First look Speed Racer

Provate le versioni Wii e DS del racing ispirato al film dei Fratelli Wachowski

First look Speed Racer
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Ringraziamenti e Premesse

Innanzi tutto, è d’uopo un ringraziamento alla divisione della Warner Bros. Entertainment Italia per averci permesso di passare alcune piacevoli ore in compagnia della sua nuova creatura/avventura, che vedrà la luce il prossimo mese (9 maggio) insieme alla controparte cinematografica diretta dai fratelli Wachowski: Speed Racer, per Wii e per DS.
Quello su cui abbiamo avuto modo di mettere le mani in anteprima è un racing game dal ritmo frenetico, ispirato ad una serie che, però, non ha mai riscontrato grande successo in Italia, o quantomeno in Europa, nel passato.
Negli anni settanta la serie animata prodotta dalla Tatsunoko, da cui l'imminente film trae ispirazione, è stata infatti un oggetto di culto tanto in Giappone quanto in America, ma non è riuscita ad imporsi allo stesso modo sulla cultura nostrana.
Sarà in grado quest’ultima incarnazione di risollevare le sorti di questa saga? Basterà il film a far innamorare la massa tanto da indurla a rivalutarla, o, ancor prima, ad informare della sua esistenza?

Uno sguardo generale: ambientazione e versione Wii

La versione videoludica di Speed Racer pesca a piene mani dall’ultima produzione dei fratelli creatori di Matrix, la quale a sua volta si ispira liberamente al famoso anime di Tatsuo Yoshida conosciuto come Go Go Mach 5.
I fratelli Wachowski hanno seguito molto da vicino lo sviluppo di questo gioco, interessati soprattutto a far sì che il team di sviluppo (Sidhe Interactive) riuscisse a riprodurre fedelmente lo stile estetico che caratterizzerà il loro ultimo film.
Il risultato visivo è di grande effetto: la velocità, il susseguirsi di colori psichedelici, il design dei modelli delle auto e delle piste (alcune veramente lunghe), che ai più esperti del settore non potranno che ricordare quelle viste nei vari episodi di F-Zero, sono caratterizzati ottimamente e restano sempre fedeli alle controparti impresse su celluloide in quanto a caratterizzazione; il gioco, provato su un 42'' LCD collegato in component con la bianca console Nintendo, per quanto fascinoso non è tuttavia esente da difetti. Anzi la realizzazione tecnica risulta mediocre.
Nonostante i 60fps, che restituiscono un certo senso di velocità, è impossibile passare sopra a problemi quali una grande quantità di scalette o dei contorni poco definiti sia per quanto riguarda le auto sia per quanto riguarda le piste: per un giudizio completo e più accurato su questo aspetto, però, rimandiamo il tutto a quando potremo provare Speed Racer su di una TV di dimensioni più ridotte e più "compatibile" col Wii che, è risaputo, non da il meglio di se colegato con LCD di grandi dimensioni.
Il gioco ci permetterà di intraprendere, attraverso l'uso di 20 differenti personaggi e di diverse vetture per ciascuno di essi, l'arte del "Car-Fu", ovvero l'utilizzo della nostra macchina da corsa come una vera e propria arma per danneggiare i nostri avversari. A rendere ancora più "emozionante" l'esperienza di gioco provvedono apposite pedane, disseminate nella pista, che aumentano ulteriormente la nostra velocità, oltre ad un boost attivabile in qualsiasi momento a discrezione del giocatore e alla possibilità di esibirsi in spettacolari quanto cinematografiche evoluzioni.
Ovviamente, non abbiamo potuto testatare tutti i piloti presenti. In particolare, hanno attirato la nostra attenzione il giovane ed aitante protagonista, Speed Racer, ed il suo diretto antagonista Racer X. All'attesa, cruciale "prova su strada", entrambi si sono però dimostrati abbastanza simili da non lasciare intravedere profonde differenze di gameplay fra l'uno e l'altro.
Per quanto riguarda il sistema di controllo, punto focale di tutte le produzioni che vedono luce su Wii, il lavoro svolto dai programmatori sembra funzionare egregiamente. Tenuto il Wii Remote in posizione "stick" (orizzontalmente fra le due mani) ci basterà piegarlo a guisa d'un vero volante per curvare nella direzione desiderata. Premendo una delle quattro estremità della croce direzionale ed abbinando a questa pressione uno scossone del Wiimote si potranno eseguire le temibili mosse di "Car-Fu" a disposizione dei piloti. Difficile in questo caso sbagliare, la rivoluzionaria periferica Nintendo si presta molto bene a vivacizzare il gameplay, seppur il suo uso, in questo caso, non faccia certamente gridare al miracolo o alla rivoluzione.
Le opzioni presenti nella versione provata (apparentemente una versione molto vicina a quella che si troverà in commercio) sono ridotte al minimo indispensabile. Una modalità multiplayer fino a 2 giocatori ci consentirà di sfidare amici in gare singole, oppure potremo intraprendere un vero e proprio campionato selezionando ad inizio gara la lunghezza desiderata dei circuiti che affronteremo: è possibile cimentarsi quindi sia in competizioni di pochi attimi che in lunghe galoppate, di una decina circa di minuti per pista. In single player sarà possibile completare 4 differenti tipologie di competizioni (fra cui una modalità "mirror" delle piste), operazione necessaria prevedibilmente per sbloccare nuovi personaggi o vetture.
Tuttavia, la presenza delle poche modalità a disposizione e forse l'eccessiva linearità del gameplay (a quanto appurato è "impossibile" uscire dalla pista) non ci hanno dato una buona impressione del titolo in esame. Sembrano essere sufficientemente appassionanti solo per un giocatore occasionale o per spensierate partite multiplayer con amici o famiglia: difficilmente invece un giocatore scafato potrebbe trovare spunti adeguati per assicurare una solida longevità al prodotto o quantomeno per giustificarne l'acquisto.
Sarebbe stata un'aggiunta gradita, ad esempio, la presenza di qualche modalità online, o di un multiplayer per 4 giocatori, ma tant'è... ci si deve accontentare del tacito supporto all'ultima pseudo-periferica lanciata da Nintendo, l'alloggio-volante per Wiimote: WiiWheel.

Versione DS

Anche nella versione DS il gioco mantiene parte dell'adrenalinica velocità che lo contraddistingue. Le piste colorate ed i modelli poligonali contribuiscono a renderlo grazioso dal punto di vista estetico e abbastanza ben fatto dal punto di vista tecnico, per quanto abbiamo potuto osservare.
La croce direzionale, com'è ovvio, serve per indirizzare la nostra auto sul tracciato, mentre per usare le tecniche di "Car-fu" dovremo premere con buon tempismo un pulsante che comparirà sopra l'auto dei nostri avversari e quindi premere un secondo pulsante a tempo con le indicazioni che compariranno a schermo.
Il titolo quindi non fa alcun uso profondo del touch-screen, nessun uso del microfono o di altre funzionalità di Nintendo DS ad eccezione della connessione in locale ad altri DS, per scatenarsi con amici in funambolici gran premi.
Non abbiamo tuttavia potuto appurare in quanti giocatori è possibile accedere a questa modalità. E' inoltre presente un'opzione per giocatore singolo simile a quella presente su Wii, ma con meno opzioni.
Come nella versione destinata alla console sorella maggiore di casa Nintendo, anche la versione DS sembrerebbe sprovvista di una modalità online... scelta che anche in questo caso risulterebbe abbastanza discutibile, visto che avrebbe indubbiamente contribuito a costruire un'esperienza di gioco più profonda e duratura.
Tirando le somme, la versione DS sembra un surrogato della versione principale sviluppata su Wii, nonostante ciò sulla piccola console a due schermi il risultato è più apprezzabile in termini di realizzazione tecnica.

Curiosità

La macchina da gara di uno dei piloti disponibili, Trixie, è stata disegnata in via esclusiva per il gioco dagli stessi filmaker di Speed Racer. Inoltre, le voci dei principali protagonisti (Speed Racer, Racer X e Trixie) sono le stesse degli attori del film (Emile Hirsch, Matthew Fox, Christina Ricci)

Speed Racer Speed Racer il Videogame fa della sua semplicità e del suo stile, catturato direttamente dall'immaginario dei fratelli Wachowski, i suoi punti di forza. Luci ed ombre però si stagliano per minare il successo di questo gioco: la veste stilistica ammicca ai player di vecchia data, ammicca ad un pubblico core, e per questo potrebbe scoraggiare i giocatori più occasionali in cerca di esperienze di gioco "leggere". Il gameplay lineare, forse troppo, invece è decisamente (e volutamente) proiettato a soddisfare questa seconda categoria d'utenti, lasciando probabilmente a bocca asciutta chi si aspetta un'intensità da cardiopalma. Di certo, il prezzo ridotto con cui verrà commercializzato sarà un punto a suo favore. Non ci resta che aspettare l'8 maggio per trarre le conclusioni.

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