Dragon Quest 11 Echi di un'Era Perduta: guida per avventurieri alle prime armi

Alcuni consigli utili per facilitare la vita a chiunque si avventuri per la prima volta nel complesso e vastissimo mondo di Dragon Quest XI.

Dragon Quest 11 Echi di un'Era Perduta: guida per avventurieri alle prime armi
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Stadia
  • Xbox Series X
  • Pantagruelico, maestoso e coinvolgente, Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta è in mezzo a noi da qualche giorno appena, ma già sta ridefinendo i canoni del genere JRPG, di cui probabilmente oggi rappresenta l'assoluto campione. Sebbene il titolo abbia introdotto meccaniche che strizzano l'occhio ai principianti e a chiunque non si sia ancora avvicinato alla leggendaria saga di SQUARE ENIX, la natura old school del prodotto potrebbe lasciare spiazzate le nuove generazioni, non proprio avvezze al grinding richiesto e a tante altre caratteristiche che fanno di Dragon Quest un RPG impegnativo come pochi altri. A tal proposito, abbiamo compilato una breve lista di consigli molto basilari, che tuttavia potrebbero semplificare non poco l'esistenza ai prodi guerrieri alla loro prima avventura.

    Pregate

    Nonostante Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta disponga di una gradevole funzione di auto-salvataggio, è consigliabile salvare manualmente la partita ogni qualvolta il giocatore incappi in chiese o falò, dove appunto saranno sempre a vostra disposizione delle statue in pietra in grado di richiamare le varie funzioni un tempo disponibili solo negli insediamenti umani.

    Del resto, fra un auto-salvataggio e l'altro potrebbe accadere di tutto, sia nel gioco che nella vita reale, e in nessun caso vorreste ritrovarvi a dover ripetere ore e ore di dialoghi, grinding serrato o quant'altro. Di tanto in tanto, inoltre, sarà opportuno salvare la partita su uno slot diverso, così da poter tornare sui vostri passi, qualora dovesse presentarsene la necessità. In cambio di un ragionevole compenso in denaro, la venale chiesa di Erdrea sarà sempre disposta a rimuovere le maledizioni lanciate sui vostri eroi e addirittura si offrirà di resuscitare i compagni caduti in battaglia.

    Rubate e frugate dappertutto

    Trattandosi di un JRPG di stampo old schol, Dragon Quest è sempre stato restio a premiare le vittorie dei giocatori con adeguate somme in denaro. Al contrario, sgominando un vasto numero di nemici potreste ritrovarvi per le mani solo una manciata di monete d'oro, utili a malapena per riposare in una locanda o a bagnarvi il gargarozzo. È dunque imperativo tentare di limitare il dispendio del denaro racimolato, cercando al contempo di non trascurare i rifornimenti dell'inventario e l'equipaggiamento del party. Un vecchio proverbio potrà anche sostenere che non sia possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma in questo caso non dovreste assolutamente crederci. Una volta raggiunta una delle tante città di Dragon Quest XI, non recatevi subito nei negozi, ma esplorate ogni singolo anfratto del posto alla ricerca di forzieri da aprire, vasi da distruggere, armadi da depredare, pozzi in cui calarvi (!) e quant'altro. Un vaso su tre, ad esempio, potrebbe nascondere una borsa di denaro, un pezzo d'equipaggiamento, o magari un campione di sterco. Prelevando il contenuto, fareste solo un favore alla comunità locale, che in nessun caso vi rincorrerà per recuperare il maltolto.

    Un fabbro letterato

    Data la già menzionata importanza del risparmio, ove possibile sarà preferibile ignorare gli oggetti in vendita presso i negozi, mescolando il proprio inventario per ottenere superbi pezzi di equipaggiamento.

    Dopo le prime tre ore di gioco circa, infatti, Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta consegnerà al giocatore due strumenti fondamentali: la Forgia da Viaggio ed il Martello Tascabile, utili non solo per creare a costo zero le armi e le armature reperibili nei negozi, ma soprattutto in grado di incrementare i bonus offerti da ogni singolo oggetti forgiato. Cercate dunque di leggere quante più ricette possibili, solitamente nascoste nelle librerie di case e castelli, e avrete sempre a disposizione un equipaggiamento che farà impallidire persino il più abile fabbro di tutta Erdrea!

    Forzieri Nascosti

    Non è raro che i JRPG richiedano tediose sessioni di backtracking, e purtroppo Dragon Quest XI non ha voluto sottrarsi a questa ferrea regola. Il mondo di gioco è infatti disseminato di forzieri e porte inizialmente non apribili, che appunto richiederanno l'utilizzo di chiavi reperibili solo nelle fasi avanzate dell'avventura. Poiché questi scrigni proibiti nascondono solitamente dei tesori molto ghiotti, il nostro consiglio è quello di ricordare - o magari annotare - la posizione degli stessi, così che un domani possiate tornare a reclamarne il contenuto. A tal proposito, sulle pagine di Everyeye.it abbiamo già pubblicato un'esaustiva guida su dove trovare e come aprire le fastidiose porte chiuse a chiave, quindi potreste considerare l'idea di darle uno sguardo.

    Non abbiate paura del buio

    Esattamente come accade nel mondo reale, anche qui viaggiare di notte ha i suoi vantaggi. Poiché Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta ripropone il ciclo di giorno e notte introdotto alcuni episodi fa, le creature affrontabili nei campi e gli NPC consultabili in città saranno ciclicamente sostituiti, permettendo al giocatore di avviare dialoghi esclusivi, incappare in bestie rare e posare le mani su oggetti altrimenti inottenibili.

    Prima di abbandonare una zona, è dunque preferibile darle un'ultimo sguardo anche di notte: potreste imbattervi in qualcosa di inaspettato! Nel corso dell'avventura, inoltre, incapperete molto spesso in bizzarri fantasmini con cui non vi sarà permesso interagire. La comparsa di queste bizzarre creature indica, sempre e comunque, la presenza di un tesoro nascosto, quindi fareste meglio a guardarvi attorno!

    Pianificate il percorso evolutivo

    Come ogni Dragon Quest che si rispetti, l'undicesima incarnazione del brand ripropone la cosiddetta Griglia delle Abilità, che in cambio di qualche Punto Abilità consentirà ai nostri impavidi combattenti di apprendere nuove tecniche. Poiché i PA ricevuti ad ogni level-up saranno soltanto una manciata, almeno nelle fasi iniziali dell'avventura risulterà imperativo spendere con parsimonia i propri punti, esaminando anzitempo i vari bonus offerti dalle tante caselle che caratterizzano la griglia. Quand'anche il giocatore finisca per commettere qualche errore e voglia tornare sui propri passi, il gioco consentirà di pagare 20 monete d'oro per ogni punto speso: una cifra tutto sommato onesta, ma perché dovremmo volerci separare dal nostro tesssssoro quando potremmo invece scegliere con criterio il percorso evolutivo dell'eroe e dei suoi impavidi compagni di viaggio?

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