Rainbow Six Siege: guida e consigli per sfruttare al meglio Nokk

I due nuovi innesti al roster, aggiunti con Operazione Phantom Sight, non sono operatori propriamente adatti ai novellini. Vi diamo qualche consiglio.

Rainbow Six Siege: guida e consigli per sfruttare al meglio Nokk
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  • Rainbow Six Siege, ormai qualche settimana fa, ha accolto due nuovi operatori nel roster, con l'Operazione Phantom Sight. Molti giocatori, hanno iniziato sin da subito a prendere confidenza con Nokk e Warden. I due operatori hanno pian piano iniziato a fare breccia nel cuore dei giocatori, mentre già si susseguono le voci sui prossimi innesti della squadra Rainbow.
    Le due nuove reclute, ad ogni modo, non possono essere considerate esattamente scelte "entry level" per giocatori poco esperti. Il livello di abilità e di conoscenza del titolo richiesti per padroneggiare al meglio Nokk e Warden devono infatti essere medio-alti. Soprattutto per quanto concerne Nokk, dato che si parla di un roamer d'attacco. Abbiamo dunque selezionato alcuni suggerimenti generali da tenere a mente per cercare di rendere più morbida la conoscenza dell'operatrice danese.

    Il gadget

    Come sappiamo il gadget di Nokk, l'HEL, consente all'operatrice di rimanere invisibile alle telecamere nemiche ed elimina del tutto il rumore prodotto dai suoi passi. Attenzione, però, perché il rumore prodotto dagli elementi ambientali calpestati non viene eliminato ed è chiaramente udibile da chiunque (oltre ovviamente rendere visivamente percepibile lo spostamento degli stessi). Se l'operatrice si muove troppo velocemente con il gadget attivato, le telecamere saranno in grado di percepire una distorsione che evidenzierà la presenza di Nokk ai difensori. Per sfruttare al meglio le prestazioni di Nokk è indispensabile avere un'ottima conoscenza della mappa su cui ci si trova a operare. Dovete prima di tutto conoscere la posizione delle CCTV e prestare grande attenzione quando muoverete i primi passi all'interno della location. L'aumento degli strumenti dedicati alla raccolta di informazioni per i difensori (l'Occhio del Male di Maestro, le camere fisse con vetro antiproiettile, le camere di Valkyrie, i droni hackerati da Mozzie e gli Yokai di Echo) è, infatti, uno dei problemi più grossi che Nokk deve affrontare. Per chi ancora non lo sapesse, i droni hackerati dalla Peste di Mozzie e gli Yokai di Echo incarnano una decisiva eccezione nel comparto "visivo" a disposizione dei difensori.

    Per questi due strumenti, infatti, Nokk non è del tutto invisibile. Esattamente come avviene con il glitch prodotto dall'ERC-7 di Vigil, anche per Nokk accade lo stesso. Con l'HEL attivo i due gadget succitati rileveranno una distorsione dell'immagine, facendo intuire ai difensori la presenza dell'operatrice danese.
    Quindi, cercate di utilizzare i vostri droni per sondare bene il terreno, guardatevi in giro, comunicate con i compagni per vedere se qualcuno ha informazioni preziose da fornirvi. E, successivamente, avventuratevi all'interno con molta cautela.
    In alcuni casi non dovrete necessariamente sparare alle telecamere per metterle fuori uso. Se i difensori si accorgono che una CCTV è stata distrutta, sanno per certo che un nemico deve esser per forza passato di li. Nokk può semplicemente aggirare il problema, senza destare sospetti. Mantenete il vantaggio tattico attivando il gadget al momento giusto per oltrepassare le telecamere senza far sospettare nulla agli avversari. Ovviamente, come detto poco fa, dovete calcolare il tempo correttamente e, soprattutto, conoscere esattamente il punto in cui ci sono le telecamere.

    Il posizionamento

    Nokk non dovrebbe entrare dallo stesso spawn point del resto del team. L'operatrice può essere sfruttata a dovere come roamer, un lupo solitario insomma, in grado di spostarsi separatamente e autonomamente dalla maggior parte della squadra. Nokk può muoversi silenziosamente ed eliminare pedine fondamentali della squadra nemica aggirandoli e "spottando" eventuali roamer od operatori posizionati in posti poco sicuri. Per loro.
    Nokk, quindi, può esser sfruttata come "roamer hunter", ed è più facile riuscirci quando si è in grado di ottenere un vantaggio uditivo e visivo sugli avversari. Per questo circondarsi di rumorosi compagni di squadra è assai controproducente, perché generano baccano, attirano l'attenzione e il gadget (così come l'operatrice) in quelle occasioni diviene pressoché inutile.

    Considerate quindi il ruolo di Nokk come una canonica "flanker": coordinatevi con i vostri compagni di squadra, fate un giro più largo rispetto al main breacher, cercate di scovare i roamer avversari, magari comunicando le posizioni dei difensori e degli ostacoli ai compagni di squadra. Il movimento costante limiterà sicuramente la capacità della squadra nemica di tenere d'occhio tutti i movimenti per una quantità significativa di tempo.
    Per l'intera partita, inoltre, è fondamentale cambiare punti di ingresso e strategia. In questo modo, anche se ormai gli avversari sanno che un giocatore del vostro team avrà Nokk, sarà comunque difficile per loro leggere e anticipare la tattica.
    Avete comunque bisogno di una squadra che possa essere autosufficiente nell'early e nel mid game e sopravvivere senza un componente fino al push definitivo verso l'obiettivo.

    La squadra dovrebbe concentrarsi sul mantenere su di essa la pressione e l'attenzione dei nemici, mentre il vostro obiettivo è sempre quello di colpire il nemico senza che capiscano o sentano arrivare il colpo ferale.
    Un consiglio: anche se sembra contrario al gioco di squadra, cercate sempre di salvare il vostro drone iniziale portandolo, al massimo, fino al punto in cui decidete di entrare. In questo modo potrete immediatamente esplorare i dintorni prima di far breccia ma, soprattutto, potrete contare ancora su un altro, prezioso drone prima del push finale.

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