First look Transformers: The Game

One shall stand. One shall fall

First look Transformers: The Game
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Psp
  • The Movie, The Game, The Porting

    Giovedì 22 Marzo il mondo dei videogiochi e il cinema si sono incontrati.
    Activision, da sempre attenta e attiva al mercato dei videogames basati su movie porting, ci ha presentato ben tre titoli scaturiti dalla costola di altrettanti altisonanti film: Spiderman 3, Transformer the Movie e Shrek 3.
    Come cornice dell'evento è stata scelta una sala del cinema Anteo a Milano, location ideale per trasmettere il movie feeling intrinseco nei tre prodotti e per far fronte all'elevato numero di giornalisti accorsi.
    In questa sede ci occuperemo di "Transformers the Game", lasciando gli altri due titoli agli approfondimenti già presenti nel network.
    Per iniettare la giusta dose di adrenalina in vena agli addetti della stampa, Activision ha programmato la presentazione in modo da far precedere a ogni gioco presentato uno o più trailer del film di riferimento.
    Ciò potrebbe essere visto come il tentativo di mostrare allo spettatore la continuità e lo stretto legame fra film e relativo porting, oppure come un malcelato sistema per impressionare tramite le immagini del film e bendisporre per la successiva visione del videogioco. Ai più maliziosi la scelta.

    Genesi

    Nel 2003 è stata lanciata una sonda su Marte.
    Fonti ufficiali riferirono del fallimento della missione a causa di uno schianto inaspettato sulla superficie del pianeta rosso. Così non fu: il governo e la Nasa ottennero le prime immagini della passeggiata su Marte.
    Ottennero anche le ultime: catalogate come segreto di stato, esse mostravano una gigantesca creatura abbattersi sulla piccola sonda scheletrica, la cui unica colpa era un'eccessiva curiosità.
    Poco dopo sul nostro pianeta un meteorite si schianta in aperta campagna. Chaos mediatico.
    L'invasione è iniziata.
    Le forze di terra dell'esercito vengono schierate intorno a questo strano oggetto venuto dallo spazio.
    La caotica spettacolarità tipica dei trailer ci mostra un miscuglio di scene di combattimento tra uomini e macchine robotiche.
    Alcuni sono venuti per difenderci. Molti per distruggerci...
    Terminata la presentazione dei trailer la parola passa alla relatrice che, leggiucchiando informazioni da alcune slides, ci comunica le date di uscita di film e videogioco, separati solamente da una settimana (6 Luglio il film, 29 Giugno il videogioco)
    Come spesso accade in questi casi il lavoro dei programmatori è svolto in stretta collaborazione con l'organico responsabile del film in modo da mantenere continua la linea di collegamento tra queste due forme di intrattenimento. In questo caso notevole è stata la sinergia tra gli sviluppatori e l'ormai famosa ILM (Everyeye ha ottenuto un'intervista esclusiva), responsabile degli effetti visivi dell'opera su pellicola.

    1,2,3...trasformazione

    La coordinazione appena accennata si traduce di fatto in una serie di implementazioni del videogioco atte a rendere immersiva l'esperienza di gioco, riproducendo con fedeltà luoghi, protagonisti e trasformazioni del film.
    Grande attenzione da parte del team di sviluppo è stata ad esempio posta sulle conversioni veicolo-robot dei transformers. "Quantificando ogni aspetto del gioco con percentuale di importanza si può dire che la fetta riservata alle trasformazioni sia un buon 20%".
    Tenendo fede alla regola dell' "anche l'occhio vuole la sua parte", osservare la fluidità e l'immediatezza delle animazioni durante la trasformazioni è una gioia per tutti i fan che da piccoli passavano i minuti prima di riuscire a eseguire la stessa operazione sul complicato modellino giocattolo.
    Le routine di animazione implementate fanno si che la trasformazione mantenga la sua fluidità anche in moto, di modo che se stiamo correndo per fuggire da un pericolo potremo continuare a farlo mentre avviene la conversione in automobile senza il rischio di uno stop che potrebbe esporci all'attacco nemico.

    Gameplay & Tecnica

    Il gioco mostrato era ancora in fase di lavorazione, nonostante la struttura di base fosse già delineata; è stata dunque possibile una dimostrazione di vari livelli, pur privati delle cut scene (realizzate solamente tramite gli scheletri senza texture e colori). Transformers: The Game è sostanzialmente un action game di stampo piuttosto classico, che segue la linea ludica intrapresa per i Tie In ormai dai tempi di Spiderman: The Movie. Si tratta, dunque, di un titolo in terza persona, in cui il gameplay principale è adagiato sull'impostazione da Free-Roaming Game che, discendendo dal succitato prodotto legato all'uomo-ragno e passando per i verdi muscoli di Hulk (Ultimate Destruction), è arrivata persino su Next Gen in quel superman (di scarso livello) che tutti conosciamo.
    La realizzazione tecnica e l'impianto ludico sembrano quindi ereditare, assieme ad una conformazione ben conosciuta, anche molti dei difetti storicamente legati alle trasposizioni cinematografiche.
    Modelli e ambientazioni mostrano una discreta varietà accompagnata da una realizzazione tecnica altalentante.
    L'obbiettivo di offrire al giocatore un mondo vivo e dinamico è parzialmente riuscito.
    Pedoni e veicoli affolleranno le strade ma, almeno in questa versione del gioco non definitiva, mostrano uncomportamento tutt'altro che cosciente, con routine di azione ancorate sul vecchio "fuggi ma solo quando ti stanno per schiacciare".
    Viene da se che tutto ciò abbatte notevolmente il livello di realismo e risulta visivamente frustrante vedere i pedoni "scivolare" via (seguendo sempre la stessa animazione) dalle gambe dei tranformers.
    Buona invece la "reazione" di edifici e oggetti nello scenario.
    Tranformers è un gioco votato alla distruzione totale grazie anche all'abbattibilità di muri, case e cartelli stradali e al possibile utilizzo di ogni oggetto in gioco come arma (alquanto divertente era vedere un Autobot colpire il suo avversario usando un'insegna a forma di pesce spada).
    Ulteriore nota positiva in questo sistema è la possibilità di utilizzo di questi oggetti anche da parte dei nemici, che dimostreranno, durante i combattimenti, una spiccata aggressività utilizzando tutte le risorse in loro possesso per abbattere l'avversario.
    A bilanciare un sistema di intelligenza artificiale fatto di chiaroscuri, i programmatori hanno schierato effetti visivi e ambientali di buon livello.
    L'asfalto e le superfici calpestabili sono caratterizzate da texture di qualità e normal mapping, anche se ci è ignoto il perchè i segni del passaggio dei protagonisti rimangano su ogni superfice eccetto quella del manto stradale; forse una scelta di comodo del gameplay, dettata dal fatto che i crateri rilasciati sull'asfalto non avrebbero dovuto influire sul comportamento delle vetture durante la guida, complicando non poco il lavoro dei creativi.
    Alla base di tutto ciò si pone il motore fisico: gli sviluppatori in questo gioco hanno optato per una riproduzione semi-realistica della fisica.
    Urti di oggetti e abbattimento dello scenario rispondono in modo verosimile alla realtà, mentre il modello di guida e le collisioni con le altre vetture strizzano maggiormente l'occhio all'arcade puro.
    Altra pecca del gioco è la scarsa cura nella realizzazione dei veicoli caratterizzanti il traffico cittadino, la cui varietà si risolve in un numero veramente scarso di vetture diverse.
    La trama, nel susseguirsi delle missioni, ricalca fedelmente l'impianto narrativo del film, eccezion fatta per la modalità che vede i Decepticons come protagonisti: in questo caso ci troveremo con uno scenario alternativo alla storia ufficiale.
    La mappa è molto vasta ed è immediata la sensazione tipica da free roaming che si avverte durante il corso dell'avventura.
    Come da classico del genere avremo anche un riquadro con una minimappa e un sistema di segnalazione degli obbiettivi tramite puntatori luminosi.

    Transformers: The Game La breve dimostrazione a cui abbiamo assistito ci ha consentito di avere un'idea piuttosto completa su quelle che saranno le caratteristiche del titolo. La classica struttura da porting (gioco di medio livello senza particolari innovazioni e con elevata fedeltà alla trama di riferimento) viene leggermente potenziata dalla possibilità del finale alternativo e dal clima da free roaming game, mentre la buona realizzazione dei modelli e delle trasformazioni eleva Transofrmers oltre la soglia minima solitamente confacente ai Tie In. Rimandiamo quindi il verdetto finale in sede di recensione, quando potranno essere dissipati i dubbi sulla realizzazione tecnica generale, sull'intelligenza artificiale, sull'effettiva varietà ed efficacia del gameplay.

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