Provato Battlefield 4 - BETA

A poche ore dall'apertura dei server beta, ecco le nostre impressioni sul nuovo shooter di DICE.

Provato Battlefield 4 - BETA
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPad
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Con ormai 11 anni di storia alle spalle, Battlefield è per molti PC gamer sinonimo di divertimento e qualità, così come di un comparto multiplayer solido e ben strutturato. Eccezion fatta per lo spin-off Modern Combat, la serie regolare del noto shooter in prima persona approda su console nel 2011 con la sua terza incarnazione: con un mostro sacro da sconfiggere chiamato Call of Duty, nel corso degli ultimi due anni Battlefield 3 si è imposto come unica e vera alternativa all'antagonista prodotto dal colosso Activision, precedentemente considerato come il solo punto di riferimento per il genere FPS multiplayer su console. A distanza di due anni, DICE ed Electronic Arts si rimettono in gioco con Battlefield 4, per migliorare quanto fatto con il precedente episodio, a fronte di un pubblico ancora più esigente e di una nex-gen ormai prossima all'uscita.

    UNO SCORCIO DI SHANGAI

    La beta esclusiva - disponibile a tutti gli utenti PC, Xbox 360 e Playstation 3 dal prossimo 4 ottobre - ci permette di testare il multiplayer della mappa Siege of Shangai in due distinte modalità di gioco, Conquest e Domination, fino ad un massimo di 64 giocatori per partita. Parliamo di una mappa urbana già osservata i mesi scorsi grazie ad Electronic Arts e alla stessa DICE, una location il cui design ci permette d'interagire fortemente con l'ambiente di gioco e sperimentarne il motore fisico, assaporando così alcune feature del nuovo Frostbite 3.0. Il design della mappa funziona bene in entrambe le modalità, garantendo le giuste variabili di gioco grazie alla possibilità di abbattere i muri di alcuni edifici o i ripari posizionati sulle strade e lungo alcuni passaggi. A seconda della quantità dei giocatori schierati ambo i lati, avremo una mappa ridimensionata a misura. Per fare un po' di chiarezza ai curiosi che però non conoscono il franchise (e più in generale i recenti shooter in prima persona), nelle modalità di gioco Conquest e Domination ci troviamo a dover conquistare i punti strategici dislocati sull'intero campo di battaglia, al fine di decurtare ticket - o se preferite i punti - alla squadra avversaria. Come in una sorta di countdown, perde la squadra che rimane sprovvista di ticket alla fine dell'incontro.

    "La beta ci permette di testare il multiplayer della mappa Siege of Shangai in due distinte modalità di gioco, Conquest e Domination."

    La differenza tra le due modalità è che in Domination tempi di cattura e punti strategici sono dimezzati, per partite molto più frenetiche e dall'azione aggressiva. La mappa è disegnata per un gioco su tre fasce: quella centrale con l'ausilio dei mezzi di trasporto (tank, humvee, elicotteri e motoscafi) e quelle laterali con fanteria e mezzi leggeri. Nella fascia di mezzo si trova anche un canale marittimo al centro del quale è localizzata una lingua di terra. Dei ponti uniscono i tre lembi di terraferma, mentre al centro svetta un grattacielo sui cui vetri si specchia l'intera città. Appare ovvio sin da subito che la location strizza l'occhio in maniera nemmeno troppo velata a New York e agli eventi dell'11 settembre 2001. Lungo il canale sono disposte torrette e punti di fuoco, così da aggiungere ulteriori variabili strategiche alle partite online. Sul fronte del gameplay, poco cambia rispetto a quello che abbiamo già giocato nel corso degli ultimi 24 mesi con Battlefield e le mappe del pacchetto Premium: stesse regole e stesse dinamiche, per partite che difficilmente durano meno di 20-25 minuti. I ruoli che possiamo ricoprire nel corso dei match sono quelli che già conosciamo, ovvero assalto, geniere, supporto e scout, ma è migliorata la personalizzazione dell'outfit e dell'armamentario. I palazzi presenti sulla mappa possono crollare, proprio come ci è stato mostrato nel corso dell'E3 di Los Angeles e nei video rilasciati successivamente, ma naturalmente parliamo di eventi scriptati attivabili da trigger (la distruzione dei pilastri portanti della struttura nel nostro caso), così come scriptate sono le stesse conseguenze dell'esplosione. L'evento collaterale genera delle variabili fisse e i giocatori impiegheranno poco a capire come usarle a proprio vantaggio o come evitarle in caso d'impedimento.

    SEMPRE A PORTATA DI MANO

    Come già annunciato nel corso di un nostro precedente hands-on, il Battlelog subisce un notevole restyling, il tutto a favore di una migliore leggibilità dello stesso e una navigazione più semplice e facilitata. Anche i tempi di reazione sono assai migliorati, anche se resta insolitamente lungo l'avvio del client e l'accesso al server, prima di venir gettati nella mischia della partita. La versione PC è, proprio come nella precedente incarnazione del franchise, legata a doppio filo al Battlelog e quindi al browser internet che ci permette di consultarlo. Per giocare a Battlefield 4 su computer occorre quindi appaiare la piattaforma Origin al software di navigazione internet in uso (Internet Explorer, Firefox, Google Chrome) e installare l'apposito plug-in. Ovviamente ci sono a disposizione anche le versioni mobile dello stesso Battlelog, in comode conversioni App e scaricabili direttamente dai rispettivi digital store iTunes e Google Play. Abbiamo testato entrambe le versioni - quella iOS su un iPad Mini e la controparte Android su uno smartphone Samgung Galaxy Note II - trovando il software ottimo sia nella consultazione che nelle feature dedicate. Sfortunatamente la versione telefonica risulta dimezzata nelle funzionalità, mentre quella Android da noi testata, poco stabile e un po' troppo lenta se paragonata a quella provata su device Apple. Ovviamente un tablet di ultima generazione si presta meglio all'utilizzo del software, questo perché l'ampia diagonale e l'alta risoluzione dello schermo garantiscono una migliore visibilità della mappa tattica mentre giochiamo. Quest'ultima funziona davvero egregiamente, con un aggiornamento dei dati in tempo reale che sgarra di pochi decimi di secondo, uno strumento forse non fondamentale ma che potrà tornare utile in partite strutturate e nelle clan wars, dove la tattica inizia a diventare una vera e propria esigenza. A tal proposito ricordiamo che la nuova ed esclusiva modalità Commander Mode, al pari di un RTS, ci permette di dare comandi ai compagni di squadra con pochi tap sullo schermo del tablet. Contrariamente a quanto visto su browser e dispositivi mobile con il Battlelog, l'interfaccia di gioco risulta un po' ostica e la lobby in-game più confusionaria rispetto a quanto ci ricordiamo dal precedente episodio.

    LA MORSA GELIDA DEL FROSTBITE

    Sul fronte tecnico il gioco DICE mostra grandi potenzialità e sensibili miglioramenti rispetto al terzo capitolo datato 2011, il tutto naturalmente con la giusta chiave di lettura, dato che ci troviamo al cospetto di una versione non definitiva del gioco e quindi limitata nell'offerta ludica. La fisica ha subito una discreta impennata verso un maggior realismo, specialmente per quanto riguarda la simulazione dei fluidi e per il livello d'interazione con l'ambiente circostante. La balistica e il gun handling ricalcano l'impostazione arcade che ha già caratterizzato il terzo episodio, con una rastrelliera armi nella quale le bocche di fuoco si distinguono più per la capienza del caricatore, il rateo di fuoco e l'aspetto estetico che per precisione, portata e rinculo. La selezione del proprio strumento offensivo è ovviamente garantita da un elevatissimo numero di fucili d'assalto, shotgun, precisione e pistole, alle quali si aggiungono le varie armi pesanti, come rocket launcher, RPG e anti-tank. Tutte le armi sono full custom e personalizzabili grazie ad un gran numero di ottiche e gadget.

    "La fisica ha subito una discreta impennata verso un maggior realismo, specialmente per quanto riguarda la simulazione dei fluidi e per il livello d'interazione con l'ambiente circostante."

    Le texture sono eccellenti, rasentando in alcuni casi il fotorealismo: non si può purtroppo dire lo stesso di quelle della versione console, ridotte e semplificate per venire incontro al download sulle piattaforme casalinghe. Sebbene funzionale, la mappa a disposizione per questa beta non offre uno scenario granché ricco di elementi: la sensazione è che si potesse aggiungere qualche decorazione, magari un po' di vegetazione per rendere ancor più viva e credibile la situazione. Pochi i giochi di luce ed ombre, proprio a seguito di una composizione ambientale non particolarmente complessa. Come in Battlefield 3 le animazioni sono buone, ma mancano di un po' di fluidità, un elemento che speriamo possa migliorare nel codice definitivo. Il test è stato effettuato su di una macchina equipaggiata di processore Intel i7 3770K @ 4GHz, 16GB di RAM DDR3 e scheda video NVIDIA GeForce GTX 680 con 2GB di memoria video dedicata. Con risoluzione 1920x1080, tutte le impostazioni su Ultra, antialiasing 4x MSAA e filtro anisotropico HBAO, abbiamo registrato un framerate medio di 57,6 fps, con 22 e 99 come valori di picco. Il netcode è stato ampiamente ripulito, ed ora si comporta meglio offrendo un'esperienza priva di evidenti sbavature. Nonostante le numerose lamentele da parte dei partecipanti alla beta, non abbiamo riscontrato problemi tecnici di sorta, salvo qualche difficoltà con il login negli orari di punta.

    Battlefield 4 Battlefield 4 conferma le buone impressioni avute nel corso dei precedenti incontri, nella tappa presso DICE in Svezia e nel corso dell'evento tedesco di Colonia. Per l'utente PC di vecchia data tuttavia, Battlefield perde ancor più la sua originale natura, con mappe dalla dimensione più contenuta e delle dinamiche di gioco un po' semplificate - per certi versi arcade - che alcuni hardcore player forse non digeriranno. Per tutto il resto Battlefield 4 si preannuncia essere la naturale evoluzione di quello che, per ben due anni, è stato uno dei punti di riferimento del FPS multiplayer sia su PC che su console, un solida posizione che, siamo sicuri, non faticherà a mantenere. La beta in corso offre comunque troppo poco per poter trarre conclusioni, sopratutto considerata l'ampia offerta che certamente garantirà il titolo di DICE a partire dal prossimo 29 di ottobre.

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