First look Let it Die

Grasshopper sta sviluppando un violento free-to-play in esclusiva per Playstation 4

First look Let it Die
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  • PS4
  • Dimenticate Lily Bergamo, la sua avvenente protagonista e quella sceneggiatura concepita da Suda-51 al gate di un aeroporto lombardo. Così almeno ci piace pensare!
    Cancellato o meglio dirottato, ora si fa chiamare Let it Die. E' sempre esclusiva Playstation 4, ma sarà proposto come Free-to-play: business model assolutamente nuovo per Grasshopper Manufacture, ma sul quale il nuovo publisher Gunho ha costruito il proprio impero.
    Difficile pensare che il titolo apparso fugacemente alla Conferenza pre-E3 di Sony sia lo stesso che aveva anticipato lo scorso Tokyo Game Show: non c'è più traccia della bella protagonista, né della metropoli asiatica e neppure del mecha contro il quale combatteva. Date piuttosto il benvenuto a mazze chiodate, coltelli da macellaio, fogne e atmosfera da Mahunt.
    Un titolo dalla preponderante componente online e diretto esclusivamente a Playstation 4 nel 2015. Scoprite qualcosa di più nella nostra anteprima!

    Death cancel everything, except the truth

    La morte in mantello nero e falce ricurva raggiunge il logo di Let it die su di uno skateboard. E' l'unico strappo allo stile ironico tipico di Grasshopper durante il breve trailer che ha introdotto la prossima opera di Suda 51. Un trailer cupo e tenebroso, un po' in live action un po' in grafica del gioco. Un target render più che una vera dimostrazione del gioco, anche perchè la componente multiplayer che sarà al centro dell'intero prodotto è appena presente.
    Recenti notizie fanno riferimento ad un multiplayer asincrono, dove non si sfideranno contemporaneamente altri giocatori, bensì i loro "ghost", dati immagazzinati sui server del gioco e digeriti per la partita corrente: il funzionamento del sistema, e di questa enorme "Death Cloud" -come la chiama Suda- è tutto da confermare, anche se una simile struttura ha fatto la fortuna di un altro titolo nipponico quale Dark Souls!
    Il gameplay prende in prestito il gore e la violenza fine a sè stessa, propria del controverso Manhunt di Rockstar e di Mad World di Platinum: mazze chiodate, coltelli da macellaio, pistole, balestre e fucili da cecchino sono solo alcune delle armi a disposizione dei killer-per-necessità assoldati dalla software house nipponica. All'interno di arene buie e cupe, ricavate in malsani condotti fognari o metropolitani, i giocatori in carne ed ossa dovranno lottare, uccidere per sopravvivere. Oltre ad oggetti contundenti ed armi da fuoco, immaginiamo sarà possibile sfruttare in modo non convenzionale lo scenario e quindi ad esempio affogare un avversario sott'acqua dopo averlo colto di sorpresa da dietro.

    Da quel poco che ci è stato permesso di vedere saranno premiate le combo e le uccisioni concatenate, mentre il confronto tra due avversari umani (se ci sarà: Suda non è stato molto chiaro a riguardo), potrebbe essere più che altro risolto in base ai rispettivi livelli di esperienza e dai danni possibili dall'arma impugnata. Ciò da un lato significa che la scelta di quali strumenti di morte equipaggiare è fondamentale, e lo sarà parimenti il loro upgrade e la customizzazione: il trailer insiste in maniera molto evidente proprio sul graduale aumento di potenza del proprio arsenale. Insomma, che l'abilità spiccia del giocatore sia secondaria, rispetto alla mera potenza dell'arma impugnata, magari acquistata con soldi veri? Come al solito è in agguato il forte timore del pay-to-win, anche se è Sony la prima a voler fare di Playstation 4 un ambiente confortevole, eccitante e competitivo per i free-to-play. Avere un titolo come Let it Die in esclusiva significa sopratutto che sarà attentamente monitorato dal publisher, che ne farà un probabile portabandiera.

    Let it Die Con un piccolo ma significativo trailer, Sony e Grasshopper Manufacture hanno svelato un titolo free-to-play diretto in esclusiva a Playstation 4. Si chiama Let it die ed è un omaggio multiplayer alle atmosfere metropolitane e cruente di Manhunt: uccisioni con armi non convenzionali, sfruttamento creativo dell'ambiente come strumento di morte, crescita del personaggio ma sopratutto delle armi (con lo spettro del pay-to-win). Cosa chiedere di più? Forse non aver concesso all'elegante Lily Bergamo un trattamento a colpi di accetta!

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