Provato Bionic Commando

Un salto nello stand di Capcom

Provato Bionic Commando
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Bionic Commando vs Street Fighter

    In questi giorni di fiera l’attenzione di tutti i giornalisti presenti nello stand Capcom è costantemente catturata dal coin op di Street Fighter IV, ma non bisogna dimenticare che nel giro di pochi mesi uscirà un altro titolo di grande richiamo, ovvero Bionic Commando. Remake del celebre action bidimensionale apparso verso la fine degli anni 80, il titolo ha intenzione di stupire tutti i fan del genere action 3D grazie all’interazione ambientale e alla possibilità di svolazzare in enormi livelli di gioco, per mezzo del braccio sinistro meccanico che caratterizza il protagonista principale. Una sorta di Spider Man non geneticamente modificato, insomma.

    Fisica Realistica

    L’addetto ai lavori di Capcom, comunque, ha voluto fin da subito prendere le distanze da Spider Man 2, action free roaming che ha molto da spartire - almeno a prima vista - con Bionic Commando. “È un gioco molto meno arcade - ha affermato -. Non basta lanciarsi nel vuoto e premere un tasto dorsale per agganciarsi a qualunque tipo di superficie. Bisogna invidivuare lo spot giusto, puntarlo e lanciare il proprio rampino per spostarsi da un punto all’altro”. Fondamentali per l’operazione la levetta analogica destra e il grilletto LT: con la prima si muove la telecamera e si individua il punto di aggancio (grazie a un mirino fisso al centro dello schermo che si illumina se la superficie è adatta allo scopo), tramite la pressione del secondo, invece, si lancia il rampino. Una volta in volo, bisognerà oscillare e rilasciare il grilletto al momento giusto per avere il maggior slancio possibile. Anche questa operazione risulta particolarmente realistica: la fisica del movimento del nostro alter ego digitale, infatti, è ben realizzata. Bisogna però ammettere che questo “realismo” ha costretto gli sviluppatori a sacrificare un po’ di immediatezza nel possedere il sistema di controllo: un difetto non grave, visto il lungo tutorial che dà tempo al giocatore di prendere dimestichezza con il titolo. La ricerca degli spot adatti ai nostri scopi (spostarsi, ma anche sorprendere il nemico su una piattaforma) costringe il giocatore ad osservare con attenzione il suggestivo ambiente circostante. Nella presentazione di Capcom abbiamo infatti potuto ammirare una serra ricca di alberi e agganci ma, soprattutto, una florida foresta. In questo livello di gioco sarà possibile avventurarsi tra le fronde degli alberi e passare di ramo in ramo mentre sotto di noi un fiume in piena esonda dal proprio letto creando schizzi e schiuma. Un passaggio a dir poco emozionante, contraddistinto da una regia di taglio cinematografico che coinvolge anche altri momenti: il lancio da un parapetto, ad esempio, verrà eseguito a volo d’angelo. Il saggio utilizzo di effetti blur (mai eccessivi), inoltre, rende molto bene il senso di velocità durante la caduta.

    Pecche tecniche

    Ovviamente il braccio meccanico non ci favorirà solo negli spostamenti, ma anche nei combattimenti. Grazie al rampino, infatti, potremo afferrare armi altrimenti irraggiungibili e colpire i nemici, proiettandoli in aria o contro ulteriori avversari. Una tecnica resa ancor più efficace dalla presenza di armi e dai due tasti di attacco che ci permetteranno di effettuare svariate combo, nel caso fossimo a corto di proiettili. A giudicare dalle promesse degli sviluppatori, nei contesti più urbani potremo sfruttare il nostro arto meccanico per afferrare e lanciare vari oggetti tra cui automobili, barriere e lampioni. Azioni che non abbiamo potuto vedere, e che quindi non possiamo ancora giudicare.
    I problemi di Bionic Commando riguardano principalmente il comparto tecnico, un fatto reso moderatamente preoccupante dalla vicina uscita, prevista per febbraio 2009. Il sistema di illuminazione, ad esempio, è ancora ad uno stadio primitivo: la luce interagisce malamente con superfici e personaggi, creando effetti di flickering particolarmente evidenti. Anche la foresta, nonostante la suggestività, presenta dei problemi grafici legati perlopiù alla realizzazione degli alberi, dei cespugli e dell’erba. Un passo indietro rispetto ad Uncharted: Drake’s Fortune insomma, un gioco di quasi un anno fa. La videocamera segue abbastanza bene i movimenti del personaggio su schermo, ma sembra fare confusione se il nostro alter ego digitale effettua degli spostamenti repentini (come ad esempio un giro a 180 gradi); l’interazione con le superfici, inoltre, qualche volta lascia a desiderare, specie se tra noi e il punto di aggancio del rampino si presenta qualche ostacolo. Speriamo che nei (pochi) mesi che ci dividono dall’uscita del titolo sul mercato europeo venga introdotta qualche miglioria.

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    Bionic Commando Bionic Commando fa del braccio meccanico del protagonista il fulcro della giocabilità. Oscillare e lanciarsi in aria dà molte soddisfazioni, grazie soprattutto a precisi effetti blur e ad un sistema di telecamere dal taglio cinematografico. Le pecche che affliggono il comparto tecnico, però, ci costringono a giudicare con prudenza l’emozione che può dare il titolo in certi frangenti; si tratta di una demo, non scordiamolo, ma vedremo se Capcom sarà in grado di rimaneggiare in maniera importante il motore grafico del titolo. Mancano sei mesi all’uscita. Stay tuned.

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