First look Resistance:Fall of Man

Resistance: Fall of Man fa bella mostra di se in una doppia fila di postazioni, all'interno dell'abbagliante padiglione Sony.
Il nutrito numero di Stance e' reso necessario non solo per l'interesse del pubblico verso uno dei probabili Launch Title Ps3, quanto per la presenza di due diverse "built" (un livello in ambiente esterno ed uno in strutture chiuse), e per la possibilita' di testare il comparto Multiplayer di Resistance.

Il Playtest di Everyeye comincia dal livello all'aperto, lo stesso mostrato durante la Press Conference pre-E3. In effetti la demo appare identica a quella presentata al pubblico lo scorso 8 Maggio, se non fosse per la presenza di un HUD dinamico. Il primo impatto con Resistance e' assolutamente positivo: il colpo d'occhio della produzione Insomniac e' assai piacevole, nonostante lo sviluppo sia completo solo al 30% (con riferimento solo alla demo in oggetto, non all'avanzamento generale del progetto, di cui non e' dato sapere).
L'ambiente di gioco e' quello di una citta' devastata dal conflitto: le costruzioni dilaniate dai bombardamenti, le strade divelte e trincee di fortuna organizzate praticamente ad ogni angolo.
Molte esplosioni si susseguono repentinamente su schermo, lasciando scie di fumo che permane sulla scena. Il pulviscolo pesante e grigio della guerra puo' quasi essere respirato, tanto sembra concreto. Poi iniziamo a muovere i primi passi, ed il titolo rivela la sua impostazione di base a livello di gameplay. Resistance e' un First Person Shooter piuttosto classico: il sistema di controllo prevede l'utilizzo dei dorsali per le funzioni di fuoco primario e secondario, dei trigger per accucciarsi e cambiare arma. Il lancio delle granate e' affidato al tasto O, mentre un piccolo salto puo' essere effettuato alla pressione del pulsante X. Prendere familiarita' con i controlli non e' tuttavia cosi' semplice, a causa di un HUD non troppo comprensibile. Sappiamo che ancora non si tratta del design definitivo, e speriamo che questo aspetto venga migliorato.
I primi contatti con i nemici ci permettono di scoprire la varieta' dell'equipaggiamento. Le armi a disposizione spaziano fra quelle terrestri e aliene: ricordiamo che Resistance e' ambientato negli anni '50, in un contesto non poco fantascientifico. L'ipotetica invasione aliena che la terra subisce, oltre a costituire un perfetto setting "narrativo", offre dunque una tipologia di armamentario estremamente vasta. Oltre ad una sorta di assault rifle e ad un fucile a pompa, il primo dotato di lanciagranate come fuoco secondario, nella demo del caso il portagonista puo' recuperare un fucile ad impulsi che, come seconda funzione di fuoco, ha quella di lanciare (e rimuovere) un Marker verso cui si dirigeranno tutti i proiettili esplosi. Anche le granate ssono presenti in diverse tipologie.

Muovendosi dalla prima postazione, ci spostiamo verso la seconda demo, che presenta una sezione di gioco ambientata all'interno di un edificio. Il comparto grafico in questo caso mostra piu' incertezze. Non tanto per la qualita' delle texture o per la fluidita' (30 frame per secondo rimangono costanti in ogni situazione), quanto per una meno dettagliata modellazione degli oggetti, che risultano un poco "distaccati" dalla locazione. Inoltre, si fa pesante la quasi totale assenza di interattività: gli elementi sensibili sono pochi, e reagiscono secondo parametri non realistici.
Resta tuttavia validissima la caratterizzazione dell'ambiente di gioco: cupo, sporco, quasi malato. Poco meno interessante invece il lavoro di design degli avversari: da questo punto di vista le minacciose creature intraviste nel trailer dell'E3 2005 (ancora il gioco era nominato I-8) erano ben piu' adatte.

Il comparto multiplayer di Resistance rivela una sorpresa non poco gradita: durante il gioco di gruppo il titolo muove a 60 Frame per Secondo. La tendenza dei First Person Shooter e' solitamente contraria: se anche la fluidita' del comparto Single Player risulta stabile, per la maggior parte degli sparatutto il calo e' vistoso quando la CPU si trovi a gestire un maggior numero di utenti. Non sappiamo dire, attualmente, se sia la diversa data di rilascio delle due demo ad influire sulla fluidita', oppure l'arena di gioco del Deathmatch, di dimensioni assai ridotte rispetto alle ambientazioni degli altri livelli.