First look Thrillville

Come gestire un parco giochi in cinque facili lezioni

First look Thrillville
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Psp
  • Un "manager" tenta la scalata a Playstation 2

    Trillville è un titolo indubbiamente coraggioso: i cosiddetti giochi "manageriali" fanno parte di quella fetta di mercato a cui gli utenti di Playstation 2 e delle altre console di questa generazione non sembrano particolarmente interessati, ciononostante Lucasarts è prossima a distribuire questo particolarissimo simulatore di Lunapark sia per personal computer che per le due macchine da divertimento marchiate Sony (ebbene si... Thrillville uscirà anche per Playstation Portable...)
    Una battaglia contro i mulini a vento? Forse no: Thrillville contiene alcuni elementi piuttosto "atipici" che lo rendono un po' meno "manageriale" ed un po' più "avventura"...
    Il giocatore veste i panni di uno dei tanti nipoti di "Uncle Mortimer" un geniale scienziato che ha consacrato la sua vita alla creazione di mirabolanti e futuristiche attrazioni da Luna Park e che con le sue idee è riuscito a costruire i più bei parchi di divertimento di tutto il mondo; il buon zio si è rivolto a noi per farsi aiutare a gestire i suoi averi mentre lui è impegnato a sviluppare nel suo laboratorio un progetto super segretissimo... Ovviamente non abbiamo altra scelta se non quella di accettare e di diventare il nuovo direttore di Thrillville, il nuovissimo ed iper tecnologico Luna Park di famiglia...

    Benvenuti a Thrillville!

    Il tutorial che introduce al gioco suddivide gli incarichi che dovremo svolgere come direttore del parco in cinque attività principali: manutenzione parco, costruzione attrazioni, gestione delle finanze, public relations/pubblicità e, per finire in bellezza, collaudo dei divertimenti. Il giocatore dovrà interpretare i gusti e le esigenze dei propri ospiti, soddisfare le loro aspettative, fornire servizi adeguati aumentando quindi la reputazione del parco ed i conseguenti profitti. L'esplorazione di Thrillville ci consente di osservare da vicino i visitatori, intuire il loro stato emotivo ed eventualmente di interagire direttamente con ciascuno di loro. Una semplice schermata definisce l'atteggiamento di un ospite nei confronti del parco sotto analizzandolo da molteplici aspetti, come l'apprezzamento per le attrazioni "soft" o quelle "da brivido", la sua soddisfazione per il cibo servito, per i servizi igienici o per la possibilità di incontrare persone simpatiche.
    Se si vuole ottenere informazioni più precise e dettagliate, oltre a consigli e ad alcune "dritte" su ciò che accade nel parco bisogna creare un rapporto di amicizia, rispetto e complicità con i visitatori, parlando con loro, lusingandoli e passando del tempo con loro, magari sfidandoli in una corsa sui Kart o su una delle altre attrazioni del parco.
    Questi dati possono essere usati per aumentare il consenso del pubblico nei confronti: potremo costruire le attrazioni più richieste, migliorare le condizioni di pulizia del parco (istruendo gli inservienti tramite un simpatico minigioco) motivare maggiormente il personale dell'accoglienza (magari con dei premi produzione) ed aumentare la visibilità del parco lanciando offerte speciali e promozioni.
    La costruzione di una nuova attrazione richiede due ingredienti essenziali: ingenti somme di denaro ed un progetto. Questi due elementi sono strettamente collegati tra loro perchè i ricavi del parco devono essere investiti in un reparto di "ricerca e sviluppo" capace di creare nuove giostre da poter poi costruiere e "far fruttare".
    La quantità di minigiochi disponibili in Thrillville è grande e la loro natura è sufficientemente eterogenea: nel parco possono essere ospitati piccoli autodromi distinti tra loro dalle differenti tipologie di asfalto, che li rendono ideali per essere percorsi con veloci go-kart piuttosto che con quad, 4x4 o futuristiche astronavi; non mancano le "Sooting Galleries", alcune canoniche (con gli oggetti da colpire disposti in linea) altre più simili ad un videogame, in cui il giocatore è proiettato in uno scenario tridimensionale insieme ai suoi nemici (tra quelli disponibili il più riuscito è sicuramente quello ambientato nell'universo dei film horror). In Thrillville è prevista anche la possibilità di costruire anche delle sale giochi: al loro interno si possono ospitare vari titoli di derivazione arcade (c'è per esempio Trojan Quest, un clone di Gauntlet oppure Sparkle Island, un clone di Flicky in cui l'azione è accompagnata dalla colonna sonora di "The Secret of Monkey Island") capaci di regalare qualche minuto di divertimento, ma non molto di più...
    Discorso differente per i party games come il minigolf, il "Saucer Soccer" e l' "RC Wars" che se giocati in compagnia sono davvero spassosi.
    Una caratteristica piuttosto originale di questo Thrillville risiede nella trama stessa del gioco: il buon Dottor Mortimer ha, come in quasi tutti i racconti, un acerrimo rivale: il malvagio Venom Garrison, che eroso dalla rabbia tenta di rubare le brillanti idee partorite dal team di tecnici di Thrillville. Sarà anche questo compito del bravo e volenteroso direttore del parco impedire che i progetti vengano trafugati.

    Tanti contenuti

    Nonostante la sua natura Thrillville appare come un gioco curato sia nei contenuti che nell'apparenza: la breve prova ha evidenziato la profondità del modello di gestione del parco giochi, che prende in esame con cura buona parte degli aspetti più importanti dell'amministrazione di questo tipo di attività senza però risultare pesante poco interattivo. L'esplorazione del parco, il contatto con i clienti, le sfide con gli stessi o con gli amici reali (le attrazioni di Thrillville possono essere affrontate in multiplayer con compagni in carne ed ossa) e lo "Story mode" sono un valido tentativo di rendere questo genere di giochi più consono al mondo delle console. Ci sono molti parchi in Thrillville, più di dieci, ciascuno caratterizzato da un'ambientazione e da attrazioni a tema; anche se realizzate in modo un po' discutibile non si può non osservare che le ambientazioni pullulano di vita: famiglie felici, gruppi di amici, animatori, pagliacci e inservienti animano le vie e le strutture di ospitalità dei parchi; è divertente osservare come le giostre che godono di maggior successo siano anche quelle per cui bisogna fare la fila maggiore prima di poterci fare un giro (e questo potrebbe anche significare che lo staff di quella attrazione necessita di un potenziamento..).
    Anche se incompleto allo stato attuale Thrillville offre un comparto audio davvero azzeccato: all'ottimo parlato (in inglese, ovviamente..) viene affiancata una colonna sonora, diffusa da una stazione radio locale, composta da ballate country e folk godibilissime, capaci di catturare al 100% l'atmosfera di un parco di diverimenti. Promosso a pieni voti anche il Dottor Mortimer, caratterizzato con simpatia sia nell'aspetto (grazie ad un'ottima introduzione in Computer Grafica) che nel parlato, grazie alla verve del doppiatore.

    Thrillville Se Thrillville non avrà successo non sarà di sicuro colpa della mancanza di cura, di originalità o di longevità, aspetti in cui ha tutte le carte in regola per rivelarsi un titolo interessante. La particolarità di questo titolo è la sua vera debolezza, oltre ad una realizzazione tecnica funzionale ma di sicuro non spettacolare; l'idea di arricchire l'esperienza simulativa con trama, minigiochi ed interazione con i villeggianti è buona ma se non implementata a sufficienza potrebbe risultare noiosa nel breve termine. Speriamo vivamente che i molti parchi contenuti nel DVD di Thrillville siano vari, ricchi di minigiochi e di situazioni peculiari che rendano interessanti e stimolanti l'esperienza di gioco, così da poterne consigliare l'acquisto anche a coloro che non vedono di buon occhio un gioco in cui non si spara un solo colpo di pistola..

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