First look Witches

Le streghe guerriere degli spagnoli Revistronic: sexy, ma poco originali...

First look Witches
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • "Quando le arti oscure regnano e la speranza sembra ormai persa...puoi ancora rialzarti e combattere."

    Dal giorno dell'apparizione delle Orde della Bestia, l'oscurità è calata sulla terra.
    Il mondo è oramai ridotto ad una desolata parodia di sè stesso: le città e tutti gli avamposti della civiltà non sono oramai che un cumulo di macerie, mentre i pochi esseri umani ancora in vita subiscono un destino peggiore della morte, alla mercè delle orribili creature sorte dagli inferi. Sembra così che la razza umana sia destinata ad estinguersi senza speranza. Eppure, proprio nella sua ora più buia, l'umanità ritrova tre eroi che potranno riscattarla: tre streghe guerriere che si spingeranno oltre le proprie possibilità pur di riportare la serenità tra la loro gente. Tre eroine che rispondono al nome di Tempest, Shadow e Fire.

    Carpaccio di orco al tavolo due!

    Queste le (non proprio originali) premesse di Witches, il nuovo gioco della iberica Revistronic in arrivo prossimamente su PC, PlayStation3 ed Xbox 360.
    Il genere fantasy è da sempre uno dei più amati dai videogiocatori e dai fruitori dell'industria dell'entertainment in generale: sono più di vent'anni, del resto, che questo filone accoglie sempre maggiori consensi, spinto spesso da kolossal quali ad esempio Il Signore degli Anelli.
    Nei videogiochi è l'ambientazione più comune per i giochi di ruolo, ma non solo: esempio ne è il recente (e purtroppo deludente) Golden Axe. E proprio col titolo Sega Witches sembra avere più di un'attinenza, sperando tuttavia in una miglior qualità del gameplay.
    Anche Witches infatti è un'esponente della categoria degli Hack'n'slash, ovvero degli action in terza persona dediti in primis al combattimento frenetico contro orde di mostri e avversari di ogni genere. Genere che è rifiorito negli ultimi anni grazie soprattutto al granitico God of War, ma che ha visto tra i suoi esponenti giochi dalle altalenanti qualità come Viking: Battle For Asgard e la serie dei Dinasty Warriors.
    In Witches, come da copione, prenderemo il controllo di un guerriero dedito alla causa della lotta contro il male, e ci lanceremo per i circa 80 scenari del gioco alla distruzione del regno della Bestia, in una quest che in verità non presenta elementi particolarmente originali ma quantomeno sembrano mescolati a dovere.

    L'originalità non è tutto...forse.

    Quello in cui andiamo ad avventurarci, effettivamente, è il classico universo fantastico popolato di orchi, goblin, folletti, letali draghi cattivi e l'immancabile signore del Male sbucato dal nulla ma apparentemente invincibile. Da quanto mostrato finora, nessuna creatura lascia il segno in quanto a caratterizzazione grafica o caratteriale: gli unici modelli davvero curati sono quelli delle protagoniste. Le Witches in questione infatti, ben lungi dall'essere le tipiche streghette dalla lunga veste e dal cappello a punta, ricordano molto più le classiche amazzoni tanto poco vestite quanto abili nella lotta: armate di spadoni a due mani e ascie bipenne, sono decisamente pronte a fronteggiare ogni situazione, forti anche delle distintive arti magiche di cui sono dotate. La prima caratteristica che salta all'occhio è naturalmente la sinuosità delle loro forme: Lara Croft ha fatto scuola oramai, e sempre più spesso assistiamo alla nascita di nuove (e immancabilmente supersexy) eroine videoludiche.
    Shadow, Fire e Tempest si esibiscono in ogni sorta di acrobazia e mossa spettacolare mentre il giocatore le controlla, come novelle principesse di Persia: meno dotate di carisma probabilmente, ma non di fascino. Anche il gameplay non stupisce per niente in quanto a trovate e caratteristiche: si tratta, per la maggior parte del tempo, di far fuori frotte di avversari non particolarmente intelligenti, risolvendo qua e là qualche semplice enigma e cercando di salvare quanti più prigionieri possibile dalle oscure segrete in cui sono incarcerati. Questo fino al raggiungimento di almeno parte degli obiettivi della missione, fino allo scontro con l'usuale "boss" di fine livello. A rendere un po' più varia l'azione di gioco contribuiranno, come oramai d'obbligo, numerosi quick time event (in cui dovrete risolvere enigmi contestuali o semplicemente premere determinati tasti in velocissime sequenze preordinate) e particolari mosse articolari, prese, e cruentissime pseudo "fatality" ai danni delle malcapitate creature che incontrerete.
    La violenza difatti non sembra certo mancare nel titolo Revistronic: sangue che sgorga a fiotti, teste e arti mozzate, addirittura la possibilità di colpire gli avversari con gli stessi...insomma, tutto quello che un appassionato del genere puo' aspettarsi, nel bene e nel male.
    Oltretutto, e questa è la caratteristica più interessante del prodotto, quanti più ostaggi libereremo, quantopiù potremo poi utilizzarli per creare delle sorte di ribellioni "in tempo reale" ai loro carnefici, creando i presupposti per divertenti diversivi tattici.
    A concludere il quadro, arriva la possibilità di poter giocare in modalità cooperativa multigiocatore nello story mode (detto "Requiem") o nella modalità di sfida (detta "Arena").

    Ma l'appagamento dei sensi, invece?

    Dal punto di vista tecnico, il gioco sembra abbastanza curato, con musiche ed effetti sonori non troppo originali ma sicuramente d'atmosfera. Atmosfera che sembra il punto di forza del gioco, a dirla tutta: le ambientazioni sono abbastanza ispirate (fra tutte la cripta con gli affreschi sacri) e trasmettono la giusta sensazione di mistero, pericolo incombente e decadenza. Quel che manca è sicuramente un po' di verve personale, dato che si tende a sfruttare senza remore i soliti clichè fantasy, cercando di catturare gli occhi dell'appassionato del genere...sempre che non sia già stufo dell'ennesima cattedrale diroccata. Come già detto, i modelli poligonali dei mostri non sono malvagi pur rimanendo nella media, e le uniche note davvero apprezzabili provengono dalle protagoniste, discretamente ben definite ed animate. Abbiamo notato però qualche problema con la telecamera, che tende a posizionarsi spesso troppo in prossimità o davanti a oggetti e personaggi, togliendo visuale effettiva. E la cosa è grave quando è lo stesso personaggio che si controlla a impedire di vedere un mostro, un pericolo letale o una leva per tempo. Semplicemente discreti, infine, gli effetti di luce e particellari, rispetto alle meraviglie delle ultime uscite. Sicuramente infatti questo è un elemento che andrebbe potenziato, insieme alle texture non sembre definite a dovere.

    Witches Francamente, il titolo Revistronic non è certamente rivoluzionario, nè dà l'impressione di essere niente di imperdibile: tuttavia, se la giocabilità si mostrerà all'altezza, potrebbe essere un buon titolo per gli amanti delle mazzate in salsa fantasy, che raramente possono dar sfogo ai loro bisogni su PC e devono spesso rivolgersi alle console per questo tipo di giochi. Witches è in lavorazione da oramai parecchio tempo, ed era previsto per la fine dell'anno. Probabilmente la casa spagnola, dopo aver tastato il terreno, ha saggiamente deciso di rivedere qualcosa nel suo titolo di punta, per presentare un gioco, se non originale, quantomeno più che dignitoso dal punto di vista tecnico. Attendiamo quindi speranzosi nuove notizie e una data di uscita ufficiale a cui aggrapparci.

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