First look Jonathan Kane: The Protector

Prima Preview di Jonathan Kane: The Protector

First look Jonathan Kane: The Protector
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  • Pc
  • E' bello constatare come in periodo di crisi, malgrado le difficoltà, ci sia ancora qualcuno che si lanci in progetti nuovi senza nessun tipo di garanzia di successo. Questo è il caso di Gingerbread Studio, casa di sviluppo indipendente di Dallas, Texas, non nuova nella produzione di videogiochi, ma alla sua prima esperienza con una produzione "next-gen". Motyr II, The Mark e Paddington Bear, le loro precedenti creazioni, non sono mai riuscite a guadagnarsi l'attenzione di pubblico e critica, a causa della loro qualità non proprio eccellente. Che The Protector, sparatutto tattico in uscita sul suolo americano a breve, possa essere il loro trampolino di lancio per il successo?

    Un po' di storia

    Scarlet Vengace, un'associazione terroristica di squilibrati, è alla ricerca di un antico potentissimo manufatto azteco, allo scopo di utilizzare il suo enorme potere per eliminare la pace dal mondo. Purtroppo per loro l'unica persona che conosca la locazione del potentissimo manufatto è una bellissima archeologa americana di nome Jennifer Guile, che dovranno ovviamente rapire per raggiungere i loro scopi. Qui interveniamo noi, che alla guida del nostro alter ego Jonathan Kane: Il Protettore, dovremo impedire il rapimento della dolce pulzella, salvare il mondo e salvarci la pellaccia.

    Agente Segreto,ma non troppo

    Se la trama non si discosta molto dalla solita routine dei film d'azione di serie B, dovrebbe invece farlo il gameplay, che promette combattimenti sanguinosi e scene stealth di prim'ordine. Il nostro buon Jonathan, infatti, avrà a disposizione un arsenale degno del miglior Rambo in circolazione, composto da svariati mitragliatori, pistole, granate, fucili e qualunque cosa vi venga in mente in grado di uccidere qualcuno. A lui complementare abbiamo invece Jennifer, certamente meno dotata di Jonathan con le armi, ma non certo meno efficace. Infatti, grazie alla sua figura esile ed agile, è ottima per infiltrazioni e azioni stealth degne del miglior Sam Fisher.
    In cosa differisce, quindi, questo Jonathan Kane: The Protector da mille altre produzioni similari?
    Gli sviluppatori promettono un mondo completamente interattivo dove ogni cosa può essere, con la adeguata potenza di fuoco, distrutta. il mondo di Jonathan Kane infatti è interamente gestito da un engine fisico molto efficiente, che, a detta degli autori, svilupperà situazioni tanto realistiche quanto spettacolari.
    Tutto questo non ha solo scopo coreografico visto che i nostri eroi potranno sfruttare il mondo circostante per nascondersi o proteggersi dietro qualunque cosa, grazie ad un sistema di cover automatizzato efficientissimo, che strizza l'occhio al lavoro di casa Epic (Gears of War).
    Qualora però si voglia passare all'azione FPS più pura, possiamo abbandonare la visuale da third person shooter a favore di una in prima persona, per sbizzarrirci in sparatorie senza regole e senza pietà.
    Jonathan e Jennifer (d'ora in poi J&J) si ritroveranno a combattere tanto nemici umani quanto nemici dalle forme mostruose, presi di peso dalle raffigurazioni religiose Inca e Azteche. Grazie ad un engine che suddivide ogni parte del corpo in zone differenti, J&J potranno per esempio ferire un avversario alla mano, in modo che perda l'arma, oppure alle gambe, in modo da limitarne le capacità di movimento; oppure direttamente al cranio, in modo da provocarne la morte istantanea. Gli avversari, in ogni caso, non saranno solo carne da macello alla mercè della nostra furia omicida: saranno gestiti da una IA, a detta degli sviluppatori, molto evoluta, che permetterà loro azioni molto realistiche: se sotto fuoco pesante cercheranno di nascondersi dietro il più vicino riparo, oppure, se in numero superiore a noi, cercheranno di aggirarci e ucciderci senza farsi scorgere. Addirittura, se un avversario dovesse trovarsi alle strette, non si farà problemi a prendere in ostaggio un passante ed utilizzarlo come scudo umano, intimandoci di cessare il fuoco.

    La grafica non è tutto, ma è pur sempre qualcosa

    Il comparto tecnico non è il punto d'eccellenza del gioco di casa Gingerbread. I modelli dei personaggi, sia quelli dei protagonisti sia dei non, non vantano una gran quantità di poligoni e risultano il piu' delle volte spigolosi e piuttosto approssimativi. Il comparto texture, inoltre, non mette certo in mostra texture in alta risoluzione, anche se il livello qualitativo è comunque sufficiente. Abbastanza buoni sono invece gli effetti particellari e gli effetti di bump mapping e di bloom, mai esagerati e ben calibrati. La palette cromatica risulta piuttosto azzeccata, proponendo colori abbastanza accesi e credibili, che bene si adattano ad un comparto grafico che nasconde la sua povertà tecnica con un art design che richiama quello del lavoro dei Free Radical, Time Splitter.
    Ancora non ci è consentito vedere filmati di gameplay, ma dalle poche fonti disponibili il comparto animazioni non sembra particolarmente ricco, e sembrerebbe proporre modelli usati nella scorsa generazione di console.
    Fortunatamente in soccorso a delle animazioni probabilmente non eccelse viene il tanto blasonato motore fisico del gioco, che si propone di gestire effetti di Ragdoll realistici, cercando di non scadere in macabre posizioni che spesso vediamo in produzioni anche High Budget.

    Jonathan Kane: The Protector Jonathan Kane: The Protector si propone come un ibrido tra un TPS e un FPS che punta sull'immediatezza di gioco, la varietà del gameplay ed un motore fisico che promette miracoli. Purtroppo il comparto tecnico lascia un po' a desiderare, e in tutta onestà troviamo azzardato proporre un titolo con un comparto grafico da inizi Next-Gen nel 2009 inoltrato. Il titolo, comunque, è un ottimo diversivo per gli amanti del genere.

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