NieR Automata: guida per iniziare, strategie utili e suggerimenti

Consigli utili, strategie e suggerimenti per trionfare in NieR Automata, nuovo gioco di Platinum Games con protagonista l'androide 2B.

NieR Automata: guida per iniziare, strategie utili e suggerimenti
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • NieR Automata non è soltanto uno dei più esaltanti action-rpg degli ultimi anni, ma anche un titolo indiscutibilmente geniale, la cui intelaiatura ludica centrifuga e rielabora tra di loro diverse meccaniche di gioco: il mix che ne deriva dà vita ad un'opera destinata a divenire un cult assoluto, strabordante di inaspettati tocchi autoriali e fenomenali trovate di game design. Per salutare l'esordio sul mercato del nuovo gioiello nato dal connubio tra la fervida mente di Yoko Taro e la maestria dei Platinum Games, abbiamo deciso di proporvi una breve guida in cui esporremo (limitando al minimo ogni imperdonabile anticipazione) le feature principali che caratterizzano il superlativo gameplay di NieR: Automata.

    Attenzione al livello di difficoltà

    Automata non è un gioco particolarmente complicato da portare a termine: la sua curva d'apprendimento è infatti strutturata in modo tale da fornire al giocatore, ora dopo ora, tutte le skills di cui ha bisogno per avere la meglio sulle pericolose biomacchine. Non mancano, tuttavia, momenti ad alto tasso di adrenalina, in scontri che si faranno via via sempre più complessi e caotici. Senza perdere un briciolo del tatticismo che lo contraddistingue, allora, Automata potrebbe darvi qualche grattacapo di troppo nel caso in cui prendiate sottogamba alcune battaglie, sia contro i nemici "standard" che popolano l'open world, sia contro i gargantueschi boss del gioco.
    È per questo, quindi, che il nostro consiglio è quello di spulciare attentamente i quattro selettori di difficoltà selezionabili all'inizio dell'avventura. Il livello "Facile" permette di approcciare l'esperienza con una semplicità disarmante: i chip si attivano in automatico, ed il vostro POD scaricherà costantemente sugli avversari una serie infinita di proiettili, permettendovi di concentrarvi sugli attacchi corpo a corpo.

    Anche la schivata e l'assalto frontale, alle volte, verranno concatenati dall'intelligenza artificiale, rendendo questa modalità molto simile ad un tedioso "autoplay", in cui il giocatore è spesso legato alla semplice funzione di spettatore. A livello "Normale", di contro, i duelli si fanno molto più equilibrati: via gli automatismi e le facilitazioni, per una sfida sì sostenuta eppure mai frustrante, fortemente legata all'abilità dei singoli players e all'efficacia delle loro strategie. Il livello "Difficile", poi, non aumenta l'IA dei nemici (del resto, si tratta pur sempre di stupide biomacchine) né la loro resistenza ma li rende comunque decisamente aggressivi: scansare gli assalti combinati di eterogenei ammassi di ferraglia diviene quindi abbastanza più complesso della media, soprattutto a causa dell'impossibilità di attivare il lock-on sui bersagli.
    Infine, il grado "Estremo" non solo annulla l'aggancio automatico, ma vi rispedirà al creatore dopo che avrete subito un solo colpo: in quest'ultimo caso, la temerarietà dei giocatori più esperti sarà davvero messa a dura prova, ed il confine tra "coraggio" e "pazzia" rischia di sfumare in una nuvola di imprecazioni. Se il titolo vi sembra però troppo semplicistico o troppo proibitivo, in ogni caso, potrete sempre cambiare livello in corso d'opera, adeguando la difficoltà alle varie situazioni da affrontare o alle competenze acquisite durante l'avventura.

    Costruite il vostro set di armi

    Una delle più grandi conquiste di Automata consiste nell'aver saputo mantenere un alto livello di tecnicismo pur permettendo di personalizzare in vari modi il proprio combat system. Ricordate, pertanto, che ogni strumento di morte che acquisterete (ce ne sono di vari tipi: dalle spade, alle lance, passando per le cosiddette "manopole") possiede un preciso moveset che influenza lo stile di lotta della deliziosa 2B. Avrete inoltre l'opportunità di impostare due diversi set di armi, i quali potranno essere equipaggiati "al volo" nel bel mezzo degli scontri alla semplice pressione della croce direzionale: in tal modo, nel corso di un duello, disporrete della facoltà di cambiare tecnica in tempo reale, così da adattarvi perfettamente alla natura delle minacce, rendendo ancora più varie e spettacolari le già strepitose schermaglie. Allo stesso modo, inoltre, potrete selezionare nuovi POD di supporto che vi accompagneranno in battaglia: ognuno è dotato di abilità specifiche, come scudi difensivi, missili a ricerca o raggi laser. Anche i nostri cari robottini di supporto andranno alternati in battaglia al pari dell'armamentario: ne deriva un sistema di combattimento in apparenza caotico e difficile da assimilare, ma che saprà ben presto dimostrarsi incredibilmente intuitivo e finanche padroneggiabile con elegante scioltezza.

    Scegliete sempre i Chip migliori

    Ma NieR: Automata non è solo un "semplice" action-game: la sua natura ibrida ha difatti permesso al team di contaminare il gameplay con qualche affascinante elemento ruolistico.
    Ogni volta che salirete di livello, però, i punti esperienza ottenuti incrementeranno in automatico la vostra forza e la vostra resistenza. In sostituzione di un canonico skill tree tipico di tanti altri RPG, allora, Platinum Games ha ben pensato di fornire al giocatore diversi "chip" da equipaggiare nel "banco di memoria" della protagonista. In sostanza, esistono chip di differente utilità: alcuni aumentano i punti vita, altri donano un boost prestazionale agli attacchi, altri ancora attivano il recupero automatico della salute e via discorrendo. Ognuno di questi potenziamenti occupa un numero variabile di slot liberi: per non saturare lo spazio di archiviazione, quindi, vi toccherà scegliere quali chip combinare tra di loro, così da utilizzare il mix più confacente al nostro stile di gioco.

    Nuovi banchi di memoria possono comunque essere acquistati negli appositi accampamenti disseminati lungo la mappa. Nonostante questo, però, avrete sempre la sensazione che lo spazio non vi basti mai. Ecco che allora nessuno vi vieterà, per liberare qualche slot di memoria, di rimuovere quei chip che controllano l'HUD a schermo (come la barra della vita, la mappa o l'indicatore degli XP), all'insegna di un'esperienza quasi spaesante: non sapere quanta salute vi è rimasta, non a caso, dona alle battaglie una forte iniezione di adrenalina.

    I compagni di squadra

    Sebbene vi muoverete gran parte del tempo all'interno di un ambiente post-apocalittico tanto bello quanto desolato, in NieR: Automata, non sarete mai davvero soli: oltre al già citato caro POD, durante l'esplorazione e i combattimenti avrete sempre al vostro fianco un compagno di disavventure, che saprà darvi un cospicuo aiuto in battaglia. La sua intelligenza artificiale è in grado di gestire al meglio le numerose situazioni in cui incapperete, e l'immortalità dei companions vi permette di non dovervi mai preoccupare della loro salvaguardia. Affinché il moveset degli alleati riesca a sposarsi bene con il vostro, comunque, potrete scegliere lo stile di combattimento che adopereranno in campo: equilibrato, ravvicinato, a distanza, aggressivo, cauto e passivo.

    Rifornitevi dai mercanti

    Il mondo di NieR: Automata è grande, arioso e prodigo di risorse da recuperare in ogni angolo della mappa. Eppure, non tutto ciò che è utile alla vostra sussistenza potrà essere rinvenuto tra le rovine di una metropoli diroccata o di un fatiscente castello abbandonato. Per questo, allora, vi converrà far spesso visita ai mercanti d'armi e di chip che si rifugeranno negli accampamenti cittadini o nei villaggi delle biomacchine pacifiche. I materiali acquistati o sgraffignati dalle carcasse dei nemici, inoltre, andranno spesi per potenziare le spade in vostro possesso e i POD in dotazione: ad ogni nuovo livello, però, i gadget richiederanno oggetti sempre più rari e problematici da rinvenire. Come se non bastasse, per gli upgrade più evoluti occorrerà rivolgersi ad ingegneri o meccanici d'élite, del tutto opzionali e non sempre semplicissimi da trovare.

    I benefici dell'esplorazione

    Sebbene non sia un open world vasto tanto quanto quello degli altri congeneri, del resto, il setting di Automata resta comunque piuttosto articolato, un dedalo raffinato di scorciatoie, vicoli e passaggi nascosti. Gli ambienti della mappa sono tutti ottimamente interconnessi tra di loro, creando macro-aree liberamente esplorabili e piene zeppe di segreti, scrigni e porte apparentemente invalicabili.

    In tal senso, l'esplorazione gioca un ruolo fondamentale nell'economia del gameplay: non dimenticate mai di raccogliere tutte le risorse che troverete nell'angolo più sperduto di una fabbrica dismessa, o sotto la duna di un sabbioso ed arido deserto. Automata è infatti un titolo stracolmo di piccoli, grandi easter egg, che stimolano l'accurata analisi di ogni zona: l'ambientazione, poi, si sviluppa anche in verticale, ed i salti tra i tetti della città si rivelano quindi indispensabili per scoprire nuovi NPC con cui dialogare ed anche inedite side-quest.

    L'importanza dei collezionabili

    La necessità di esplorare con perizia ogni pixel della mappa di gioco, alla ricerca di forzieri celati e oggetti preziosi, non è legata soltanto alla possibilità di potenziare l'armamentario di 2B, ma anche all'evoluzione ed alla (piena) comprensione del sostrato narrativo. Il recupero di alcuni collezionabili apparentemente inutili, d'altronde, di archivi perduti o di antichissimi documenti contribuisce a delineare nel dettaglio tutto il background su cui si basa la storyline di Automata. Rivelazioni, sotto trame ed approfondimenti che tracciano un fil rouge curato davvero in ogni minimo dettaglio. Tutto in Automata, è narrazione: la scenografia di ciascuna macro-zona racconta la propria storia attraverso il suo stile architettonico, e persino le spade, le lance e le manopole possiedono una vicenda tutta personale. Provate a leggere la loro descrizione quando ne aumenterete il livello: scoprirete piccoli trafiletti nei quali viene descritta la storia di quell'arma, con una formula "episodica" che mostra un nuovo tassello del racconto dopo ogni sudato upgrade. In Automata, quindi, non solo gli androidi, ma anche le lame sembrano avere un'anima.

    Come salvare una vita

    Vagare in lungo e in largo per la mappa con la dovuta attenzione ha, tuttavia, anche un'altra finalità: trovare i salvifici terminali con cui registrare i nostri progressi di gioco. Nell'ultima opera di Platinum Games, infatti, il salvataggio automatico non è contemplato: in alcuni specifici luoghi dell'open world, allora, dovrete interfacciarci con dispositivi che vi permetteranno di tirare un sospiro di sollievo. Prima di poterli attivare, però, di solito sarete obbligati a sbarazzarvi di qualche biomacchina preposta alla loro protezione. Una volta azionati, poi, potrete leggere anche qualche messaggio recapitatovi dalla base di comando, il Bunker degli Androidi situato nell'orbita lunare: queste missive conterranno ora futili informazioni, ora scherzi di pessimo gusto, ora interessantissimi dettagli che completano la proteiforme trama di Automata. Ad un certo punto dell'avventura, infine, nei terminali si renderà disponibile altresì l'utilissima funzione di teletrasporto, che sbloccherà quindi - per i più pigri - il viaggio rapido tra gli hotspot già liberati.

    Storie collaterali

    Un ultimo, importantissimo incentivo che stimola l'esplorazione si nasconde nelle 60 missioni secondarie del gioco. Nelle zone più impensabili dell'open world, del resto, si annidano NPC che daranno l'accesso a quest del tutto opzionali. A differenza del primo capitolo, però, in Automata le attività saranno molto più elaborate e diversificate. Gli incarichi spesso si suddividono in più fasi, alcune delle quali saranno completabili soltanto con l'avanzare della progressione: sebbene non tutte siano curate con la medesima perizia, alcune storie collaterali celano comunque ben più di una sorpresa.

    Armatevi di pazienza, quindi, e non fatevi scoraggiare da alcune difficoltà in cui potreste imbattervi durante il cammino: che sia il semplice recupero di medagliette commemorative o la raccolta di bellissimi fiori che stuzzicano la nostalgia dei fan del primo capitolo, allora, ogni side-quest di Automata merita di essere portata a termine. E se preferite piuttosto godervi il panorama, potreste sempre decidere di dedicarvi ad una rilassante battuta di pesca o alla caccia di animali selvaggi da adescare con apposite esche. Dopo averli attratti, avrete l'occasione di saltargli in groppa e cavalcarli: un'azione un po' fine a se stessa, ma buffa quanto basta per risultare inspiegabilmente divertente.

    Morte e resurrezione

    Avete passato ore ed ore cercando la giusta combinazione di chip o il set di armi prediletto, e poi una stramaledetta biomacchina vi ha messo KO disattivandovi così i potenziamenti equipaggiati? Non temete: come se vi trovaste in un qualunque capitolo della serie Souls, difatti, potete pur sempre tornare sul luogo della dipartita e recuperare le spoglie perdute. Attenzione, però: quando toccherete il vostro corpo esanime avrete la chance di scegliere tra due opzioni.
    La prima consiste nel riassorbire tutti i chip e ripristinarli come erano disposti nel banco di memoria prima della mortifera batosta; la seconda, invece, vi darà la facoltà di riattivare la carcassa e farla combattere al vostro fianco per un periodo limitato di tempo. Vi sembra una scelta sensata? Non sempre: può capitare infatti che, dopo l'infelice trapasso, il vostro caro corpicino abbia contratto un virus maligno che lo renda ostile e feroce. Più che un alleato, allora, vi ritrovereste accanto un altro rivale. Meglio allora attivare le funzionalità di rete del gioco: mentre gironzolerete tra le ambientazioni, dunque, inciamperete spesso nei cadaveri di altri giocatori. Nel caso in cui decideste di assorbire i loro chip, otterrete un poderoso boost momentaneo che acuirà le vostre potenzialità offensive e difensive. Come si suol dire: mors tua, vita mea.

    La fine è solo l'inizio

    C'è un ultimo monito da tenere bene a mente: in Automata "la fine è solo l'inizio". Il gioco presenta un incredibile numero di finali, denominati con le lettere dell'alfabeto. La maggior parte di essi sarà scherzosa e piuttosto peculiare: per ottenerla, allora, dovrete compiere alcune azioni inusuali o effettuare scelte ben mirate nel corso della storyline.

    I "veri" main-ending, però, saranno "solo" 5: allo scopo di ottenerli tutti, sarà necessario rigiocare l'avventura più e più volte.
    Non si tratta, beninteso, di un fattore secondario: per scoprire tutto ciò che Automata ha in serbo sul fronte della narrativa e del gameplay, dovrete terminare il titolo ben 3 volte. Ogni playthrough (dalla durata di circa 12 ore) si porta in dote non solo nuove porzioni di storia, ma anche inedite sequenze di gioco, per una varietà ludica che riscrive integralmente il concetto di NG+, e ci regala una serie di continue, strabilianti sorprese.

    Aprite le orecchie

    È vero: tecnicamente Automata non è certo un prodigio, ma poco importa. Dinanzi ad un'eccellente art design e ad un combat system da antologia, è facile soprassedere a qualche difettuccio grafico. Specialmente se a coronare il comparto audiovisivo ci pensa una colonna sonora con pochi eguali nella storia del gaming.

    Fatevi un favore: andate all'accampamento della resistenza ed attivate il jukebox . La sublime musica di Okabe va oltre qualsiasi risoluzione in 4K, al di là di qualsivoglia supporto per l'HDR e vi farà pertanto dimenticare ogni singolo, infinitesimo pixel fuori posto.

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