa linearità con le tematiche care a Rockstar, appare subito determinante e centralissima nelle vicende che faranno da sfondo a questo quinto capitolo. Ci sentiamo, a questo proposito, di rispondere a chi si pone interrogativi su un'eventuale personalizzazione. Nonostante nel corso del trailer si vedano richiami a palestre (manifesti), diversi fast food e tatoo/piercing shop, non crediamo nell'idea di un alter-ego personalizzabile (si scadrebbe nella "vuotezza" di CJ).

    Location & Beyond

    La vera protagonista, in ogni GTA che si rispetti, è però sempre stata l'ambientazione. Questo quinto episodio non fa eccezione. Per l'occasione si torna nello stato di San Andreas (le auto lo riportano chiaramente sulla targa), con la sicura presenza di Los Santos (e Vinewood), di San Fierro e di una nuova città chiamata Los Puerta, a nord di Los Santos a quanto è possibile giudicare dai cartelli stradali. Un nuovo mix di tutta la California, dunque, per molti una delle "regioni" più belle della terra. Il trailer mostra chiaramente il lungomare di Venice Beach, la collina di Hollywood e l'inconfondibile skyline della downtown losangelina. Si vedono anche uno degli inconfondibili ponti della baia di San Francisco (probabilmente non il Golden Gate) e delle pompe per l'estrazione del petrolio, che fanno pensare all'inserimento di una parte desertica ripresa dal vicino Nevada (proprio come nell'originale San Andreas). Infine possiamo notare una famigliola in escursione montana, in quello che sembra essere l'entroterra californiano verso nord, con tanto di bellissimi parchi naturali (o, almeno, noi lo speriamo).
    Aldilà delle ispirazioni architettoniche e strutturali il trailer mostra anche la classica cura di Rockstar nel riprodurre nei minimi termini qualsiasi location, rendendola al contempo viva. Basta ri-osservare un paio di volte il filmato in questione per notare come scorre la vita in città, con le ragazze che fanno jogging sul lungomare di Venice; prostitute e spacciatori ispanici nei bassifondi della Downtown, sciatti e malfamati esattamente come quelli reali, e contrapposti alle mastodontiche ville delle lucenti Hills. Ma anche agricoltori che curano frutteti, coppiette che passeggiano romaticamente sulla spiaggia (con tanto di cane al seguito - il che ci fa supporre, finalmente, l'introduzione degli animali) e molte altre chicche che i più attenti non potranno non notare. Una ricchezza di particolari che non lesina nemmeno più di qualche innesto dissacrante, come da tradizione. Vediamo, ad esempio, un homeless chiedere "Need Money for Beer", aggiungendo al cartello che almeno lui non racconta str***ate; o un baldo giovane guidare una moto d'acqua marchiata "Speedophile 2000". Lo stile generale, infine, ricorda l'epoca moderna; forse non il presente ma quantomeno un periodo collocabile in questi ultimi cinque/dieci anni.
    Diversi indizi anche per quel che riguarda eventuali aspetti del gameplay, basato principalmente -come al solito- su sparatorie e guida (prevista a quanto pare su quattro e due ruote e anche su acqua con moto d'acqua e -possiamo pensare- anche barche). Si vedono, in primo luogo, campi da golf e palestre all'aperto, che fanno pensare (come già si accennava) a varie attività collaterali. La regia, poi, si sofferma su un proprietario che sta mettendo in vendita la sua casa, il che può farci pensare, in linea di continuità con Vice City e San Andreas, al ritorno delle proprietà in vendita, forse anche imprese dato che a più riprese si lascia spazio ai numerosi cantieri edili presenti in città (sui quali indugia anche lo sguardo del protagonista). E, infine, vengono inquadrate diverse tipologie d'aeroveivolo, dal jet privato al caccia da combattimento, passando da un bimotore intento a spargere del diserbante (addosso a ignari agricoltori) ed un elicottero da turismo (nei primissimi istanti). L'immaginazione in questo caso può volare veramente lontano, lasciandoci immaginare missioni a bordo di aerei, grazie ai quali sorvolare le meravigliose ambientazioni che verranno create per noi dai ragazzi di Rockstar North (nonché ad altre città con aeroporto come Las Vegas). Viaggiando ancora più in là, e tornando alle escursioni montane, alle coppie in spiaggia, alla ginnastica mattutina ed al jogging possiamo pensare addirittura ad un ritorno delle complesse meccaniche di fidanzamento ed appuntamenti con le ragazze (o con mogli e figli dato il tono dell'introduzione). Ma preferiamo fermarci qui e lasciare a voi il compito di viaggiare con la fantasia in quello che potrebbe essere un Meltin Pot delle più amate feature viste da Vice City in poi, per un addio alla corrente generazione che, con l'incombere del 2012, sembra sempre più vicino.

    Hollywood style

    E parlando di generazioni ludiche non si può non chiudere con un'analisi tecnica del trailer, che si presenta carico di tutte le capacità registiche fenomenali che hanno da sempre contraddistinto la softco newyorchese, pur al netto di una modellazione/texturizzazione non troppo dissimile (a occhio) a quanto mostrato già da GTA IV. Pulizia e ricchezza di dettaglio non si discutono, così come non si discute il perfetto taglio registico che sembra poter prendere la produzione, ricco di fantastici panorami ma anche d'azione adrenalinica, proprio come in una produzione hollywoodiana. Ma la ricchezza di particolare (davvero impressionante) deve cedere il fianco ad una realizzazione dei volti che pare, per ora, leggermente meno definita rispetto a Red Dead Redemption (tanto per fare dei paragoni "in casa"). Ma non sarà certamente questo aspetto a gettar ombra su un comparto che sembra in grado di offrire ad ogni angolo un grido di stupore, con le luci della downtown che si mescolano ai colori caldi delle zone desertiche e mostrano una fantastica e sfaccettata cartolina soprattutto riprese dall'alto. Con il bello torna anche il meno bello, ed ecco infatti mostrarsi qualche collisione ed animazione poco convincente, come al minuto 01:02, quando dal Tequi-la-la (un locale) un'avventore viene sbattuto fuori, cadendo a terra in maniera del tutto innaturale, o qualche texture non troppo convincente, nei pochi close up del filmato. Ancora una volta, però, tutto scema di fronte ad una città viva e pulsante, che respira e trae beneficio da una colonna sonora (di cui per ora abbiamo sentito un brano) davvero promettente. Odgens' Nut Gone Flake, tratta dall'omonimo album degli Small Faces (datato 1969), sembra l'accompagnamento perfetto per questo trailer: un "moderno" ricordare gli anni '70 che si sposa benissimo con le soleggiate panoramiche e con le scorribande sulle freeway. Un'ode, inoltre, a quello che ci pare un netto riallacciarsi a Vice City ed al suo protagonista, che personalmente abbiamo adorato come il miglior Grand Theft Auto di sempre.

    GTA 5 Abbiamo voluto andare a ruota libera, sprigionando sensazioni e considerazioni che questo sorprendente trailer ci ha fatto balzare alla mente. Grand Theft Auto V si presenta davvero bene, con una delle ambientazioni più amate (rivisitata da una Rockstar forte dell’esperienza del quarto capitolo) ad unirsi -a quanto pare- ad uno dei personaggi più amati di sempre. Inutile dire che da ora in poi la ricerca al minimo dettaglio che possa far capire qualcosa di più è aperta, per quello che sospettiamo possa rivelarsi uno dei GTA più vasti e completi di sempre.

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