First look Monster Hunter Portable 2

La stagione di caccia su PsP si apre a Febbraio 2007

First look Monster Hunter Portable 2
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    Giorni di grandi novità al Tokyo Game Show. Mentre spopolano notizie più piacevoli e sollevanti riguardo a Ps3, le software house di tutto il mondo presentano la loro line-up di titoli per il prossimo anno. Tra queste l’inaffondabile CAPCOM che, oltre alla demo di Devil May Cry 4, ha mostrato al pubblico l’adattamento al formato portatile di Monster Hunter 2, produzione che ha esordito con grande successo sul mercato nipponico proprio in queste settimane. Il suddetto titolo, com’era prevedibile viste le politiche commerciali di Sony, verrà sviluppato su PsP con il nome di Monster Hunter Portable 2 e sarà disponibile in oriente a partire da Febbraio 2007, raccogliendo la difficile quanto pesante eredità di Monster Hunter Freedom che, nonostante la sua comprovata validità, aveva ingenuamente peccato in uno degli aspetti fondamentali della minuta console, il gioco di massa, fortemente penalizzato da un’opzione multiplayer mutilata ed inspiegabilmente limitata alla sola rete locale. Quali saranno le intenzioni di Capcom stavolta?

    CACCIATORI SI DIVENTA, NON SI NASCE

    Sfortunatamente non sono molte le informazioni in grado di fornire un’idea globale di questa nuova uscita. Quel che è certo è che si tratterà, ancora una volta, di un porting del noto MMORPG (acronimo di Massive Multiplayer Online Role Play Game) uscito per Ps2, ambientato in un mondo sterminato e primitivo, in cui la lotta alla sopravvivenza è talmente spietata da non ammettere errori. Il concept originale dunque rimane invariato, continuando a riproporre come tema di fondo la concezione di una società rurale piuttosto semplice, basata sulla raccolta, la pesca ed, ovviamente la caccia.

    In linea di massima ci si aspetta una struttura di gioco molto simile a quella già vista in Monster Hunter Freedom, composta da svariate missioni che vedono come obiettivo principale quello di catturare o uccidere la bestia preistorica di turno, che sia un imponente mammifero o un gigantesco drago dall’alito infuocato, utilizzando armi e strategie diverse tenendo conto delle caratteristiche psicofisiche dell’animale e della morfologia del territorio. A tale proposito, pare saranno previste delle classi aggiuntive al momento sconosciute, ma facilmente identificabili grazie al tipo di arma in dotazione: oltre al classico connubio di spada e scudo, affiancato da lancia e balestra per le lunghe/medie distanze, faranno infatti capolino nuovi strumenti di offesa più massicci e potenti come, ad esempio, enormi mazze di legno e mastodontici archi dai dardi esplosivi. Il valore aggiunto di queste innovazioni rimane tuttavia sconosciuto perché, allo stato attuale, risulta impossibile capire se risulti di una variazione concretamente significativa o se costituisca una mera illusione di diversificare il modus operandi del personaggio che si andrà a scegliere. Per quanto riguarda le opzioni di personalizzazione potete stare tranquilli poichè, considerato l’eccellente esempio delle passate edizioni, è altamente improbabile che Capcom faccia un passo indietro ma, al contrario, farà di tutto per mettere il giocatore nelle condizioni di selezionare, entro i limiti delle combinazioni prestabilite, le peculiarità fisiche ed estetiche del proprio alter-ego.

    Come avveniva nella precedente produzione, questo secondo capitolo portatile avrà come centro nevralgico un villaggio, al quale ritornare regolarmente per rifornirsi di oggetti, riposare nella propria capanna, rifocillarsi ed intraprendere una delle varie occupazioni che compongono il gameplay, siano esse di importanza vitale o puramente accessorie. Non sono ancora trapelate informazioni a riguardo ma, a giudicare dal trailer, oltre alle cruciali battute di caccia collettiva, saranno presenti numerose subquest ed attività opzionali come il cimentarsi in prove di abilità e forza (es. sfidare un altro guerriero a braccio di ferro) o addirittura farsi cambiare acconciatura da un raffinato coiffeur, vale a dire un adorabile micio appartenente al popolo dei Felyne, razza introdotta a partire dalla prima versione handheld allo scopo di cucinare succulenti pietanze dagli effetti miracolosi. Il loro ruolo all’interno di questo titolo non ha ancora trovato una collocazione precisa ma si presume che, almeno a livello teorico, un’applicazione così gradevole come quella della Cucina non venga del tutto abbandonata ma al limite, modificata o affiancata ad altre ugualmente stimolanti.

    Dal punto di vista tecnico, continua a trovare conferma l’inarrivabile bellezza degli scenari, liberamente percorribili ed esplorabili in tutta la loro vastità e suddivisi tra lande desolate, montagne impervie, spiagge tropicali, foreste incontaminate, deserti sconfinati, cime innevate, tetre paludi, specchi d’acqua cristallini e molto altro ancora. Il tanto annunciato assortimento di location, lascia supporre un’altrettanto elevata quantità e qualità di fauna da cacciare: fortunatamente, sembra che saranno presenti le creature più disparate (alcune addirittura mai viste) i cui tratti distintivi saranno assolutamente aderenti alla zona geografica di appartenenza.

    L’unica notizia veramente fondata di questo sequel è costituita dalla modalità multiplayer tramite connessione Ad Hoc, alla quale potranno collegarsi fino a quattro giocatori all’interno di una rete locale. Tra le mancanze più sentite di Freedom, come si accennava in premessa, vi era senz’altro l’assenza della quasi doverosa opzione Infrastruttura che stavolta, a detta degli sviluppatori, verrà utilizzata per scaricare e condividere contenuti extra (es. nuove mappe) lasciando un enorme vuoto circa la possibilità che questo tipo di connessione venga sfruttato per un fine molto più utile e sostanzioso: il gioco di rete

    Monster Hunter Freedom 2 Troppi interrogativi si frappongono tra l’emissione di vaghe ipotesi ed un giudizio quanto più verosimile. Ora come ora Monster Hunter Portable 2 non sembra offrire nulla in più rispetto al suo predecessore ma la strada che intercorre tra lo sviluppo e la concreta realizzazione è ancora lunga e quello che oggi sembra una certezza, domani può rivelarsi una falsità. Certo, negare di trovarsi di fronte ad un ottimo titolo non sarebbe veritiero poichè l’impressione che si tratti di un buon prodotto è molto forte e, visti e considerati i precedenti della serie, facilmente concretizzabile. Inutile dire che, a sostegno di questa tesi ci sono solamente le immagini ed il trailer mostrati in occasione del TGS e che, trattandosi di un titolo attualmente in lavorazione, è difficile prevedere il risultato finale.

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