First look The Golden Compass

Mondi magici e giovani eroi....ancora??

First look The Golden Compass
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Fenomeno (troppo) diffuso

    Libri Fantasy per grandi e piccini sembrano essere diventati grandi fonti di ispirazione per gli studi di sviluppo americani che, forse un po' a corto di immaginazione, ripropongono sulle nostre amate console i vari Harry Potter, Lord Of The Rings, Eragon, Narnia e chi più ne ha più ne metta.
    Il risultato finale, quando non si tratta di una mera operazione commerciale (diciamo il 15-20% dei casi), è accettabile, se non addirittura buono o discreto ma, indipendentemente dalla qualità, il successo economico è quasi assicurato: pensate solo a quanti ragazzini desiderino interpretare il piccolo maghetto occhialuto e capirete.
    Sull'onda di questa “mania” di trasposizione anche SEGA si appresta ad infilare le sue minute manine nipponiche in pasta, affidando a Shiny Enterteinment lo sviluppo di The Golden Compass: primo della trilogia cartacea “His Dark Materials” scritta dall'inglese Philip Pullman e pubblicata nel 1995.
    Recentemente New Line Cinema, già protagonista del successo cinematografico di Lord Of The Rings, ha ben pensato di portare nelle sale anche la trilogia di Pullman, presentandone in anteprima, nell'appena conclusosi festival di Cannes, un breve scorcio.
    Il gioco, in uscita probabilmente in periodo natalizio, seguirà la trama presentata nel film e sarà disponibile, con le varianti del caso, per Nintendo Wii e DS, Microsoft Xbox360, Sony Playstation 3, PSP e Playstation 2 e PC.

    Il background narrativo è sinteticamente riassumibile in poche righe.

    Lyra Belacqua, l'11enne protagonista, frequenta con discreto successo il Jordan College di Londra; un giorno lo zio, Lord Asriel, le svela alcuni preziosi segreti custoditi da generazioni dalla sua famiglia, rivelandole l'esistenza di misteriose particelle dorate chiamate “Golden Dust” dotate di magici poteri.
    Asriel rimane molto vago e poco dopo parte in un lungo viaggio a nord, verso le lande polari, lasciando su di se e sul suo cammino un fitto alone di mistero che incuriosisce la piccola che, nonostante tutto, decide di continuare normalmente la sua vita fino alla definitiva rottura dell'equilibrio iniziale: il rapimento dell'amico Roger.
    L'eroina si affida quindi alle sapienti mani del preside della scuola che sembra sapere molto più di quel che da a vedere e che, oltre ad “istruirla” su quelli che sono i rapitori di Roger: i misteriosi Gobblers, le fa dono di una sorta di bussola dorata (The Golden Compass prende il nome proprio da questo artefatto) capace di rivelare la verità e sulle vere intenzioni delle persone che la circondano.
    Con questo prezioso oggetto e l'aiuto di Pantalaimon (Pan), un folletto/demone manifestazione della sua anima e capace di trasformarsi in diversi animali e Lorek, un gigantesco orso polare munito di una speciale armatura, Lyra si cimenterà nell'avventura più grande della sua vita, nell'intento di salvare l'amichetto imprigionato tra i ghiacci più terribili.

    Déjà vu?

    La meccanica di gioco di The Golden Compass è piuttosto semplice e sembra, per quanto ne sappiamo finora, non aggiungere nulla al classicismo del mix platform, action e puzzle-solving dei vari Harry Potter ed affini.
    Durante gli 11 livelli caratterizzanti l'intera avventura potremo vestire, a nostro piacimento, i panni di Lyra, Pan e Lorek, in maniera tale da risolvere nel migliore dei modi ogni situazione di gioco: ci saranno combattimenti dove la forza dell'orso sarà indispensabile per incassare i colpi e mettere KO in fretta i nemici, delicate fasi esplorative dove sarà essenziale sfruttare al meglio la capacità di Pan di trasformarsi in un topo piuttosto che in un insetto o in un gatto e ci saranno, infine, diversi enigmi da risolvere e segni da interpretare grazie alla preziosa “bussola” si Lyra.
    Nel tentativo di rivolgere il gioco ad un pubblico sempre più vasto fatto soprattutto di bimbi è stato dato molto più peso agli scontri e all'esplorazione optando per una scelta diversa dal solito e sicuramente apprezzabile da molti: per portare a termine l'avventura non sarà strettamente necessario risolvere gli enigmi che via via ci verranno proposti, enigmi che avranno l'unica funzione di farci scoprire segreti, informazioni ed eventuali potenziamenti utili per completare l'avventura in maniera più agevolata.
    Rimane da determinare come verranno implementate queste caratteristiche: un cattivo bilanciamento potrebbe portare ad un'eccessiva facilità di completamento, tanto da ridurne consistentemente una longevità che, considerata la tipologia di gioco, non potrà certo essere elevata; al contrario la difficoltà troppo elevata e il conseguente bisogno di risolvere gli enigmi di cui sopra potrebbe portare, alla lunga, ad un'esperienza frustrante.
    Per rendere più interessante il “pacchetto” i game developer hanno promesso che verranno rese esplorabili tutte le location del film in aggiunta alle molte altre già pensate, in esclusiva, per il gioco, e verrà dato particolare peso ai personaggi interpretati -nella pellicola- da Nicole Kidman e Daniel Craig (il neo James Bond); non bastasse, alcune indiscrezioni vogliono una sorta di intreccio tra la trama del videogame e quella del film che, in qualche modo, si completeranno a vicenda: in questo interessante caso possiamo solo sperare che non esca un flop alla “Enter the Matrix”.
    Nulla ancora è stato rivelato al proposito di una possibile modalità multiplayer. In ogni caso, è difficile riuscire a cocepire un'opzione per il gioco in rete davvero significativa e determinante in un titolo di questo genere.

    Alla cieca

    Per quanto riguarda il comparto tecnico non si sa ancora nulla: sono state mostrate pochissime immagini e nessun video-footage in game o niente che gli somigli. Ciò che possiamo estrapolare dalle parole dei programmatori è una connotazione particolarmente tendente al fantasy di tutte le ambientazioni, con un uso piuttosto marcato di spettacolari effetti luce e particellari.
    Naturalmente non possiamo certo valutare questi parametri o esprimere commenti senza aver visionato qualche demo: dalle foto (screenshot?) emerge solo la vastità delle ambientazioni e la cura con cui sembrano realizzate, cura che non pare essere stata profusa altrettanto marcatamente nella modellazione dei personaggi poligonali, in apparenza troppo semplici o, se vogliamo, stilizzati.
    Rimandiamo ogni ulteriore considerazione e giudizio ai prossimi mesi quando, con l'uscita della pellicola nelle sale statunitensi, potrebbero essere rivelate nuove indiscrezioni.

    The Golden Compass Per ora The Golden Compass non sembra essere un titolo appetibile, quanto più una semplice trovata commerciale sulla linea della maggior parte dei porting da libri/film a console. Alcune feature legate al gameplay (vedi libertà di scelta), tuttavia, potrebbero ancora riservare qualche sorpresa a prodotto finito, per non parlare del fatto che resta tuttora inesplorata l'intera parte tecnica del prodotto, da non sottovalutare anche solo per la presenza di SEGA in quanto distributore. Conserviamo quindi in un cassetto le poche indiscrezioni concentrandoci sul periodo caldo che le line up Next Gen ci stanno offrendo, ma mantenendo comunque attivi i ricettori per qualunque novità riguardante The Golden Compass.

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